La Tasco cambiata a sorpresa ora l'Italia è divisa in tre fasce

La Tasco cambiata a sorpresa ora l'Italia è divisa in tre fasce TASSE COMUNALI / Molte novità nel decreto-bis del governo La Tasco cambiata a sorpresa ora l'Italia è divisa in tre fasce ROMA — n governo, nel reiterare il decreto In scadenza che Istituisce la nuova tassa sul servizi comunali, la Tasco, ha introdotto una novità sostanziale rispetto al testo del precedente provvedimento. Nel calcolo dell'aliquota uno degli elementi sarà la consistenza della popolazione di ciascuno degli oltre 8 mila Comuni italiani. Mentre prima infatti non c'era questa distinzione, ora vengono proposte tre suddivisioni: (ino a 5 mila abitanti, fino a 60 mila ed oltre 160 mila. Ogni Comune potrà poi scegliere uno del quattro livelli di tariffa cui fanno riferimento sette classi che contraddistinguono la tipologia degli immobili cui applicare la Tasco. n gettito che questa nuova articolazione dovrebbe assicurare oscilla tra 12500 ed 1 5000 miliardi. Nel parametro delle classi immobiliari quelle più colpite sono la seconda (alberghi, pensioni e locande) e quinta (bar, negozi, uffici e banche), Le abitazioni rientrano nella prima classe, che comunque non è tra le più basse. Sopra 1 5 mila abitanti sono infatti più avvantaggiati quelli della settima, che comprende uffici statali e parastatali azien- de autonome statali e municipalizzate, le stazioni ferroviarie e di autobus, le sedi di associazioni religiose, culturali, politiche e sindacali Tra le fasce di valore inter¬ medio dell'aliquota ci sono la terza (ospedali, biblioteche, musei, cinema, circoli e stabilimenti balneari), la quarta (stabilimer. i, locali per l'artigianato e magazzini) e la se¬ sta (campeggi, chioschi di benzina e locali di ballo). I cittadini pia «svantagglatW, comunque, restano quelli che abitano in città con più di 60 mila abitanti. Per quanto riguarda le abitazioni, per esempio, In un Comune sotto 15 mila abitanti l'oscillazione di livello può andare dalle 650 lire il metro quadro alle 1250 del secondo; per quelli residenti in città oltre 1 60 mila, si passa dalle 750 alle 1800 lire. Per la classe d'immobili più gravata dalla Tasco, quella di bar, negozi, uffici e banche, si passa dalle 2000-3800 del Comuni sotto 1 5 mila alle 3000-6600 di quelli oltre l 60 mila Nell'emanare il nuovo decreto, 11 governo non ha tenuto conto delle posizioni espresse dai Comuni: mentre quelli sotto 1 10 mila abitanti domandavano di essere esonerati dall'applicazione della Tasco, mantenendo quindi un sistema di trasferimenti diretti, quelli sopra 1100 mila non hanno dimostrato eccessivo entusiasmo per l'imposta. Per tutti, poi, la lamentela dell'onerosità della gestione di questa «tassa» per un gettito che alla fine è abbastanza limitato. Tra il, dire e il fare. (confronto fra I fabbisogno puMMoo pravMo • flnri9j miglili di tfìHtanfl 1 I Fabbisogno finale HH Fabbisogno previsto

Persone citate: Tasco

Luoghi citati: Italia, Roma