Psicologo non cartomante di Franco Giliberto

 A pra Psicologo/ non cartomante Alla vigilia dell'approvazione di un progetto di legge che disciplina una professione finora ignorata A pra Psicologo/ non cartomante H senatore Ossicini: «L'albo è indispensabile perché i laureati non possono essere considerati fuorilegge» Musatti: «Non diventi psicoterapeuta con un esame ma se hai le doti, e queste non te le dà neppure l'università» - Servadio: «Il settore è pieno di Azzeccagarbugli» - Cartoni: «Attenti alle sanatorie per gli impreparati» dal nostro inviato dal nostro inviato ROMA — Un uomo qualunque sta per buttarsi nel fiume, vuol farla finita. Oli si avvicina un altro uomo qualunque, comincia a parlargli suadente. Dice che domani spunterà il sole, che la primavera è in arrivo, che la vita... Il primo uomo non si butta più. n secondo, senza rendersene conto, ha eseguito una apsicoterapla, ma non possedeva alcuna carta bollata, laurea o certificato che l'autorizzassero a farlo. «Ora, un progetto di legge in discussione alla Camera — commenta Cesare Musatti, patrono della psicanalisi italiana — vorrebbe regolamentare l'esercizio dell'attività professionale dello psicologo, ossia un'attività estremamente evanescente. Come si potrà inquadrare quell'uomo che ha convinto un suo simile a non suicidarsi? Come si potrà stabili re se un semplice contatto personale rientra nei comuni rapporti fra esseri umani o assurge a esplicazione di attività professionale?». Un animato dibattito è in corso sull'argomento: si snoda in un ventaglio di pareri, tra i provocatori paradossi di Musatti e le argomentazioni da legislatore di Adriano Os sicini, primo firmatario del progetto di legge in via di approvazione (è già passato al Senato, ora è al vaglio delle commissioni Giustizia e Sa nità della Camera). Ne diamo qualche cenno, in questo caso con il contributo degli psicanalisti Olauco Cationi (Bologna). Emilio ServacUo (Roma). Alberto Schon (Padova), Alberto Pilisteri (Trieste), qui raggruppati come fossero a una tavola rotonda. Ossicini. In Italia non c'è . professione, tranne quella di psicologo, che non sia regola* mentata con iscrizioni ad albi e ordini. La Psicologia non l'abbiamo inventata noi. Siamo in uno Stato di diritto. Non è ammissibile che tutti gli psicologi che non abbiano anche la laurea in medicina siano praticamente fuori legge, non possano esercitare la psicoterapia se non come abusivi in teoria perseguibili. Cartoni. La legge prevede l'istituzione dell'Albo degli psicologi, e questa era una necessità indiscutibile. Ma il provvedimento non permetterà di distinguere tra chi è preparato e chi no a fare psicoterapia e psicanalisi: probabilmente darà una specie di sanatoria anche a tutti coloro che le stanno facendo male. E questi ultimi alla fine eserciteranno, con la protezione legale, felici e contenti. Servadio. Se la legge avesse lo scopo di eliminare tanti azzeccagarbugli, tanti psicanalisti improvvisati che devastano il campo, potrebbe anche essere la benvenuta. Ma non sembra questo il suo scopo principale. Oggi purtroppo vi sono centinaia di persone in Italia che si definiscono psicanalisti e poiché il termine non è legalmente protetto, nessuno dice nulla. Soltanto a Roma, saranno 700-800 gli azzeccagarbugli: dal medico ortopedico che da un giorno all'altro s'è messo a fare psicoterapia e analisi senza la minima preparazione, alla cartomante che ha affisso la targa di psicanalista al proprio uscio. Musatti. Io non credo che la legge, cosi com'è, sarà approvata. Al Senato è passata sol perché Ossicini — senatore della Sinistra indipenden^ te — è coccolato come un en¬ fant gate da cattolici e comunisti. E' passata per simpatia nei confronti di Ossicini, che è una cara persona. Il punto debole della legge, dovevano accorgersene tutti, sta nella definizione dell'esercizio di un'attività psicologica in senso terapeutico. Come eserci¬ tare? Dopo uh esame? Ma le doti necessarie per fare lo psicoterapeuta non si verificano con un esame. E come preparare uno psicanalista? Come il seminario non fa il prete, cosi l'università non può fare lo psicanalista. Schon. Oggi anche il dro¬ ghiere può definirsi psicoterapeuta, ciò non è illegale, non essendo una pratica regolamentata. La legge in arrivo giunge con quindici anni di ritardo. Ma è ben difficile che questa legge migliori radicalmente le cose, perché sulla formazione dello psicoterapeuta, appunto, non dà chiare direttive e il cittadino continuerà a non essere orientato. Servadio. Vi sono scuole e istituti privati che garantiscono preparazioni in campo psicoterapeutico, ma sono vere e proprie trappole per gonzi. Trappole che prosperano, poiché otto su dieci psicologi che escono dall'Università pretendono di darsi alla psicoterapia. Ossicini. Forse Musatti pensa che la psicologia sia un'arte, non una scienza. A luì si può permettere di dire questo e altro. Ma non capisco le polemiche, sue e di vari psicanalisti di fama, sul -chi. formerà gli psicoterapeuti. E' presto detto «chi.: lo Stato, non là nuova legge, riconoscerà le scuole esistenti e le strutture adeguate alla necessità. Certo, la Società di psìcoanalisi presieduta dal professor Cartoni sarà una di queste strutture. Ma che cosa si vuole di più? Sono riuscito a stabilire nella legge che non fossero solo le università a formare gli psicoterapeuti, come gran parte dei cattedratici avrebbero pr« cattedratici avrebbero pretesoMusatti. Fa ridere pensare all'università come a un gigantesco luogo di training, con i divani al posto dei banchi. Non ci si arriverà mai. Per. formare uno psicoterapeuta è indispensabile ch'egli si sottoponga ad analisi. Non perché l'analisi abbia il carattere battesimale, ma perché — se si vuole avvicinare a qualsiasi forma di psicoterapia — l'individuo deve prima cogliere dentro di sé tutto ciò che dovrà poi scandagliare negli altri. E questa analisi potrà farla solo in via privata, non istituzionale. Schon. Dieci anni ci vogliono dopo la laurea, se non più, per fare seriamente le cose, con migliaia di ore di impegno e la supervisione costante d'una commissione di didatti, come avviene presso la Società Psicoanalitica italiana, che oggi ha circa 550 iscritti. Filisteri. Ma non esistono soltanto i divani dello psicanalista. In Italia ci sono circa dodicimila laureati in psicologia, molti dei quali già lavorano nelle Usi, nel mondo dello sport, del lavoro, iella scuola dell'obbligo, dei tossicodipendenti. Ci sono molti psicologi che istituiscono il semplice, utilissimo .ascolto, della gente. .Ascolto, che, quando non esiste, determina un aggravamento di parecchie situazioni personali. A tutti gli psicologi la nuova legge può dare dignità di ruolo, e non costringerli a mendicare un posto di lavoro precario, magari con contratto a termine e con la definizione di «animatori., quasi si trattasse di dipendenti stagionali di un Club Mediterranée. Franco Giliberto

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