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Per Mike Oldfield dodici suites come scatole cinesi Per Mike Oldfield dodici suites come scatole cinesi Mike Oldfield poi passare nel gruppo di Kevin Ayers. Abbandonò tutto per inseguire 11 personale progetto di un'opera rock, simile ad una classica suite. Numerose case discografiche rifiutarono il lavoro di Oldfield. che però appassionò Richard Branson, proprietario della neonata Virgin. Le esperienze giovanili di Oldfield le ritroviamo nelle sue successive opere, da «Tubulars bells» a «Ommadawn», da «Platinum» a «Crises». La sua ricerca musicale è tutta tesa a coniugare sonorità armoniose a ritmi diversi, utilizzando ogni possibile voce offerta dall'elettronica. E 1 risultati estremamente gradevoli che ottiene risentono degli interessi del musicista per il folk ed il jazz, per l'immediatezza del rock e per la ricercatezza della musica minimale. «The complete» è un disco da collezione. Diviso in quattro parti distinte. Apre la sezione strumentale dove temi tradizionali inglesi si mischiano a ritmi da discoteca, dove il romanticismo si alterna a gioiosità primaverili e colori mediterranei. Segue la parte vocale in cui primeggia la deliziosa voce di Maggie Rellly fra una so¬ gnante «Moonlight shadow» e una travolgente •To France». Terza parte è quella dove le soluzioni sonore più avveniristiche e inaspettate trovano una gradevole'vita. E come se Oldfield usasse solo in apparenza senza criterio una colorata tavolozza sonora, estraendo accostamenti Impensabilmente armoniosi. Chiude il disco la sezione dei concerti dal vivo, dimostrando che le sue creazioni sono possibili non solo in asettici e mastodontici studi di registrazione computerizzati. Alla fine è un disco gonfio di atmosfere ammalianti poste come scatole cinesi, per cui ad ogni ascolto si aprono nuove sorprese. Una musica aerea, quella di Oldfield. leggera come l'uccello della stupenda foto di copertina che riga con elegante delicatezza lo specchio dell'acqua. Alessandro Rosa Mike . Oldfield: complete», Virgin. «The