Buonanotte Raffaella dagli Usa con sadismo

Buonanotte Raffaella dagli Usa con sadismo Carrà-Berlusconi all'estero, una settimana dopo Buonanotte Raffaella dagli Usa con sadismo ; E' passata una settimana da una delle serate più fraJ cassone che si siano mal registrate in tv, da quel 20 febbraio che era stato prean' nunclato come una solenne ' data storica. ; Da una parte la Carrà che : avvolta idealmente in una -bandiera tricolore sembrava .'aver avuto l'Incarico ufficiale !di rappresentare l'Italia negli Stati Uniti e di esibire in terra americana le magnificente, l'intelligenza, l'organizzazione della nostra tv. Stessa cosa, aggravata, sul versante di Berlusconi dove al delirio di sfarzo della Cinq si accompagnava un delirio verbale Jche parlava di altissima cultura e altissima civiltà di respiro europeo portate in Francia dalla nuova, strabiliante emittente. E mentre si vedevano i ballerini della Carrà e la Carrà medesima sgambettare sulle banchine di New York con l'aria di dire .Eccoci qua a insegnare a quelli di Broadway come si balla e si fa uno show>, immagini da Parigi mostravano frotte di francesi che uscendo dal tunnel di un obbrobrioso oscurantismo tv esprimevano con voce emozionata desideri televisivi mai soddisfatti e sorridevano grati all'idea della benefica Cinq — un'era insperata di felicità quotidiana gli si apriva davanti — e sicuramente al di sopra dei tetti di Parigi vedevano tra le nubi, incoronato di gloria, 11 santo Berlusconi in doppiopetto e antenna. Ad una settimana di distanza, come si sono già ridimensionate le cose. Certo, la Cinq profonderà in futuro ai poveri francesi autentici tesori dal video: per adesso l'altissima cultura e l'altissima civiltà sono affidate ai telefilm di Flamingo Road. dell'ispettore Derrick, di Arabesque e alla versione locale di Pentatlon; oltre alla pubblicità, naturalmente. Quanto a Buonasera Raffaella, direi che — dissolto in fretta il clima fasullo di esaltazione e di epica sfida del 20 febbraio (-Se voi avete preso Parigi, 'noi abbiamo'Scoperto l'Atyerica!») — Urtraa^missionè non fa che ribadire 1 limiti che mostrava in Italia: mi ri' ferisco alla puntata dell'altra sera, ma quella di stasera sarà la stessa musica. Anzitutto è un programma sadicamente lungo: quando arriva nel pressi delle 22,30 ha già sparato tutte le sue cartucce, 1 modesti giochetti si sono esauriti, la Carrà ha scosso un numero sufficiente di volte le chiome e ha emesso risatene e risatone in quantità più che bastevole, e gli ospiti cominciano a son' necchiare sul sofà; e invece si tira avanti con i denti sino a mezzanotte. Ma il peggio è 11 tono con venzionale dominante. La Carrà è la diva mattatrice e l'intero contenitore ruota at torno a lei in atto di reveren te omaggio, ospiti compresi inglobati in colloqui fondamentalmente di banalità e salamelecchi (vedi l'altra sera Dino De Laurentiis, e vedi Ginger Rogers obbligata a compitare un assurdo panegirico del genio italiano). Si dice che lo show serve per agganciare la comunità italo-americana: può anche darsi che questo avvenga, ma sarebbe augurabile che avvenisse meglio, e non attraverso scherzetti un po' scemi (la penosa candid camera di Luotto e della Laurlto), e non attraverso quiz collettivi di frasi fatte, cagnara e difficoltà di comunicazione tra perplessi interlocutori e una frettolosa e petulante .voce dell'Italia». Ugo Buzzolan Stevie Wonder è l'ospite d'onore, stasera, di «Buonasera Raffaella», in onda alle 2030 in diretta da New York. Canterà con la Carrà, e poi da solo «I just called to say i love vou». e parlerà del suo nuovo impegno nella campagna americana anti-alcollca. Altri ospiti canterini, «El Puma», e ancora Arbore