Recuperata stanotte l'ottava vittima nella villetta travolta da una frana

Palma Campania, si è scavato tra il fango e le macerie per oltre 24 ore Palma Campania, si è scavato tra il fango e le macerie per oltre 24 ore Recuperata stanotte l'ottava vittima nella villetta travolta da una frana Soccorsi tempestivi ma inutili: l'abitazione era letteralmente scomparsa - Tre giorni di pioggia, secondo gli esperti, la causa della sciagura - Pericolo di nuovi smottamenti - Tre vigili feriti PALMA CAMPANIA — Tutti morti. I soccorritori l'avevano capito subito. La villetta era sparita sotto cumuli di terriccio e di fango. La lotta contro il tempo, ingaggiata dai pompieri, dagli uomini della Protezione civile, dai carabinieri e dai poliziotti, nel disperato tentativo di salvare la vita almeno a qualcuno degli otto sepolti vivi, era perduta in partenza, la penosa operazione di recupero delle salme è proceduta con cautela. E' scesa la seconda notte sulla frazione di Castello, illuminata dalla fredda luce delle cellule fotoelettriche. A breve distanza dai cento e più uomini che hanno scavato tra le macerie e il fango, hanno sostato a lungo amici e parenti delle vittime. Tre pompieri sono stati ricoverati all'ospedale di Nola per ustioni in varie parti del corpo, provocate dalla fiammata divampata da una bombola di gas da cucina. Le ricerche, su consiglio del geologo Alfredo De Sena, della Protezione civile, erano state sospese per alcune ore sabato notte per pericolo di altre frane. Un cane pastore è uscito incolume dalle macerie quattro ore dopo la tragedia. Era accucciato sotto una trave. Anche una gallina è stata fortunata come il cane. Ciò aveva acceso nei soccorritori qualche barlume di speranza, che il lento trascorrere delle ore spegneva man mano. Inesorabilmente. I pompieri hanno scavato con le mani per un po' di tempo, temendo che le pale meccaniche potessero straziare i corpi dei sepolti vivi. Poi, a mezzogiorno di ieri è caduta l'ultima illusione col ritrovamento del primo cadavere: quello di Maria Rosaria Nappi, 3 anni. Due ore dopo, la salma di Carolina Luminel1 a, 48 anni. Ancora un'ora, ed ecco la salma di Raffaele Sorrentino, 49 anni. E cosi fino a poco prima delle 22 quando è stata estratta l'ultima vittima, Rosanna Sorrentino. I tecnici continuano a fare rilievi La citta, intanto, si appresta a ricordare le persone che sono morte con riti funebri e con il lutto cittadino. Tre giorni di pioggia torrenziale sarebbero la causa della sciagura. Questo il parere «a caldo» dei tecnici. In via Nuovo Forno, frazione di Castello, a Sud della periferia di Palma Campania, 40 chilometri da Napoli, sorgono nove o dieci palazzine abusive, erette a valle di un colle alto 200 metri. Tra queste villette vi era anche quella della famiglia Nappi. Dalla sommità del colle, che la gente del posto chiama «Pestello», alle 19,10 di ieri l'altro, si è staccata una massa incalcolabile di terra e di fango che ha inghiottito i pochi alberi piantati sul costone, .è scivolata a valle e, dopo una corsa di duecento metri, ha cancellato la villetta dei Nappi, sfiorandone un'altra poco discosta. A novembre, sull'altro versante del costone, per fortuna disabitato, una frana di minore entità si era abbattuta sul sentiero sottostante. La palazzina dei Nappi era a due piani. Tre appartamenti. Felice Nappi, 61 anni, agricoltore, se l'era fatta con le sue mani Un lungo sogno, realizzato pochi mesi fa. Era andato a costruirla sotto la collina. Vi abitava dallo scorso novembre con i figli le nuore e le due nipotine. Il Nappi aveva riservato per sé e la moglie, Maria Sorrentino, 58 anni il piano terra. Al primo piano vivevano il figlio Ferdinando, 36 anni la moglie Concetta Massa, 27 anni, e la figlia Maria Rosaria di tre anni. Al secondo piano c'erano l'altro figlio Giovanni 31 anni, bancario, la moglie Rosanna Sorrentino, 27 anni e la figlioletta Maria di 16 mesi. La famiglia Nappi aveva ricevuto, intorno alle 17, la visita di alcuni stretti parenti: Raffaele Sorrentino, 49 anni la moglie Carolina Luminella, di 48, la figlia Maria, di 23 che si sarebbe dovuta sposare tra qualche settimana. Erano tutti e otto riuniti nel soggiorno, al piano terreno, . dove li ha sorpresi la frana. Sfuggiti alla morte Felice Nappi, il figlio Ferdinando e la nuora Concetta Massa, due si erano recati a Nola per alcune compere e Felice Nappi si era fermato a far quattro chiacchiere con un suo amico che abita a poco più di 100 metri dalla sua villetta. D'improvviso, un boato. Sara il terremoto: aveva immaginato 11 Nappi avviando- siMcsoron•sprdrosanbpufmdddhpf Palma Campania. I vigili del fuoco zina abusiva. A destra il drammsi svelto verso la sua casa. Ma la villetta non c'era più. Scaviamo... Scaviamo... La costruzione è solida. Là sotto sono tutti vivi... Ne sono sicuro; urlava, rivolto alle persone accorse dalle case vicine. •Ho sentito una gran botta, sono sceso in strada e non ho piii visto la casa dei Nappi*. racconterà subito un contadino ai pompieri. Dalle macerie si sprigionava un forte odore di gas per cui i primi soccorritori avevano pensato allo scoppio di una bombola. Secondo alcuni esperti l'enorme massa di terriccio abbattutasi sulla villetta, in passato era tenuta a freno da una pineta, distrutta dalle fiamme la scorsa estate. Frane anche a Castellammare ed Arzano. Due palazzi distrutti Per fortuna, erano disabitati Tremila metri cubi di rocce miste a terriccio hanno investito più di cento pecore, che stavano pascolando su un fianco della montagna, dalle parti di Castellammare. La massa di detriti precipitando da una parete del Monte Faito, ha bloccato la strada per Sorrento, all'altezza del Castello medie vale di Castellammare. Praticamente, la Penisola Sorrentina è isolata da ieri sera. Eirovipl'mvsvupnpteqvgadaddR Mario Cicelyn TAQ O1 Pl" fASERTAQ 6NAPO1 PaCam Palma" Campania] (a sinistra) mentre scavano fra ilatico momento del recupero d l fango e i detriti trasportati dalla della salma di una delle vittime frana che ha travolto la palaz (Telefoto Associated Press)