Bolchi non s'arrende: «Speriamo ancora»
Bolchi non s'arrende: «Speriamo ancora» Bolchi non s'arrende: «Speriamo ancora» di VITO RAIMONDO BARI — Nella grande contusione che regna in sala stampa l'unico ad avere le idee chiare è certamente Bruno Bolchi. La scoppola rimediata con la Juve lo ha appena scalfito, la sua faccia è di marmo, impercettibile qualsiasi emozione. Sa bene come potrebbe svilupparsi la rituale chiacchierata con i giornalisti con quella classifica che si ritrova tra le mani, a otto giornate dalla fine. Perciò prende tutti sul tempo e dichiara: «iVon ci sentiamo retrocessi, lotteremo sino all'ultimo minuto del campionato poiché la squadra è in ottima salute ed è in grado di sostenere lo sforzo che le si chiede. Anzi, sapete che vi dico? Negli spogliatoi mi sono compii-, mentato con i giocatori perché non si sono dati mai per vinti e perché hanno caparbiamente cercato il gol della bandiera, sfiorandolo in più d'una occasione*. — Il risultato lo accetta tutto? «Quello no, per carità. E' un punteggio assurdo: non c'erano tre gol di differenza tra la Juve ed il Bari. Noi siamo stati parecchio sfortunati: abbiamo tirato più della squadra torinese in porta ma non ce n'è andata bene una. Anche la traversa ci voleva: un episodio di quella portata dopo tre soli minuti che avrebbe potuto dare alla gara un altro andamento*. — Avete contestato il secondo gol. «SI, non s'è capito granché in quell'occasione. C'è stato un fischio partito dalla tribuna che ha ingannato i Juve. rientro BARI — A causa di un guasto tecnico, la partenza dell'aereo, che la Juventus avrebbe dovuto prendere alle 19,40 per rientrare a Torino alle 22,20, è stata ritardata alle 24. Soltanto a quell'ora la comitiva bianconera ha potuto lasciare la città pugliese per Roma. miei giocatori, che si sono fermati. Quella rete ci ha spezzato le gambe, non c'è che dire». — Salvezza possibile ancora? •Anche se in questo turno le concorrenti hanno guadagnato un punto, ritengo che il discorso della salvezza sia ancora tutto da fare. Certo saranno otto terribili giornate*. Piracclni, l'uomo di Platini, ammette: -Doveva essere il mio uomo, solo che Michel non sì fa marcare; è impossibile stargli dietro, per cui ho pensato a costruire il gioco*. A proposito di errori Pellicano parla della prima rete: *Non ho visto il tiro di Cabrini. Non so proprio come abbia fatto a far filtrare il pallone nella barriera. Comunque la partita si è chiusa sul 2 a 0*. Sclosa non ha dubbi: «Con questa vittoria la Juve ha il campionato in tasca. Non può essere diversamente, visto che la Roma è stata bloccata dalla Fiorentina*. Il Barcellona vìnce 3-1 CADICE — Il Barcellona ha riscattato a Cadice, imponendosi per 3 a 1, la sconfitta di domenica scorsa, ma il successo non cambia la posizione in classifica dei catalani che restano sempre al secondo posto, distanziati di 6 punti dal Beai Madrid, vincitore ieri con 11 Siviglia. Il Barca è sceso in campo decimato da infortuni e squalifiche (ben 8 titolari non hanno potuto disputare l'incontro) ma ha disputato una gara notevole per ritmo e volontà. Primo ad andare in vantaggio è 11 Cadice al 2' con un tiro da fuori area di Mejias I. Pareggio blu-granata al 32': centro di Alensanco, entra Pichi Alonso in spaccata e segna. Al 71' grande azione solitaria di Jullo Alberto che semina alcuni avversari e lascia partire una fucilata imprendibile per Jaro. Al 78' cross di Manolo, ribatte un difensore, sulla respinta s'avventa Pedraza che dai 16 metri porta a tre le segnature per il Barcellona. difficoltoso
Persone citate: Bolchi, Bruno Bolchi, Cabrini, Cadice, Pedraza, Pellicano, Pichi Alonso, Sclosa, Vito Raimondo Bari
Luoghi citati: Barcellona, Madrid, Roma, Torino
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