Reagan proporrà ai sette grandi un serpente monetario mondiale di Ennio Caretto

Reagan proporrà ai sette grandi un serpente monetario mondiale AL VERTICE DI PARIGI UN PROGETTO PER STABILIZZARE I CAMBI Reagan proporrà ai sette grandi un serpente monetario mondiale DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Mentre a Bonn si prospetta l'eventualità di un ribasso del tasso di sconto tedesco che potrebbe evitare un riallineamento delle monete dello Sme, a Washington il sottosegretario al Tesoro Richard Darman mette a punto il progetto della più importante riforma monetaria dal varo di Bretton Woods. Intitolato -Il coordinamento delle politiche economiche internazionali*, il progetto non propone soltanto l'abbandono del sistema dei cambi fluttuanti per uno di -stabilità elastica-: stabilisce altresì le regole per l'equilibrio dei bilanci statali, delle bilance commerciali, e per le variazioni dei tassi d'interesse, dell'inflazione e via di seguito. L'ambizioso documento, chiamato alla Casa Bianca «Reaganomics 2». nel senso che resterebbe la pietra miliare del secondo mandato di Reagan. verrà sottoposto alle sette nazioni più industrializzate nella loro imminente riunione a Parigi, e al comitato ad interim del Fondo Monetario Internazionale in quella del mese prossimo a Washington. In via preliml nare. ne prenderanno visione le cinque grandi dell'econo mia a Londra a cavallo del weekend. La sua presentazione formale avrà luogo al ver tice dei sette a Tokyo a maggio. Di una riforma si parla ormai quasi da un anno, ma solo ieri la Casa Bianca ha indicato che il dado è tratto. Secondo le indiscrezioni trapelate dal ministero del Tesoro, le sette nazioni più industrializzate formerebbero una sorta di direttorio economico internazionale (di qui l'importanza per l'Italia e il Canada del recente ritiro delle riserve delle cinque grandi nei loro confronti). Esse s'incontrerebbero tre o quattro volte l'anno per fissare e quantificare i rispettivi obiettivi, e naturalmente renderli pubblici: il Paese-che.ne deviasse sarebbe sottoposto a forti pressioni politiche per rientrare nei ranghi. Il ministero del Tesoro lascerebbe agli alleati la scelta tra due sistemi di stabilizzazione dei cambi: uno simile a quello dello Sme. l'altro simile a quello di -etton Woods. In base al primo, verrebberro fissate fasce di oscillazione per le sette monete, con un massimo del 10 per cento al di sopra e del 10 per cento al di sotto: in base al secondo, si ripristinerebbe il tallone aureo per il dollaro, ma con aggiustamenti automatici e altri da concordare ogni tre-sei mesi. Avvicinato dai giornalisti, il sottosegretario Darman si è rifiutato di confermare la notizia. La marcia di avvicinamento, ha però ammonito là Casa Bianca, non sarà facile. Essa' ha insistito che il punto di partenza deve essere l'assun¬ zione da parte della Germania e del Giappone -di qualche responsabilità nella ripresa economica mondiale-. Gli Stati Uniti non possono continuare a fare da locomotiva. e hanno bisogno che i loro partners si espandano per poter esportare sui loro mercati. Con sollievo la Casa Bianca ha perciò accolto le indicazioni di ieri secondo cui Bonn potrebbe ridurre 11 tasso di sconto dal 4 al 3,5 per cento già dopodomani. La Bundesbank ieri ha emesso buoni pulìennali con cedole al 6 per cento, mentre nella precedente emissione le cedole erano al 6,75 per cento La Casa Bianca vorrebbe che il Giappone seguisse l'è sempio tedesco, per contri buire sia alla stabilizzazione dei mercati dei cambi che alla solidità dello Sme. ma a Tokyo è in corso un aspro dibattito: una corrente del governo e della banca centrale teme che il ribasso del tasso di sconto porti all'inflazione Per sopperire alla perdita delle esportazioni causata dall'apprezzamento dello yen, essa preferisce sovvenzionare le imprese maggior mente colpite. Ennio Caretto

Persone citate: Darman, Reagan, Richard Darman, Woods