«Baby Doc» rimane in Francia Washington non lo accoglierà

Spie in doppiopetto in azione negli Anni 70 Spie in doppiopetto in azione negli Anni 70 II Cremlino voleva banche amerUane Preannunciata ieri la partenza per gli Usa, poi smentita «Baby Doc» rimane in Francia Washington non lo accoglierà L'ex dittatore di Haiti (ancora rifugiato in albergo a Talloires) chied«ospitalità permanente»; rifiutata ■ Consultazioni con Parigi, ma la Mosca voleva stipulare, tramite gli istituti finanziari californiani, contratti con aziende spaziali - Scoperto in tempo il giro di miliardi A Talloires, la stazione climatica dell'Alta Savoia dove Duvaiier risiede, fonti della polizia hanno confermato che le forze dell'ordine erano state mobilitate all'alba in vista della partenza di Duvaiier per Parigi, a bordo di un aereo governativo francese. Era buio pesto quando giornalisti, fotografi e «comeramen- si sono raccolti sotto l'hotel -L'Abbaiie- per assistere all'evento. L'unico a non scomporsi è stato l'Interessato il quale — ha confidato un cameriere — si è svegliato solo nella tarda mattinata. Quando si è saputo che gli Stati Uniti si rifiutavano di ricevere l'ex dittatore di Haiti, i giornalisti, esasperati, hanno improvvisato sotto le sue finestre un chiassoso PARIGI — «Bebé Doc. parte per l'America, una voce che si diffonde per tutta la mattina. Poi la smentita. Una difficoltà insorta all'ultimo momento ha impedito ieri mattina la partenza per gli Stati Uniti dell'ex presidente di Haiti, Jean-Claude DuvaUer, ospite poco gradito della Francia dal 7 febbraio scorso. La notizia della partenza, data negli Stati Uniti dalla 'Washington Post-, e confermata da una radio francese, è stata -formalmente- smentita a metà..,nj|jllilp.ata dal Quai d'Ofsày."sènza precisazioni, ma risulta, che in realtà tutto era prónto. I posti per -Baby-Dac- e la sua famiglia erano già stati prenotati sul volo regolare di «/tir France» decollato da Parigi alle 13.00. WASHINGTON — Il caso è uno del più singolari della storia dello spionaggio sovietico, e attiene all'alta finanza, come a dire ad agenti 007 in doppio petto, che anziché pistole maneggiano miliardi, e Invece di veleni si servono di registri di cassa. Risale agli Anni 70. In quel periodo, l'Urss cercò di comprare tre banche in California, vicino alla Silicon Valley, la valle del silicio, 11 cuore del compiiters americani, e di ottenere una partecipazione azionarla a una quarta, sempre nella, stessa zona. Il sub obiettivo iBra di stipulare, tramite .esse, contratti con le industrie elettroniche e aerospaziali che sono collegate al Pentagono. Cosi avrebbe potuto Impadronirsi dei più delicati segreti militari degli Usa. Se la manovra fosse riuscita, l'Urss sarebbe oggi in possesso di molte più informazioni di quanto non sia sulle cosiddette Guerre stellari. La manovra non gli riuscì grazie a un agente della Cla specializzato In transazioni finanziarle. L'agente notò che da una succursale della Banca di Stato sovietica a Slngapo re, attraverso la Svizzera e altri Paesi, ingenti somme fi nlvano a tre banche della California, la Penlnsula National, la First National e la Tahoe National. Al termine di intricate indagini, l'agente della Cia accertò che le tre banche avevano ricevuto clrca 1 milione e 800 mila dollari e una somma minore era finita alla quarta, la Camino California. I quattro istituti finanziari, guarda caso, erano tutti collegati al settore delle alte tecnologie. A quanto svelato dal «Netti York Times-, l'operazione fu condotta da un uomo di affa ri di Singapore, Amos Dowe per conto della Banca di Sta¬ to sovietica Norodny. Dowe è uno degli uomini più ricchi dell'Asia, 11 presidente del Gruppo Mosbert, un agglomerato di 200 compagnie, con un patrimonio di oltre 160 milioni di dollari. Nel 1974, ricevette dall'Urss 3 milioni di dollari, quasi 5 miliardi di lire, di cui depositò solo una parte sulle banche della California, e concluse contratti per il loro acquisto per quasi 8 milioni di dollari. Ma l'agente della Cia riuscì a sventare l'operazione dando al giornali specializzati la notizia che dietro a Dowe c'era l'Urss,-e inducendo le banche stesse a denunciare 1 contratti. Il giallo si concluse male oltre che per l'Urss anche per Dowe. Il Cremlino infatti cercò di riprendersi 1 suoi soldi, e di fronte agli ostacoli frapposti dall'uomo d'affari lo trascinò In tribunale; nell'84, Dowe fu condannato a 5 anni di carcere. Interpellata dal New York Times, l'ambasciata sovietica a Washington ha smentito l'Intera vicenda, osservando che -i rapporti finanziari americano-sovietici sono pressoché inesistenti-. Il senatore Mo ynlhan, che fa parte della Commissione ai servizi 6egre ti del Congresso, ha invece definito la vicenda -tipica dello spionaggio industriale-. «£' molto, plit. semplice, diventare i proprietari di una azienda che hi che fare coi segreti militari, che non cercare di rubarglieli-, ha osser vato. e. c. concerto di clacson. Il consigliere legale di Duvaiier, avvocato Sauveur Valsse, del foro di Parigi, ha dichiarato che 11 suo cliente sarebbe disposto a recarsi negli Stati Uniti, ma solo a condizione di ottenere lo -status» di residente permanente. E' una condizione che gli Stati Uniti evidentemente non accettano: Duvaiier è «persona indesiderabile-, hanno detto ieri fonti diplomatiche americane a Parigi, facendo eco al Dipartimento di Stato, 11 quale ha dichiarato che Duvaiier non può entrare negli Stati Uniti perchè «privo di visto-. Tra le ipotesi che si avanzano a spiegazione della mancata partenza è, dunque, che gli Stati Uniti avessero in un primo tempo Oggi la cerimonia ufficiale ma non sarà una festa: l'Atto unico scontenta quasi tutti deva agli Stati Uniti a soluzione è lontana accettato di accogliere Duvaiier contando di trasferirlo subito in un Paese terzo, ma che all'ultimo momento tale soluzione si sia rivelata im praticabile. -Le consultazioni continua no-, ha detto ieri 11 Quai d' Orsay, smentendo la partenza. Tutto è «o un punto morto-, ha affermato l'avvocato Valsse. Ha aggiunto che Du valler è «sconvolto» per le trattative delle ulttlme ore tra Parigi e Washington, tutto si fa dietro alle sue spalle-, uutoMiaé u.:..-.,-.. «Sembra.che la sua parten ea fosse stata prevista per oggi-, «era il desiderio del governo francese-, ma 11 governo americano considera Duvaiier «un visitatore indesiderabile-, ha detto, sempre ieri, l'avvocato. Il desiderio di Duvaiier, «é di restare in Francia; qui vuole farsi dimenticare, vuole fare degli studi e poi ripartire nella vita, dimenticando tutto ciò che ha fatto-. Nel braccio di ferro ingaggiatosi tra Parigi e Washington, Duvaiier, dunque, ha assunto un atteggiamento di resistenza passiva, Non vuole andarsene; tutt'al piti si trasferirebbe negli Stati Uniti con precise garanzie. Ieri pomeriggio venerdì si era già rifiutato di chiedere asilo in Liberia, Dopo lunga sofferenza 6 mancato l'in, dimenticarle Domenico Ella volontario FIDAS vecchio Fante Lo annunciano addolorati la moglie, parenti ed amici. Funerali domani 17 ore 10,15 parrocchia S. Pellegrino. — Torino, 16 febbraio 1986 E' serenamente mancata Francesca Lanfranco ved. Marocco Ne danno II doloroso annuncio: figlio Antonio con Elda, gli adorati nipoti Gianni e Cristina, fratello, sorella cognati, parenti tutti. Funerali In Isolabella ore 10,30 partenza ospedale Molinette ore 9,30 Le presante è parleclpezlone e ringraziamento. Per espresso desiderio dell'estinta non fiori ma opere di bene. — Torino, 16 febbraio 1986. Si eccomunano al dolore la cognata Vicentina. Merlo Franca e famiglia Rita Pontlgllottl partecipa al lutto. Il Comitato regionale piemontese della Federtennlt. l'organo tecnico e gli ufficiali di gara partecipano all'Immenso dolore di Antonio Marocco. Partecipano al protondo dolore della famiglia Marocco gii amici Danzi, Fanogilo, Mescerono, Sardi. Le famiglie Benedetto Muggeo e Giuseppe Muggeo Filiberto Bonadles e figli »• Italia Bonedles D'Agoslln partecipano el dolore di Piero e Silvie per l'Improvvisa perdita di Antonietta Cltro In Cavaletto — Torino, 16 febbraio 1686. L'Unione Bealere della Dora Riparla prende viva parte al cordoglio delta famiglia per la prematura acomparea dell'apprezzalo ex presidente dott. Andrea Rollò — Torino, 16 febbrelo 1666. Profondamente addolorati partecipano l Soci Roiorocl 6uto Val Sute. 8erglo e Leila Bortolotto prendono parte al dolore della tamlglla per la scomparsa del dott. Andrea Rollò — Alplgnano, 16 labbrate 1686. Le famiglie entello e I cugini Adriano, Bruno, Silvio, Nino piangono con Rosi e Franco le tragica scomparsa dell'amatissimo tiglio Alberto Vlara — Torino. 17 febbraio 1956 ALBERTO, ti vorrà sempre bene la tua Evita. Gii amici di Entraoque con Immense tristezza e i impianto partecipano al dolora del genitori e di Evita per la scomparsa del carissimo ALBERTO.