Cgil, ora è gioco di squadra

Cgil, orci è gioco di squadra Segnale di Trentin e Del Turco a Pizzinato che succede a Lama Cgil, orci è gioco di squadra DAL NOSTRO INVIATO ROMA — .Caro Pizzinato, adesso che Lama se n'è andato, basta con la dittatura di un capo carismatico. Tu da domani diventi segretario generale, ma la Cgil la governiamo tutti insieme, come gruppo dirigente: Con l'Inevitabile approssimazione delle sintesi, questa è stata la sostanza della penultima giornata congressuale negli interventi, applaudltissimi, del segretario generale aggiunto socialista Ottaviano Del Turco e del segretario confederale comunista Bru no Trentin, indicato nei mesi scorsi come uno dei possibili successori di Lama. Nei discorsi dei due espo nenti della Cgil non c'era soltanto l'esigenza di .guidare come squadra» ma anche la sottolineatura del fatto che la Cgil esce da questo Con gresso non solo più unita (sono superate le fratture che 11 referendum aveva prò vocato tra comunisti e socia listi) ma anche «più affratel lata», sotto l'aspetto umano, nel gruppo dirigente. Inoltre, le divergenze di opinione sulle scelte sindacali da fare non seguono più gli schieramenti di corrente (comunisti da una parte, socialisti dall'altra) ma attraversano le componenti stesse. Per esempio, ieri Trentin non ha esitato a polemizzare apertamente con il leader comunista del metalmeccanici. Garavini. il quale, molto applaudito, ha ripresentato la sua tesi in base alla quale l'Industria non perde centralità perché anche 1 dipendenti dei ministeri, dei Comuni, degli ospedali eccetera, diventano industria nel momento in cui applicano gli stessi criteri di produttività" e di efficienza delle fabbriche Trentin ha esortato Garavini, senza però nominarlo, t 4 «non attardarsi in diatribe scolastiche sul ruolo storico della classe operaia». Garavini si è distinto non soltanto per la tesLsulIa' «in dusfria lunga», ma anche per il duro attacco rivolto al governo. E' accaduta anzi una cosa singolare: i congressisti lo hanno applaudito a scena aperta; ma erano gli stessi 1300 delegati che l'altro giorno avevano tributato un'autentica ovazione al presidente del Consiglio Craxl. Sentiremo oggi che cosa ha da dire Antonio Pizzinato, leader designato della Cgil, nella replica conclusiva, sulla «conduzione a squadra» della confederazione. Comunque ieri mattina, ha dovuto impegnarsi duramente e da solo per risolvere un problema dei sindacalisti comunisti della Lombardia sua » terra sindacale d'origine». I lombardi non volevano inserire tra 1 cinque che entreranno nel direttivo nazionale ■ Riccardo Terzi (ex segretario della Federazione comunista Dal congresso esce più unita e dice «basta con la dittatura di un capo carismatico» - Trentin polemizza, senza nominarlo, con il leader dei metalmeccanici Garavini - Il comitato direttivo è stato portato da 144 a 166 posti - Sette posti alla «terza componente» e tre a «democrazia consiliare» spostato al sindacale da quando ha detto: »Il futuro del pei per me è in mano a Craxi-). Al suo posto i lombardi volevano far entrare Agostinelli. Raccontano che Pizzinato ha discusso per ore. ottenendo però alla fine che entrasse Terzi. Nella formazione del direttivo nazionale, composto da 166 membri, anche i socialisti hanno avuto i loro problemi. metalmeccanici socialisti hanno diritto a due posti. In base ad un vecchio accordo di oma. Luciano Lama (a sinistra) applaude mentre Antonio Pizzinato (di schiena) abbraccia Ottaano Dei Turco che ha appena concluso il suo intervento al congresso della Cgil (foto Ansa) partito quando i posti sono due viene designato un sindacalista 'Craxiano» e uno della sinistra. Però, il segretario generale aggiunto della Fiom, Puppo, è della sinistra ma della sinistra è anche Cerfeda (arrivato da Torino): quindi. Cerfeda è stato .sacrificato» per far posto a Ciancico, dirigente dei metalmeccanici «craxiano». Infine. Lettieri. leader della -tersa componente», ha dovuto agitarsi energicamente. La commissione elettorale pro¬ poneva di assegnare alla -tersa componente- cinque posti in direttivo e quattro a -democrasia consiliare» (la nuova corrente che è nata dagli - autoconvocati» di de mocrazia proletaria). Dopo molte discussioni Lettieri ha avuto sette posti (più due po sti in organismi collegati) e -democrazia consiliare» tre Il comitato direttivo è stato portato da 144 a 166 posti: 101 ai comunisti: 55 al socialisti; 7 a Lettieri e 3 agli «auJocont-ocati». Si è cominciato a vo¬ tare nella notte e i risultati saranno noti oggi. Non sono tuttavia possibili grossi sconvolgimenti: la Usta è di 166 nomi, cioè quanti sono i membri da eleggere. 'Per' ribadire -la saldezza dell'unità della Cgil» che esce da questo Congresso il leader del socialisti Del Turco nel suo discorso ha detto, tra gli applausi: -in questi anni molti ci hanno rivolto una domanda fastidiosa: ma perché voi socialisti state nella Cgil? Vorrei che dopo questo Congresso questa domanda non venisse più rivolta. Non vorrei più invocare la storia, la cultura, l'educazione comune di migliaia di militanti. Le mille ragioni che ci uniscono. Mi basterebbe rispondere che dentro questa organizzazione, con questa discussione, con questo confronto, la domanda non ha più senso. Questa Cgil — ha concluso Del Turco — è in grado di far convivere uomini, forze, persone che hanno diversi punti di riferimento politico, culturale e ideale». Prima di lui anche Trentin si era fatto applaudire quando ha esortato ad abbandonare per sempre «la lente deformata e deviatile dì un conflitto tra correnti partitiche o fra patriottismi di organizza- sione"- s.d.v.

Luoghi citati: Lombardia, Roma, Torino