Acciaio, Madrid protesta con la Cee di Fabio Galvano

Acciaio, Madrid protesta con la Cee La Spagna chiede misure di salvaguardia contro la concorrenza sleale Acciaio, Madrid protesta con la Cee Il Consiglio Industria di Bruxelles si è anche occupato dei problemi della cantieristica - Ancora senza risposta la domanda di deroga alle quote comunitarie per Bagnoli DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — L'ombra di Bagnoli, dello stabilimento siderurgico per il quale l'Italia chiede invano una deroga alle quote comunitarie, è rimasta a margine del Consiglio Industria svoltosi ieri a Bruxelles e in cui — oltre al problema della cantieristica che ci riguarda direttamente --il tema di maggiore spicco è stato si l'acciaio, ma quello spagnolo, per il quale Madrid — entrata il 1° gennaio nella Cee — si è vista costretta a chiedere l'adozione di ..misure di salvaguardia-. Di fatto Bagnoli, ieri, non è entrato in agenda. «Quel problema — ha commentato il sottosegretario all'Industria Bruno Orsini — non è stato oggetto di esame-. E' significativo che proprio l'acciaio — uno dei temi più controversi nell'ambito delle ristrutturazioni industriali europee — abbia fornito alla Spagna lo spunto per la sua prima «protesta, formale dopo l'allarga;., «nto della Cee. Il suo ministro dell'Industria, Juan Majo, ha rilevato con allarme che a gennaio le importazioni spagnole d'acciaio dai Paesi della Comunità sono state di circa 200 milioni di tonnellate, contro una media precedente di cir- ca 110. Ha anzi accusato alcuni produttori comunitari di comportamento «sleale», facendo con ciò intendere che essi potrebbero avere venduto sottocosto, aggravando una situazione già compromessa dalla mancata applicazione spagnola di speciali meccanismi di controllo non allestiti a tempo. La rivendicazione spagnola è stata accolta dai ministri, che hanno demandato alla Commissione — presenti i commissari Narjes, Sutherland e Cockfield, una decisione in merito potrebbe già emergere domani — l'esame delle misure da adottare. Queste potrebbero riguardare un sistema di licenze d'importazione per un anno, da fissare presumibilmente attorno al milione di tonnellate (meno, cioè, rispetto alle im. portazioni del 1985). Al tempo stesso il Consiglio ha accolto la richiesta di Spagna e Portogallo di ampliare le loro quote di «esportabilità» sul mercato comunitario, portando quelle di Lisbona da 80 a 90 mila tonnellate, e quelle di Madrid da 827 a 850 mila. Altro importante tema discusso dai Dodici è stato la cantieristica, che ovviamente riguarda anche l'Italia. A fine anno scade la cosiddetta Quinta Direttiva (varata nel 1981) per gli aiuti nazionali a quel settore, che da noi ha fatto registrare negli ultimi dieci anni una contrazione del 50 per cento. E' impensabile una strategia di Ubero mercato, dati i costi giapponesi e coreani che sono del 35 per cento inferiori a quelli europei; si propende allora per la formulazione di una Sesta Direttiva, che tenga conto delle realtà di quel mercato. L'orientamento dei ministri, nonostante le perplessità tedesche e francesi, è stato quindi di demandare alla Commissione Cee lo studio di un nuovo documento, che non si limiti a rinnovare la direttiva prossima a scade re, ma che ne costituisca uno sviluppo. Nelle previsioni di palazzo Charlemagne il docu mento potrebbe essere pronto entro giugno. Fabio Galvano Chi produce di più I primi sei produttori italiani; in migliaia di tonnellate

Persone citate: Bruno Orsini, Juan Majo, Sutherland