Si cercano spazi per cultura e sport dei giovani di Alberto Gaino

Si cercano spazi per cultura e sport dei giovani Si cercano spazi per cultura e sport dei giovani Almeno tre cinematografi chiusi da tempo vanno in degrado mentre complessi musicali attendono anche un anno per aVere accesso a una sala - Parchi, aree verdi e capannoni abbandonati chiedono ristrutturazioni coraggiose L'ex -Cinema Astra- di via Rosalino Pilo, chiuso da ormai parecchi anni, è stato destinato dal Comune, che ne è il proprietario, a contenitore di iniziative culturali, ma si è ancora in attesa che si definisca un progetto. Intanto il locale subisce un lento ed inevitabile degrado. Un'altra ex sala cinematografica, il -San Paolo-, al centro dell'omonimo quartiere, sta subendo la stessa sorte: una volta veniva utilizzata per manifestazioni locali. Idem per 11 -Cabiria- di Borgo San Pietro. La mappa degli spazi riconvertibili è stata disegnata dall'Unione, appena nata, dei circoli territoriali federata alla Fgci torinese: è un fitto Cahier de doléances, occasioni sciupate ed esigenze disattese. Nel loro «libro bianco- i giovani comunisti sottolineano due «esempi significativi— la musica e lo sport — di attività sacrificate. Ricordano che sono oltre 150 i gruppi musicali «di base- alla ricerca di spazi per suonare. E scrivono: -Com'è possibile soddisfare una domanda crescente quando le sale prova per i gruppi gestite dal Comune sono soltanto quattro? Aggiungendo che, nell'arco della settimana, in ciascuno di questi locali riescono a suonare 20-25 complessi, che altrettanti sono in lista di attesa e che l tempi medi per poterne usufruire § Il cinema Astra di via Rosalinsono di circa un anno si ricava un quadro completo della situazione. Per suonare non restano che le cantine o i garage, più o meno insonorizzati-, con buona pace degli inquilini dei palazzi -interessati-. D'altra parte, le diffidenze di molti gestori di locali e i costi economici per organizzarvi dei concerti di «base» diventano ostacoli — precisa l'Unione — non facilmente superabili. Cosi pure, rispetto alle attività sportive, il documento rammenta come soprattutto le esperienze associative nate e dirette da giovani si trovino -di fronte ad ostacoli e pro¬ lino Pilo: chiuso da anni e in città sala on aanane i ze» sa te tito to te no o¬ blemi legati all'insufficienza degli spazi a disposizione e a soluzioni che le costringono ad un frequente pendolarismo da una parte all'altra della città-. Al Comune viene riconosciuto un certo impegno, ma potrebbe fare di più: non sempre presta una dovuta e costante attenzione. Dalla mappa degli spazi inutilizzati emergono il Parco Colonnetti, a Mirafiori Sud, -per cui esiste un progetto di realizzazione di impianti sportivi-; l'ex Capannone Aprica di via Bard, a Pozzo Strada, -che si doveva ristrutturare per destinarlo a contenitore di servizi per i si cercano sale per fare cultura a a o a e : i ri a a a i giovani, ma tutto è fermo-; l'Ipab di corso Racconlgi, altra struttura abbandonata da anni. E poi, tra Borgo Vittoria e Lucente-Vallette, si segnalano gli spazi degradati dell'area ex Elli Zerboni e dell'ex Principessa Isabella. L'ultima pagina del libro bianco è stata dedicata al caso particolare della Casa del gioco e del tempo libero Pablo Picasso di via della Consolata (angolo piazza Arbarello) dove quasi mule metri quadrati distribuiti su quattro piani sono stati in gran parte ridotti a stanze vuote una volta scaduta la convenzione, nell'autunno '83, con un'associazione giovanile che gestiva un laboratorio di giochi elettronici, con 700 iscritti fra i ragazzi del quartiere. Recentemente l'assessore- al Patrimonio, Porcellana, ha deciso di disdire il contratto di affitto. Per una Torino che si trasforma il problema degli spazi non dovrebbe più essere irrisolvibile: vi sono milioni di metri quadrati a disposizione della «cultura del cambiamento- e dei progetti che possono nascerne. L'Unione dei circoli territoriali sostiene la necessità di «un intervento che sostenga la produzione culturale giovanile-, chiede un dibattito in consiglio comunale e propone una -convenzione su di un progettospazi cui invitare le esperienze associative, culturali e di volontariato attive in città-. L'assessore alla Gioventù, Giampiero Leo riconosce -serietà e propositività al documento- e aggiunge che «la questione degli spazi avrebbe dovuto essere affrontata prioritariamente da questa amministrazione. Se un nuovo stadio significa un grande problema risolto, non si possono allo stesso tempo disattendere le cento, mille piccole esigenze di chi chiede soltanto di esprimersi. Per cominciare, raddoppieremo gli spazi del centro poliservizi di via Pietro Giuria-. Alberto Gaino

Persone citate: Colonnetti, Elli Zerboni, Giampiero Leo, Pablo Picasso, Porcellana, Principessa Isabella

Luoghi citati: Aprica, Borgo San Pietro, San Paolo