I padroncini del consenso di Guido Rampoldi

I padroncini del consenso In Calabria piccoli e grandi clan familiari dominano alcuni centri I padroncini del consenso A Gioia Tauro il sindaco Gentile, ex democristiano, ha conquistato metà dei seggi disponibili con una lista civica - A Taurianova tutto passa attraverso i Macrì - L'Usi è l'unica impresa del paese - «Abbiamo assunto tanta gente ma forniamo altrettanti servizi» - Il capo del gruppo si è difeso in piazza dalle accuse DAL NOSTRO INVIATO REGGIO CALABRIA — La crisi di credibilità, del partiti in Calabria, sottolineata nelle ultime due elezioni da un'altissima percentuale di schede bianche o nulle, sta facendo emergere nelle citta minori tanti padroncini del consenso, piccoli tribuni che detengono un loro personalissimo elettorato e lo conservano sotto qualunque bandiera. Per esemplo Vincenzo Gentile, sindaco di Gioia Tauro: spodestato dalla de, nella quale militava, ha riconquistato la poltrona di primo cittadino con una lista civica — -Sveglia '85' — che l'anno scorso ha ottenuto la meta, dei seggi in consiglio comunale. Per esempio i Mac ri di Taurianova, un clan di medici che governa il paese e per certi versi ne ha determinato lo sviluppo. Chi sono i Macrl di Taurianova? 'Tutto-, risponde con un sorriso d'umiltà, 11 vicesindaco Vincenzo Crea. Olga Macrl, un medico che per designazione della famiglia adesso è il sindaco, annuisce rinserrandosi nella pelliccia che orla 11 cappotto. Confessa di trovarsi un po' a disagio nella politica, e in quella stanza disadorna del municipio, dalla quale con fervore pedagogico stila appelli alla popolazione, locandine patinate d'azzurro che ammoniscono a lettere cubitali ogni dieci passi i frequentatori della Usi locale. Dopo •una città verde e fiorita indica una popolazione civile!., e .La Civiltà di un Popolo si misura anche sulla capacità di salvaguardare il bene comune!', ecco l'elegante ufficio di Francesco Macrl, fratello del sindaco, presidente della Usi: 11 piccolo patriarca di Taurianova. Quella di Taurianova non è una Usi qualsiasi, dato che rappresenta la principale azienda, e in definitiva l'unica, del_ paese. Per questo è anche, Inevitabilmente, un centro di potere. Dà lavoro ad un capofamiglia ogni dodici, e il rapporto tra personale e popolazione assistita è tale che probabilmente solo qui, nel cuore della piana di Oioia, all'estremità dello Stivale, è rispettato 11 parametro dei tre ausiliari ogni malato previsto in via teorica dalla normativa sanitaria. Alla nascita di una Usi cosi mastodontica sembrano aver concorso la personale inclinazione dei Macri-medicl il nonno, il padre, quattro sorelle, tre cognati, due nipoti e un cugino di Francesco Macrl — e il potere contrattuale della famiglia negli ambienti politici. Figlio di un presidente della Provincia, ex segretario personale di Segni, fratello di un consigliere provinciale e del sindaco, Francesco Macrl si ritiene -l'unico punto di riferimento' politico a Taurianova. E dietro le lenti affumicate, parlando di sé in terza persona, spiega che è suo merito se la de dispone di 18 segsi su 30 in consiglio comunale. Assicura che senza i Macrl la de scenderebbe dalle S600 preferenze a 2500. A conferma cita lo scarto bizzarro tra i risultati conseguiti dal suo partito alle politiche (4000 voti) e alle amministrative (5600). E quel volantino dei sindacati ospedalieri che nell'atrio della Usi parla di 'Corruzione'? 'Calunnie, ho già querelato'. E le condanne che gli ha Inflitto la magistratura? Tutte cancellate dalla Cassazione; ma c'è un'ultima incriminazione, peculato per distrazione, relativa al paga mento di svariati «giornalieri» assunti dalla Usi. Lui non se ne preoccupa, spiega che, certo, .di gente ne abbiamo assunta parecchia, ma anche i servizi che offriamo sono in proporzione', e racconta di essersi difeso in pubblico co mizio davanti alla cittadinanza, cinquemila persone accorse In piazza per esprimergli solidarietà é ascoltare quello che definisce il suo 'Rapporto a Taurianova'. Nel nuovo «Rapporto» che si appresta a consegnare al muri di Taurianova, sotto forma di manifesto, Francesco Macrl scaglia saette sull'opposizione di sinistra, colpevole d'aver abbandonato l'aula consiliare mentre andava in votazione la delibera che intitola a Giuseppe Macrl — medico e presidente della provincia, precursone del cesarismo sanitario della famiglia — la piazza in' cui abitano i suoi figli, i sei Macrl. Davanti al loro palazzo a sei piani sorgerà il monumento al babbo Giuseppe, che dalla sua tomba con oblò nel cimitero cittadino, ben conservato grazie a uno speciale trattamento curato dall'istituto di Medicina legale di Messina, riceve ancora la visita e i fiori di molti. il segreto di tanto caloroso consenso — In termini elettorali non scalfito dalle accuse dell'opposizione, che comunque hanno spinto 11 presidente della Usi a vendere («Arni a svendere') la sua Rolla Royce per adeguarsi ad una Mercedes 300 un po' meno vistosa — secondo Francesco Macrl sta nello spirito di servizio che contraddistingue la famiglia. Spiega che nel disinteressato esercizio dell'arte medica la famiglia «entra nelle case-, per cui poi è naturale che la cittadinanza ricorra al Macrl per dirimere litigi coniugali e controversie domestiche. Il clientelismo e quella fabbrica di posti che è la Usi non avrebbero nulla a che fare, assicura, con le fortune elettorali del Macrl. Difficile comunque che la gente che gli affolla la casa fino all'ora di pranzo, come racconta compiacendosene, sia composta unicamente da sposi ris sosi in cerca di un paciere. Guido Rampoldi

Persone citate: Arni, Francesco Macrl, Giuseppe Macrl, Macrì, Rolla Royce, Segni, Vincenzo Crea, Vincenzo Gentile