Più preparati dei ragazzi degli Anni 70 ma stessi problemi per trovare lavoro

Più preparati dei ragazzi degli Anni 70 ma stessi problemi per trovare lavoro Un'indagine sulle scelte dei giovani usciti dalla scuola dell'obbligo Più preparati dei ragazzi degli Anni 70 ma stessi problemi per trovare lavoro H 63% contìnua a studiare, gli altri cercano un'occupazione (spesso in nero) - Maggiori difficoltà per le ragazze Quali sono le strade che i giovani percorrono al termine della scuola dell'obbligo? E quali le concrete possibilità di trovare lavoro? Sono domande a cui ha cercato di dare risposta l'assessorato al Lavoro del Comune con una indagine svolta In collaborazione con il Centro d'orientamento e la Gioc (Gioventù operala cristiana). La ricerca ha avuto come oggetto oltre 700 giovani che, conclusa la scuola dell'obbligo nell'80. sono stati interpellati 5 anni dopo. Il campione riguarda in maggioranza ragazzi torinesi (60%), altri residenti In provincia (25%) e una percentuale di ragazzi abitanti di altre province, ma di fatto gravitanti su Torino. Cinque anni dopo la scuola dell'obbligo, il 63% era ancora studente. Nella quota restante c'è un 15% di chi non ha proseguito gli itudi dopo le inferiori, l'll% che li ha abbandonati durante le superiori, il 7% che si è fermato dopo aver ottenuto una qualifica o un diploma. La continuazione degli studi è strettamente legata a situazioni socio-familiari. Li prosegue il 90% dei figli di dirigenti, imprenditori, liberi professionisti, impiegati e in segnanti contro il 50% dei fi gli di operai e braccianti. La percentuale sale al 95% fra i figli di padri diplomati o laureati, scende al 42% per i figli di chi possiede al massimo la licenza elementare. D tasso di scolarità è inferiore del 10% rispetto alla media per 1 figli di immigrati e scende al 34% per i nati nel Meridione. Anche il numero dei fratelli incide: studia il 73% dei. figli unici e il 71% di chi ha un fratello; poi c'è un netto calo (51% per due fratelli, 41% per tre, 31% per quattro o più fratelli). Il curriculum delle medie costituisce una valida indicazione sul futuro scolastico. Con riferimento alla votazione finale prosegue gli studi il 95% degli .ottimo; l'85% dei .distinto', il 69% dei .buono*, ma appena il 35% dei .sufficiente.. Il tasso di scolarità femminile è mediamente superiore del 5 per cento rispetto a quello maschile. Le ragazze risultano più studiose (meno bocciature, voti più alti) an¬ c che nelle superiori dove fanno registrare meno abbandoni e più cambiamenti di corso. Nelle scelte danno maggior rilievo ai consigli di genitori e amiche, mentre 1 ragazzi considerano/ prioritarie le indicazioni del mercato del lavoro. Le ragazze hanno più difficoltà dei maschi a trovare lavoro: fra le prime, il 24% ha atteso l'occupazione per, più di un anno, fra i secondi solo l'U%. n 40% ha cambiato almeno un lavoro nel corso dei cinque anni. L'86% è lavoratore dipendente, appena il 14% aiuta i genitori nell'impresa familiare. Hanno trovato occupazione 11 74% attraverso conoscenze personali, il 18% tramite domande, l'8% in altro modo. Altra discriminazione del sesso a seconda del tipo di lavoro: i maschi hanno maggiori opportunità in aziende di manutenzione e riparazione autoveicoli (27,3%), seguite dall'edilizia (15,2%) e dai comparti meccanici ed elettromeccanici (12%); le ragazze sono occupate in prevalenza nei servizi di pulizie e baby sitter (23,5%), presso botteghe di acconciature femminili (17,6%) o presso negozi vari (17%). Il 58% lavora in aziende che hanno meno di 5 dipendenti, il 30% fra 5 e 9, il 12% oltre 10. Il 35% non ha nessun contratto (lavoro nero), il 38% fa l'apprendista, il 21% ha un contratto a tempo indeterminato, il 6% a tempo determinato. H 50,3% è impegnato oltre 42 ore settimanali, il 40% fra 35 e 42. il 9,7% fra 10 e 30. Circa il 20% dei ragazzi si dichiarano insoddisfatti ed alla ricerca di un nuovo lavoro, la percentuale sale ad oltre il 40% per le ragazze. La quota di studenti lavoratori è del 9,6% Fra i disoccupati, 11 69% accetterebbe .qualsiasi tipo di lavoro., ma il 46% di questi lo vuole con un contratto regolare. Fra le femmine c'è maggior disponibilità ad accettare occupazioni Irregolari, ma maggiori esigenze d'orarlo. In sede di bilancio questa ricerca ha rilevato tassi di scolarità decisamente superiori (In qualche caso di oltre il 30%) rispetto agli Anni 70 e una frequenza di abbandono delle scuole superiori Inferiore. I percorsi scolastici femminili risultano ancora molto diversi da quelli maschili. Persiste uno squilibrio tra le possibilità lavorative delle donne e quelle degli uomini. Notevole risulta ancora il ricorso al lavoro nero, considerato spesso tappa obbligata verso un'occupazione stabile .Sono risultati — commenta l'assessore al Lavoro Franca Prest — che richiedono un ruolo più attivo da parte degli enti locali, n Comune è chiamato a sostenere i giovani, aiutandoli a individuare le careme rispetto alla domanda e assistendoli nei primi passi nel mondo del lavoro. Deve essere nostro impegno star loro vicini in un momento tanto delicato della vita.. Angelo Conti Situazione scolastica dopo le medie jNon hanno proseguito dopo l'obbligo Sesso Occupati Disoccupati In cerca di occupazione M 61,4 17,1 21,5 33,3 20,8 45,9 M+P 50 18,6 31,'4 Ha abbandonato durante le superiori M 46. 27 27 32 4 64 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% M+F 40,3 17.7 42 Sì sono diplomati M 53,6 10,7 35,7 26 6 68 M+F 35,8 7,8 56,4 Come hanno trovato lavoro Conoscenze personali Domande e inserzioni Altro MASCHI 70 22 8 100% B 65,6 21,9 12,5 100% FEMMINE 81.1 14,2 4,7 100% B 65,7 9,5 14,8 100% MASCHI+FEMMINE 735 17,7 8,8 100% B 65,6 39,2 13,2 100% A: con al massimo la licenza media; B: in complesso.

Persone citate: Angelo Conti, Franca Prest

Luoghi citati: Torino