Colpo apoplettico: Zola e Dumas più precisi di un clinico di Ezio Giacobini

Colpo apoplettico: Zola e Dumas più precisi dì un clinico Colpo apoplettico: Zola e Dumas più precisi dì un clinico sTllttOs L'olfatto delle donne è più acuto . T TNA sera, mentre <7 Il conversava come ^ al solito tra Teresa e Lorenzo, restò a mezza frase con la bocca aperta; sentiva come se la strangolassero. Voleva gridare, Invocare aluto, ma nella gola le gorgogliavano soltanto rauchi suoni. La lingua era diventata di pietra, mani e piedi si erano Irrigiditi; rimase muta e atterrita». Da quel momento, da «quella folgore che travolse la vecchia in meno di cinque secondi» Madame Raquln, la madre di Camillo' nel famoso romanzo di Emlle Zola, non disse più una parola: fino alla tragica fine, quando mamma. Raquln, «rigida e muta», contemplò tutta la notte il cadavere del due adulteri' «al suoi piedi, non potendo, saziare gli occhi schiacciandoli col suol guardi duri»; e non emise più un suono. Questa è non solo la descrizione più precisa di un colpo cerebrale apoplettico, conosciuta nella letteratura, ma probabilmente anche una delle prime descrizioni della sindrome neurologica denominata dagli autori di lingua inglese «locked-ln syndrome». Tale sindrome venne descritta da Zola come la mancanza assoluta della comunicazione verbale. La parola e imprigionata e chiusa a chiave («locked- Ohe le donne abbiano un olfatto più sensibile degli uomini è cosa abbastanza nota. Ora però l'Università della Pennsylvania ha fatto del test precisi su più di duemila persone per stilare una graduatoria fra le diverse razze. Per stabilire il livello di percezione, ognuno doveva sfregare e annusare una serie di tamponi diversi e rispondere poi a un questionarla Per ogni gruppo di! odori le donne si sono dimostrate più precise degli uomini. Il naso più raffinato è risultato alla fine quello delle coreane, seguito da quelli delle americane bianche e nere. Via il fumo cresce il peso Molti fumatori hanno notato che smettere di fumare fa ingrassare ma finora mancava una spiegazione scientifica del fenomeno. L'ha trovata soltanto ora un gruppo di ricerca dell'Università di Losanna: 11 fumare in sé richiede un certo costo energetico. Perciò, se si smette senza ridurre la dieta e aumentare 11 movimento quotidiano, prendere peso diventa Inevitabile. Un test su giovani uomini e giovani donne che fumavano 24 sigarette al giorno ha provato che l'aumento di peso, per questa dose di sigarette e a parità di calorie, è di dieci chili. Zola dipinto da Manet nel 1868, l'anno di «Teresa Raquln» dubbio con chiarezza mentale, ma non aveva né voce né gesti per esternare 1, pensieri che le nascevano dentro. La sua mente pote-; va paragonarsi ad un Individuo seppellito vivo, per errore che si svegli sotto terra a due 0 tre metri di profondità: egll'grida, si dl-: in»). Difatti, solo la Teresa del romanzo riesce a comunicare con la vecchia paralitica («essa sapeva mettersi abbastanza bene in comunicazione con quella Intelligenza murata, vivente an, cora ma sotterrata in una. carne morta. Ella vedeva, udiva, ragionava senza La malattia coronarica, che trae origine da un eccessivo deposito batte, ma la gente passa di sopra senza udire 1 suol! atroci lamenti»). Questa descrizione dimostra che talvolta la sensibilità di uno scrittore può superare perfino la precisione di un clinico. Infatti, la prima descrizione della mancanza assoluta dell'espressione verbale, chiamata afasia pura dal neurologi, con perfetta conservazione della lettura e della scrittura, pare essere stata menzionata per la prima volta dal neurologo francese Darolles solo nel 1875. Il neurologo Inglese che descrisse nel 1674 sette casi della sindrome «locked-ln» riporta infatti la prima descrizione di Darolles. E' quindi difficile pensare che Zola fosse a conoscenza di questa sindrome particola-, re al momento di scrivere «Teresa Raquln» nel 1868. . E' particolarmente curioso osservare un'altra descrizione cllnica sul medesimo argomento che è ancora precedente al romanzo di Zola. Nel capitolo 38 dell'edizione popolare del Conte di Monte Cristo, Alessandro Dumas padre parla di un certo Monsieur de Nortler descritto dal figlio «come ridotto a un uomo derelitto, una carcassa muta e congelata» In seguito «alla rottura di un vaso di un lobo cerebrale, non in un giorno, non In un'ora, ma In un se¬ di lipidi, ha ormai raggiunto il primo posto come causa di morte. condo». , Il signor de Nortler è paralizzato, però è ancora capace di aprire e chiudere gli occhi e in questo modo può esprimere i propri desideri proprio come mamma Raquln. Non è In grado invece' di articolare una sola parola, pur essendo In grado di seguire perfettamente 11 filo di un discorso e capire ogni domanda rivoltagli direttamente. Alcuni neurochirurghi contemporanei hanno recentemente apprezzato questa descrizione magistrale che risale al 1845 e hanno denominato 11 complesso di questi sintomi dlj afasia come «la sindrome di' Monte Cristo». In qualsiasi modo vogliamo chiamarla, «sindrome di Mamma Raquln» o «sindrome di Monte Cristo», essa dimostra una perspicacia .straordinaria e un rigore quasi scientifico nella descrizione del due grandi scrittori francesi. La straordinaria coincidenza di queste descrizioni ha attirato la recente attenzione della rivista americana di Neurologia (Neurology) e Vinte-; resse di neurologi americani ed europei. Probabilmente esistono, seppelliti nella letteratura, molti altri classici esempi di «prime» di descrizioni neurologiche che non sono stati ancora dissotterrati dai clinici. Ezio Giacobini

Persone citate: Alessandro Dumas, Dumas, Manet

Luoghi citati: Pennsylvania