La tangente per Villa Favard condanne da uno a sette anni
La tangente per Villa Favard condanne da uno a sette anni Firenze, sentenza per i 5 accusati di concussione e truffa La tangente per Villa Favard condanne da uno a sette anni FIRENZE — Il processo per lo scandalo di Villa Favard è finito con la dura condanna dei cinque imputati: complessivamente 27 anni e mezzo per la tangente da mezzo miliardo. La condanna più alta, sette anni di reclusione e dieci milioni di multa, è andata ai tre accusati di concussione: Roberto Falugi, ex assessore al Patrimonio, espulso dal psl (dichiarato colpevole anche di truffa). Giano Della Bella, mediatore, e Tullio Benelli, funzionario di banca. I tre dovranno anche pagare un milione di danni a ciascuno degli ex proprietari, costretti a pagare la tangente, con la minaccia di una procedura di esproprio che avrebbe bloccato a tempo indeterminato ogni possibilità di vendita. Il p.m. aveva chiesto 6 anni e 8 mesi per Falugi, 5 anni per Della Bella, 4 anni e 8 mesi per Benelli, con una gradualità di responsabilità. La Corte ha invece messo tutti sullo stesso piano. Una condanna inferiore è andata a Giovanni Signori, ex segretario amministrativo del pst. Ricevette 120 milioni per il partito, ma agi come una specie di ricettatore, senza partecipare all'operazlonetangente. La Corte l'ha condannato a 5 anni e 7 milioni. Il pm aveva chiesto 4 anni e 8 mesi. Infine c'è Piero Cecchi, geometra dell'Ufficio Espropri. La sua perizia sulla villa, per il tribunale, è falsa, e l'impiegato è stato condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione, con la condizionale. Cecchi che sperava nell'assoluzione (chiesta dal pm), è parso letteralmente distrutto dalla sentenza. Sua moglie, presente in aula, è scoppiata in lacrime. I cinque dovranno, inoltre, risarcire 1 danni al Comune. Non solo: i giudici hanno deciso che la sentenza e gli atti dovranno essere trasmessi al pm; bisognerà vedere se altre persone sapevano che si voleva Ingannare 11 Comune facendogli pagare un miliardo e settecento milioni una villa che i proprietari erano disposti a vendere per meno di un miliardo. L'acquisto di Villa Favard da parte del Comune venne deciso nell'81 e la delibera passò fra altre centinaia, durante una delle sedute-fiume, con le quali In Consiglio comunale si libera periodicamente del lavoro arretrato. La mattina del 6 gennaio '82, davanti all'enorme villa quattrocentesca, venne firmata la presa di possesso. • Un affare molto buono-, disse quel giorno l'assessore Roberto Falugi. Nell'83 l'.oftimo affare, si dimostrò per quello che era: uno scandalo capace di scuotere profondamente il mondo politico fiorentino. I proprietari, Infatti, erano stati costretti a pagare una tangente che, secondo le accuse, venne divisa più"o meno equamente fra Della Bella, Falugi e BeneUl. Una bella fetta (120 milioni) fini a Signori e quindi nelle casse del psi. Le conclusioni sono quelle che si è detto: condanna per tutti e una nuova inchiesta che potrebbe far tremare molta gente. f. m.
Persone citate: Cecchi, Della Bella, Giano Della Bella, Giovanni Signori, Piero Cecchi, Roberto Falugi, Tullio Benelli
Luoghi citati: Firenze
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