La Juve spreca, il Toro castiga

Dominio bianconero, gol di Laudrup ed errori, un grande Zaccarelli pareggia Dominio bianconero, gol di Laudrup ed errori, un grande Zaccarelli pareggia La Juve spreca, il Toro castiga Laudrup deluso rimanda la festa La squadra di Trapattoni dopo un avvio perentorio ha tenuto a lungo in pugno la gara contro avversari intimiditi e senza peso offensivo In vantaggio al 25' i bianconeri hanno sprecato tre occasioni per il raddoppio - Disperati attacchi granata nel finale: un palo di Sabato prima della rete in extremis del «liberò» - Partita dura e nervosa: ammoniti Manfredonia, Francini e Dossena, sull'I a 1 espulso Bonini Juventus-Torino JUVENTUS (all. Trapattonl): Tacconi 7; Favero 6,5, Cabrini 7; Boninl 5,5, Brio 6, Sclrea 6,5; Pin 5,5, Manfredonia 5, Serena 6, Platini 7, Laudrup 7. TORINO (all. Radice): Copparonl 7; Corredini 6, Franclnl 6; Zaccarelll 8, Junior 6,5, Ferri 6,5; Beriiatto 6,5, Sabato 6,5, Lerda 5, (78' Mariani s.v.), Dossena 7, Comi 5, (86' Oslo s.v.). Arbitro: Casarln 5,5. Reti: 25' Laudrup, 87' Zaccarelll. di BRUNO PER TORINO — Il pareggio è una sconfitta per la Juventus, una vittoria per 11 Torino che ha agguantato l'avversario, prima dilagante poi troppo remissivo di fronte al forcing granata, a tre minuti dalla fine con una disperata botta di Zaccarelli, 11 migliore fra 1 protagonisti di un derby emozionante e duro come da tempo non eravamo abituati. I bianconeri debbono rimpiangere di non aver chiuso il match una volta in vantaggio, con lo stupendo gol (assist inventato da Platini e sicura conclusione di Laudrup) del 25'. Platini-Serena, ancora Platini, Cabrini (44'. 52', 54') hanno fallito le occasioni di un raddoppio al momento più che meritato. Il Torino già in svantaggio e con due punte senza mordente (Comi e Lerda: l'assenza di Schachner ha pesato non poco perché il movimento dell'austriaco avrebbe dato ben altre preoccupazioni a Sclrea e colleghi) doveva cercare di attaccare con 1 centrocampisti trascinati da un Dossena in crescendo, ma si scopriva inevitabilmente lasciando varchi nel quali l'avanzato Platini ed un Laudrup in vena si lanciavano con efficacia, pur senza successo. Alla distanza, però, 11 disperato assalto granata — un lavoro grezzo ma insistente al fianchi dell'avversario — ha fiaccato i bianconeri forse troppo convinti di poter controllare la gara. Il pareggio è maturato cosi fra scontri rabbiosi, con un Casarln incerto In alcuni mo-. menti chiave. I granata parevano in soggezione all'inizio, la disposizione tattica di Radice era messa a disagio da Trapattoni. Platini giocava più avanti (solo per l'assenza di Mauro?) costringendo il diretto avversarlo Sabato a non dare 11 suo contributo a centrocampo, Corradlnl soffriva l'avvio scatenato di Cabrini. Le parti, fra i due tecnici, 6i capovolgevano In altri settori. Boninl doveva presidiare la fascia destra pressato da un galoppante Beruatto e non poteva dare il solito apporto In dinamismo. In mezzo Pln si confermava troppo leggero e Manfredonia (ammonito al 41') eccedeva In durezze. Il gol di Laudrup al 25' (controllo e botta bassa di sinistro sull'uscita di Copparonl, dopo un prezioso passaggio volante di Platini) siglava comunque la superiorità di gioco della capolista, già dimostrata da tiri seccK 11 Cabrini e Laudrup, dai nclo (17') di Pln per Platini 11 quale, due metri dentro l'area veniva contrato duramente da Sabato, al limiti del rigore In svantaggio, 11 Torino modificava l'assetto tattico Ferri prendeva in consegna Platini liberando Sabato, Francini si spostava su Laudrup, Corradlnl marcava Serena. I granata reagivano (al 20' una spinta da tergo in area di Manfredonia su Ju nlor... pareggiava lo scontro Platlnl-8abàto), il brasiliano fcallvà' di tono ed al 39' co UCCA 1-1 l'orino, l'accoiii sbroglia unastringeva Tacconi a volare per deviare una punizione. Ma era la Juventus, In risposta, ad avere In mano la partita. Al 44' Laudrup apriva per Platini che si liberava ma Invece di concludere cercava Serena solo al centro: l'assist era troppo forte e sfuggiva al centravanti. Il Torino Iniziava 11 secondo tempo all'attacco, ma premendo si scopriva alle spalle, dove Zaccarelll era costretto a «chiusure» rischiose. Al t ancora su lancio roglia una mischia tra Bonini e Sabato n di Laudrup partiva Platini e' dal fondo cercava Serena ma Corradlnl, sulla linea, Intercettava salvando Copparonl. Era il portiere, due minuti dopo, ad uscire con tempismo verso Cabrini sbucato liberissimo sulla sinistra, e che finiva per calciare tra le braccia dell'avversarlo. I bianconeri sprecavano cosi il loro periodo migliore. Il Torino, graziato, aumentava la presslone..pslcologlcamente favorito dal jnòn aver più nulla da perdere. SI portava¬ el pressi della porta bianconerano sotto a turno anche 1 difensori, Dossena dava 11 via ad un tourbillon continuo, Junior si adeguava ed entrava più spesso in area, e pure Sabato tentava Inserimenti. Finiva alta una conclusione di Junior al 18', si accendeva una mischia confusa davanti a Tacconi al 28' su corner Alcuni Inviti di Dossena non venivano raccolti dalle stordite punte granata ma uno, a' 39', trovava Sabato pronto allo scatto. Il tiro trasversale rimbalzava contro la «Nei derby fino . Stillo sfondo Corradini, Seretraversa, Brio e Comi si lanciavano sul rimbalzo scontrandosi. Aveva la peggio l'attaccante, che lasciava 11 posto ad Oslo, quando Mariani (rientro nel calcio vero dopo tanti guai, auguri) aveva già sostituito Lerda. A tre minuti dalla fine, 11 pareggio castigava la Juve premiando 11 coraggio granata. Punizione da 25 metri, terribile staffilata di Junior che raccoglieva in quel tiro le residue energie. Tacconi volava sulla sua-sinistra a ri¬ all'ultimo può suc na, Cabrini, Francini c Scirca battere 11 bolide, la difesa bianconera non era pronta a coprire, prontissimo era Zaccarelll a battere a rete sullo slancio dell'ultimo disperato assalto. Finiva con l'espulsione di Boninl (che non gradiva 1 cartellini gialli presentati a lui e Dossena dopo uno scontro rabbioso, ed applaudiva ironicamente Casarln) ed un ultimo contropiede di Platini fermato sul filo del fuorigioco. Ma Michel.* ^compagni avevano perso prima la grande occasione.— - -- - «» cedere di tutto» Primo gol nel derby del bianconero . -/-' » < I % TORINO — A tre minuti dalla fine Laudrup ha scoperto che cosa vuol dire II derby torinese. «Il gol del granata mi ha rovinato la festa per la prima rete In questa gara davvero unica». Ma non deve rammaricarsi Il danese, Ieri è stata una straclttadlna sul tipo di quelle ohe al giocavano qualche anno fa, tanto agonismo, Toro ohe non si arrende mal. Non per nulla, dopo sei stagioni, è finita In parità. «La verità — afferma II giovane attaccante elogiato sia da Giovanni Agnelli che da Bonlperti per II bel gol — è ohe abbiamo sprecato tante occasioni. La più bella è stata quella ohe abbiamo costruito alla fine del primo tempo. Pallone da me a Platini, passaggio a Serena che purtroppo non è arrivato In tempo per la deviazione vincente. Poi quella che ha avuto Cabrini In avvio di ripresa». •Dovevamo vincere noi — continua Laudrup — perché abbiamo avuto tanto tempo per raddoppiare, Invece alla fine, su punizione, Il Toro ha trovato II pari. La Juve e stata superiore In tutti I sensi, senza quel calcio piazzato I granata non ce l'avrebbero mal fatta a rlequlllbrare la gara». La Roma adesso si è ancora più avvicinata alla Juve. Laudrup raccomanda: «La cosa più stupida, adesso, sarebbe quella di farsi venire la paura. Domenica, Intanto, I glallorossl vanno a glooare su un campo difficile come quello di Firenze e quindi stanno peggio di noi che andremo a Bari. Ma forse potrà diventare dura anche p?r noi perché potremmo avere due squalificati, Boninl e Manfredonia». <