Morandi: «So far bene il mio mestiere»

Il cantante emiliano in tournée con «Immagine italiana» (dal 28 a Torino) Il cantante emiliano in tournée con «Immagine italiana» (dal 28 a Torino) Morandi: «So far bene il mio mestiere» «Negli Anni 70 ho sofferto d'invidia per i cantautori, ma oggi so che l'interprete aggiunge sempre qualcosa di suo» to per credere anch'io che il ruolo dell'interprete fosse riduttivo. Allora tutti cantavano le proprie canzoni, qualcuno anche male, ma in quegli anni non sembrava importante. Io, d'altra parte, non sarei stato capace di scrivere canzoni così belle come quelle dei cantautori. Ma la crisi è passata quando ho capito che sapevo fare bene il mio mestiere. Oggi so che l'interprete aggiunge sempre qualcosa di suo alle canzoni altrui, se ci mette un pizzico di divertimento*. Il complesso non le è ritornato neppure per un attimo, quando Francesco De Gregori si è messo a cantare «La Storia», che aveva scritto per lei un anno fa? Che effetto fa scoprire che l'autore dà alla canzone un'interpretazione tanto diversa da quella che aveva dato lei? 'Non fa un brutto effetto: la versione di De Oregon, cosi scarna, mi piace molto; la mia interpretazione era forse più calda, e so che è stata apprezzata. Però, La Storia non Za canto più. Oggi ho nuovi testi da interpretare. Lucio Dalla, pochi giorni fa, mi ha scritto una canzone: non sappiamo ancora come intitolarla, per ora la chiamiamo Troppo bella. E poi ci sono tutti gli altri: Roggeri, Fossati, Cocciante, Mogol, Minghi, Cavallo...*. E a lei, cos'altro piacerebbe cantare? •Tifi piace molto Russians di Sting. Si, lo dico: sarebbe un bel divertimento interpretarla, tradotta in italiano*. E Sanremo? Quando parlava di un ritorno alla canzone italiana di qualità, pensava anche all'ultimo Festival? «Se c'è una cosa che mi ha fatto piacere, è il buon risultato ottenuto a Sanremo dai miei compagni nella nazionale di calcio dei cantanti: Ruggerì, Ramazzotti, Barbarossa...*. Questo come calciatore. Ma come cantante? Ci tornerebbe, adesso, a Sanremo? •Afa non era uno scherzo... Comunque, come cantante penso che Sanremo continui ad essere un trampolino di lancio e di rilancio. Tre anni fa è servito anche a me. Ritornarci? Più che altro mi piacerebbe che Sanremo tornasse ad essere la vetrina della migliore canzone italiana*. Stefania Miretti Le prossime date della tournée di Morandi: 25 e 26 Bergamo; 27 Parma; 28 febbraio, 1 e 2 marzo teatro Colosseo di Torino. Da qualche tempo Gianni Morandi è di nuovo famoso: teatri stracolmi per il suo spettacolo che si intitola, assai eloquentemente, «Immagine italiana», e i migliori autori che fanno a gara nello scrivere per lui, l'interprete per eccellenza, la voce capace di imprestare uguale sentimento ai favolosi Anni Sessanta, agli impegnati Anni Settanta, persino a questi Anni Ottanta ancora in cerca di definizione e, forse, un po' sgraziati. Da qualche tempo Gianni Morandi deve di nuovo fare i conti, lui che queste cose se le era quasi dimenticate, con le altrui curiosità: quante fidanzate, quali amanti, e poi perché non ritorna con Laura «che facevano tanto una bella coppia»? Persino il suo nome associato, insieme a quelli di altri personaggi dello spettacolo, ad un'inchiesta sulla droga... *Una vicenda assurda. E poi proprio ora, che ero davvero felice. Evidentemente, tutto si deve pagare. In un primo momento ne sono rimasto ferito, ma adesso riesco quasi a riderne. Ho chiesto io di vedere il magistrato, anche se non avevo ricevuto nessuna comunicazione giudiziaria. Mi ha spiegato com'è ve nuto fuori il mio nome: una ragazza afferma che l'avrei abbordata, e le avrei chiesto della droga. Tutto qui*. Ride, o perlomeno si sforza. Per uno che ha costruito 25 anni di onesta e meritata carriera intorno all'immagine, del tutto genuina, di •bravo ragazzo», il colpo è di quelli difficili da incassare. E il suo pubblico, come ha reagito? 'A giudicare dalle presenze ai concerti e dalle lettere che ricevo, il mio pubblico non ha mai avuto dubbi sulla mia innocenza. A Firenze, proprio in quei giorni, ho tenuto S spettacoli invece dei 3 programmati, e c'è stato sempre il pienone. Sono certi giornali, semmai... prima sbattono il mostro in prima pagina, poi non si preoccupano nemmeno di rettificare*. Sembrava, fino a un anno fa, che lei fosse ritornato in pista sull'onda di un diffuso gusto per il «revival», e che la gente venisse ai suoi concerti soprattutto per ricordare. E invece, passata la moda il suo successo continua ad aumentare... •Forse perché io non mi sono mai considerato un rappresentante degli Anni Sessanta, anche se nel mio recital ripropongo le vecchie can- Gianni Morandi zoni insieme ad un pezzo importante della nostra storia: il mio è un repertorio che nasce negli Anni Ottanta, in un momento in cui la canzone italiana toma ad essere presente, e di qualità. Chissà, forse il grande successo di Claudio Baglioni sta alutando un po'tutti...*. n vecchio complesso d'inferiorità nei confronti dei cantautori è dunque definitivamente superato? 'Certo: negli Anni Settanta ne ho sofferto, perché ho fini¬