Studiati al microscopio elettronico i gesti quotidiani dell'Homo sapiens

Studiati al microscopio elettronico i gesti quotidiani dell'Homo sapiens Studiati al microscopio elettronico i gesti quotidiani dell'Homo sapiens Alcuni materiali con carat- Alcuni materiali con caratteri di fragilità e ricchi di cavita, come i denti, sopportano male là messa sotto vuoto, al punto da esasperare, le linee di frattura latenti.e qualche volta esplodere.' Tecniche di mlcrocalco sempre più raffinate ovviano a questi inconvenienti offrendo alla ricerca una strada alternativa. Anche se all'apparenza si ssiblle che l'im- elettronici generalmente in Alcuni materiali con carat- ssibile che l'imelettronici generalmente in Alcuni materiali con carat elettronici generalmente in elettronici generalmente in uso sono di piccole dimensioni e non possono contenere che campioni lunghi pochi centimetri. .Infine le osservazioni al microscopio elettronico Bono condotte tenendo il campione sotto vuoto. Tutto questo non causa nessun problema se a essere esaminato è un granulo di quarzo, un polline 0 qualunque altro materiale che ssiblle che l'im- E, possibile che l'impronta negativa di una superficie e 11. calco positivo da essa tratto corrispondano nel dettaglio all'originale anche se osservati a diverse migliala di ingrandimenti? Se per 11 procedimento di calco vengono impiegati materiali e tecniche particolari, oggi si può rispondere affermativamente a questa domanda. L'utilizzo di particolari gomme al silicone e resine epossidiche a bassa densità consentono la realizzazione di calchi in tutto identici agli originali, anche se osservati a forte ingrandimento con il microscopio elettronico a scansione. Tra le prime scienze a beneficiare di queste nuove possibilità ci sono la paleoantropologia e la paletnologia. lino a non molto tempo fa due difficoltà ostacolavano lo studio al microscopio elettronico a scansione di superfici di interesse antropologico e archeologico. I reperti da esaminare con questo strumento devono essere o di per se stessi conduttori di elettricità o resi artificialmente tali attraverso una metallizzazióne cori oro o palladio delle loro superflci. Inoltre le camere portaoggetti del microscopi Con il microscopio a scansione oggi è possibile studiare la fratturazione, la distribuzione eia conservazione dei resti ritrovati su di un suolo abitato milioni di anni fa tratta di un arido problema di tecnica applicata all'osservazione microscopica, 6 proprio quésta innovazione che ha consentito l'aprirsi di settori di indagine di notevole interesse per la comprensione del modo di vita e dell'adattamento all'ambiente dei nostri più antichi progenitori. ' L'esame di microcalchi di tracce presenti su ossa fossili di mammiferi rinvenuti in depositi datati a un momento di passaggio australopitecc-Homo habfils ha consentito, sulla base dei dati ottenuti sperimentalmente, di riconoscere, a Oldoway, le tracce di maceila- si possieda in vasta quantità o che possa essere sezionato fino alle dimensioni previste dalla camera portaoggetti. La cosa è ben diversa se è interesse del ricercatore esaminare le tracce di usura presenti sul bordo di uno strumento preistorico o sulla superf ice di masticazione di un molare di australoplteco ben infisso in uno del non numerosi crani rinvenuti. I resti umani fossili e gli strumenti ad essi associati non possono essere per ovvie ragioni né metallizzati né tantomeno ridotti Ih pezzetti di pochi centimetri. zìo ne tra le più antiche at- zione tra le più antiche attualmente conosciute. L'esame micromorfologico di tali tracce non fornisce solo informazioni sull'utìlizzo delle carcasse degli erbivori di savana da parte dei nostri antenati. Alcune tracce di macellazione attraverso zone di superficie periostale già attaccate dall'azione del denti di carnivori mangiatori di carogne: l'ominide di Oldoway com- pete dunque, per l'alimentazione carnea, con iene e animali consimili. Con essi divide il possesso del resti di grandi mammiferi probabilmente abbattuti da carnivori di ben altra mole e velocita. il microscopio elettronico a scansione entra, dunque, nello studio della tafonomla, cioè della scienza che studia là fratturazione, distribuzione e conservazione dei resti ossei su un suolo di . abitato. La ricerca attuale tenta di risalire al senso di movimento del bordo tagliente dello struménto litico utilizzato sull'osso, basandosi su - alcuni indici mici iiuli e e tie lie: m- n e si di ar e co ue, ohe dine di ta vinte izsu alcuni indici microscopici visibili lungo le strie di macellazione. Ciò consente di recuperare il gesto stesso utilizzato per l'asportazione della carne e contribuisce a chiarire il modo di impiego e spartizione deìla carcassa. Anche altri momenti della vita dell'Homo habllis africano, come dell'Homo erectus europeo, non sfuggono all'occhio indagatore di queste tecniche di analisi. Il modo e l'importanza della macellazione dei grandi mammiferi per l'alimentazione del gruppo sarà denunciato dal tipo di usura visibile sui microcalchi del resti umani fossili e dal tipo e dalla collocazione delle usure sugli strumenti litici assodati. • Quale 11 rapporto tra l'evoluzione della forma e della tecnologia di fabbricazione degli strumenti in pietra e la funzione a cui essi venivano destinati? L'osservazione delle tracce di usura presenti sugli strumenti preistorici tenta una risposta a questa questione che tocca alla base i fondamenti del nostro attuale psichiamo e 11 nostro modo progettuale di intendere la realtà Francesco D'Errico

Persone citate: Francesco D'errico