I sardisti si spaccano ma la giunta resiste

I sardisti si spa€€tmo ma ia giunta resiste Al congresso 15 seggi al dissenso separatista I sardisti si spa€€tmo ma ia giunta resiste E' la prima volta che nel psd'Az si formano maggioranza (57 seggi) e minoranza - Telefonata di Cossiga a Melis DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CAGLIARI — Ha difeso per 1 tre giorni del Congresso la sua specificità, il suo essere diverso nello scenario politico. Ma. dall'alba di ieri, il partito sardo d'azione ha acquistato una caratteristica che lo assimila, sul plano interno, agli altri partiti: per la prima volta nella sua storia, ha ufficialmente una minoranza e una maggioranza. Quest'ultima (che aveva presentato due liste nell'evidente tentativo di togliere spazio all'opposizione) ha conquistato 57 seggi nel Consiglio nazionale, ne ha lasciati 15 al gruppo dei «dissidenti», ad alcuni dei quali vengono attribuite simpatie separatiste. Il nuovo Consiglio nazionale si riunirà domenica 16 marzo per eleggere l'esecutivo: non sembrano esserci dubbi sul fatto che Carlo Sanna verrà confermato nell'incarico di segretario. Ma la nominalo costringerà, forse a dare le dimissioni da assessore, regionale al Lavoro. Un emendamento allo statuto del partito, approvato dal Congresso, ha stabilito l'incompatibilità tra gli incarichi di partito e quelli di giunta. A meno che lo stesso partito non stabilisca che è possibile ammettere una deroga. Impegnati in lunghe trat¬ tative per evitare la presentazione di più liste e quindi sancire una divisione nel partito. 1 520 delegati non hanno votato un documento conclusivo: hanno più semplicemente approvato per acclamazione la relazione tenuta dal segretario Sanna, che quindi diventa il deliberato congressuale. Non c'è stata alcuna modifica della linea politica. E ciò, nei primi commenti a caldo, ha fatto ritenere possibile l'apertura di una crisi alla Regione, retta da una giunta composta da comunisti, socialisti, socialdemocratici e repubblicani, oltreché dal sardisti. Il nodo più delicato c subito apparso quello dei rapporti con 1 socialisti. Dalla tribuna del Congresso il segretario regionale del psi, Antonello Cabras, aveva sollecitato, nel corso di un intervento interrotto da una salva di fischi, un chiarimento sui delicati temi dell'indipendentismo e del rapporti con lo Stato. La risposta che 11 Congresso ha dato non sembra aver risolto il problema: sull'indipendentismo non c'è stata abiura; è stato indicato come la strada obbligata per giungere al federalismo. E i socialisti hanno significativamente evitato ieri di rendere note le loro valutazioni. Nel corso della giornata, l'Ipotesi di una crisi della giunta è sembrata perdere consistenza. I comunisti hanno chiarito di voler, come sempre, .misurare il partito sardo d'asione sui programmi di governo, sull'azione politica e non sull'ideologia». Un concetto ripreso dal. segretario regionale del pri, Salvatore Ghlrra: «I problemi esistono: il nostro dissenso sulle opzioni ideologiche è profondo, ma il nodo sono le azioni concrete. E' su quelle che valutiamo prima di tutto l'esecutivo». Ha espresso una posizione ancor più chiara il segretario regionale del psdi, Augusto Onnis, esprimendo valutazioni non disslmili da quelle di Ghlrra: .In questa fase — ha detto — ritengo che non verrà aperta la crisi». Del resto, dopo lo scambio di messaggi tra Melis e Cossiga reso noto domenica al Congresso, ieri c'è stata un'ulteriore conferma dei buoni rapporti istituzionali, nonostante tutto: il Presidente della Repubblica, in un colloquio telefonico, «si è complimentato con il presidente della Regione per i valori unitari che sono emersi dal Congresso, pur nella specifictà del partito sardo d'azione». Corrado Grandesso

Persone citate: Antonello Cabras, Augusto Onnis, Carlo Sanna, Corrado Grandesso, Cossiga, Melis, Salvatore Ghlrra, Sanna

Luoghi citati: Cagliari