L'Ascoli trema, il Brescia cade

Stentato pareggio della capolista, i lombardi sconfitti in casa, brillante successo dei genoani Stentato pareggio della capolista, i lombardi sconfitti in casa, brillante successo dei genoani .'Ascoli trema, il Brescia cade Perugia sogna un'ora Cagliari ko a Marassi La Lazio evita la crisi 1 marchigiani in casa inseguono e ottengono l'I a 1 al 61' sul filo del fuorigioco, ha rac- ' colto un pallone smorto a centroarea (dopo un tiro di Iachlni) trafiggendo l'ottimo Pazzagli con un tiro basso e angolato. Il centravanti dell'Ascoli è un autentico opportunista, vero uomo-gol. E' capace di giocare male 85 minuti su 90, poi, al momento giusto, piazza la zampata risolutiva. Il suo mestiere, d'altro canto, è solo quello di fare gol. E lo sta facendo molto bene. L'Ascoli aveva recriminato al 38' del primo tempo, quan do Incocciati ha colpito in pieno l'Incrocio del pali su calcio di punizione dal limite, procurato dallo stesso ex milanista, ieri piuttosto inconcludente. Boskov nella ripresa ha sostituito Pochescl con Olovanelli per aumentare la spinta di centrocampo. Cimmino è passato a marcare Faccini, mentre Oiovanelll è andato nella zona di Bertonerl. Il Pe rugla ha commesso l'errore di chiudersi troppo in difesa, favorendo cosi gli attacchi ascolani. Pasinato e Trlfunovlc trovavano difficoltà a passare sulle fasce laterali, avendo di fronte, rispettivamente, Nofrl e Attrice, due elementi mobili e molto attivi. Bonomi e Marchetti lavoravano In mezzo con l'aiuto di Inchini, contro il trio Alile vl-De Stefanls-Tesser. . Una volta subito il gol del pareggio ascolano, Oiacomlnl Inseriva Morblducci richiamando Bertonerl. La difesa umbra riusciva, nel finale, a godere di respiri più lunghi, Boskov tentava anche con la terza punta, Vincenzi, al po:sto di Pasinato negli ultimi vènti minuti. Ma i giochi era¬ no ormai fatti. Pasinato, piuttosto nervoso, prima di lasciare 11 campo ha gettato a terra la fascia di capitano. Non ha gradito l'ennesima sostituzione e se n'è andato a testa bassa, deluso e arrabbiato. Nonostante il mezzo passo falso casalingo, l'Ascoli resta saldamente al comando. Il Perugia, dopo Arezzo e Vi cenza, è la terza squadra che riparte da Ascoli con un punto in carniere. di ANDREA FERRETTI ASCOLI — Il Perugia ha rischiato di vincere la partita più difficile del campionato senza sferrare un tiro In porta. Al 27' del primo tempo, infatti, la squadra di Olacominl, oltremodo rinunciataria, si è ritrovata quasi senza saperlo clamorosamente In vantaggio. Nell'unico tentativo d'attacco di tutta la gara, De Stefanis ha servito in profondita Bertonerl sul quale ha chiuso in recupero Pochescl. Corti ha respinto con la gamba il retropassagglo del compagno e Bertonerl ha recuperato. SI è allargato sulla sinistra, centrando in area Alle spalle di Corti c'era solo Perrone che, Inspiegabilmente, l'ha messa dentro con un colpetto di testa. A causa di questo svarione, l'Ascoli ca polista ha seriamente rischiato di perdere la sua seconda partita e, con essa, l'imbattibilità del campo amico. • Per il Perugia sarebbe stato un premio davvero eccessivo. Gli umbri, scesi in campo preoccupati dalla forza dell'avversario, hanno pensato quasi soltanto a distruggere 11 gioco. Marcature strette uomo contro uomo, in difesa e a centrocampo. Una sola punta (Faccini) con l'appoggio, teorico, di Bertonerl, centravanti di maglia ma non di ruolo. Era un Perugia votato al pareggio che si è ritrovato in mano la vittoria. E ci sono voluti 34', all'Ascoli, per rimettere In pari la situazione. Ha risolto il problema, anche stavolta, Massi mo Barbuti, centravanti capocannoniere della sèrie B al bersaglio numero 11. Barbuti, 3' RITORNO Arezzo-Pescara 0-0 Ascoli-Perugia 1-1 Brescia-Catanzaro 0-1 Campobasso-Lezio 1-1 Cesena-Catania 2-0 Cremonese-Palermo 1-1 Empoli-Bologna 1-0 Genoa-Cagliari 4-1 L Vloenza-Samben. 2-1 Monza-Triestina 0-0 PROSSIMO TURNO (3* ritorno, 16 febbraio, ore 15): Arezzo - Lazio (andata 0-2); Bologna - Vicenza (2-3); Brescia - Perugia (1-0); Catania Ascoli (0-2); Catanzaro - Cremonese (0-0); Empoli • Campobasso (1-1); Palermo • Genoa (0-2); Pescara - Cesena (1-2); Sambenedettese Monza (1-0); Triestina - Cagliari (0-0). Graduatoria 11 reti: Barbuti (Ascoli); Garl10 reti: Glbelllnl (Cesena). 6 reti: Agostini (Cesena); Grl i C g ()()7 reti: Cecconl (Empoli); Borghi (Catania) e Incocciati (Ascoli); Iachlni (Triestina). 6 reti: Muraro (Arezzo); Predella (Bologna); Vincenzi (Ascoli); Sorbello (Palermo); Manilla (Genoa); Nlcollnl (L. Vicenza). 5 reti: Ugolottl (Arezzo); Benclna (Cremonese); Cinedo (Triestina); Lucchetti (L. Vicenza); De Martino (Pescare); Brondl (Catanzaro). 4 reti: Rusbo (Campobasso); Nlcolettl (Cremonese); Pollcano, Butti e Tacchi (Genoa); Roselll (Pescara); Morblducci (Perugia); Cinedi (Samben.); Baroni (Cesene). I rossoblu si scaten di GIORGIO BIDONE GENOVA — Da alcuni anni, a Marassi, il Genoa non otteneva un successo di queste proporzioni: 4-1 sul Co-gllari. Una vittoria che ha fatto tornare il sorriso sul volti dei tifosi, ma la cui entità non deve trarre in inganno per il futuro del campionato, anche se adesso lo svantaggio dalle teree è di due soli punti. Perchè il largo punteggio con cui gli «omini di Bur- Ascoli Brescia Cesena L. Vicenza Triestina Empoli Genoa Cremon. Lazio Bologna Samben. Cempob. Perugia Palermo Catania Catanzaro Pescara Arezzo Cagliari Monza del m lnl (Lezio). ttl (Brescia). LA CLASSIFICA P.tl Partite Reti O V N P F S i ia na enza ina li a on. na en. ob. ia mo ia zaro ara o ari a 32 22 27 22 26 22 26 22 25 22 25 22 24 22 23 22 22 22 21 22 21 22 21 22 21 22 20 22 20 22 18 22 1S22 18 22 16 22 15 22 11 10 11 5 10 6 10 6 7 11 7 11 9 6 6 11 7 e 7 7 6 9 E 11 7 7 3 14 7 6 6 9 5 8 3 12 5 6 3 9 I 36 14 6 23 156 30 22 a 28 20 4 21 184 23 237 25 215 22 187 21 228 16 167 15 166 15 188 19 21 5 15 179 21 288 14 209 18 227 20 25II 11 25 10 12 24 I 36 14 6 23 15 6 30 22 a 28 20 4 21 18 4 23 23 7 25 21 5 22 18 7 21 22 8 16 16 7 15 16 6 15 18 8 19 21 5 15 17 9 21 28 8 14 20 9 18 22 7 20 25 II 11 25 10 12 24 arcatori ano e aprono le marcature dopo 15' di gioco Nel fango di Campobasso si porta a casa è andato in gol, al 15', per merito di Marulla. Il centravanti è stato assai bravo a impostare l'azione sulla tre quarti, lanciando Poltcano sulla sinistra. Il cross del mediano non è stato raccolto da Ferraris, ma Marulla aveva seguito l'azione con ottimo tempismo e il suo diagonale destro non ha perdonato Sorrentino. Da quel momento, la partita è stata tutta in discesa per il Genoa, che ha potuto permettersi il lusso di sbagliare un gol fatto con Ferraris (preciso lancio di Boscolo al 29'), mentre il Cagliari, nelle sue timide repliche, si è trovato di fronte (39') un ottimo Cervone, che ha neutralizzato in angolo una conclusione di Pulga da pochi passi. Nella ripresa, poi, il Genoa ha messo subito al sicuro il risultato. Un lungo rinvio di Cervone, sospinto dal vento, è finito ai limiti dell'area cagliaritana, Marulla ha fintato, lasciando a Ferraris che ha Imbeccato Mauti sulla sinistra, ed è stato il 2-0. Prima della terza rete rossoblu, ci sono state due parate davvero splendide: al 63' di Sorrentino su tiro fortissimo di Policano, al 67' di Cervone su conclusione di De Rosa. Poi, all'82', su Ferraris lanciato a rete, Sorrentino non trovava di meglio che atterrare l'ala sinistra, e Marulla trasformava il rigore con freddezza, portando così a sei le sue reti in questo campionato. All'84', Mauti si ripeteva anche lui con una gran stoccata dal limite, sulla quale, peraltro, il portiere ospite appariva un po' in ritardo. Il Cagliari, molto velleitario ma inconsistente, trovava il gol all'87' con Bernardini che, non contrastato dal genoani, concludeva uno slalom battendo Cervone da una decina di metri, , ,•>.;• gnich si sono sbarazzati del Cagliari va anche, in non minima parte, addebitato alla pochezza tecnica degli ospiti, che, con questa sconfitta, vedono ulteriormente indebolite le loro speranee di salvezza. Un qenoa, nel complesso, positivo, anche se non per undici undicesimi: il successo del rossoblu locali poggia, soprattutto, su due nomi, quelli di Maritila e di Boscolo. Il centravanti, forse il migliore in campo per intraprendenza, ha avuto il merito di sbloccare il risultato dopo appena 15' di gioco, e ha costellato la sua prestazione di ottimi spunti, bissando poi su rigore la rete iniziale. Il centrocampista, dal canto suo, ha disputato forse la sua miglior partita del campionato. Marulla e Boscolo, quindi, su tptli, via con, subito dopo, il portiere Cervone (e questo fa capire che il Cagliari non ha subito passivamente la superiorità del Qenoa), il difensore Trevisan, e ancora Faccenda, Policano e il giovane Ferraris. E, limitatamente al secondo tempo, davvero eloglabile e contrassegnato da due gol di ottima fattura, anche Manti, che però nei primi '45' è stato tra l peggiori; E' bastata, insomma, mezza squaàra per aver ragione di un Cagliari squinternato e anche sfortunato, visto che nelle battute iniziali è stato costretto a rinunciare a Chlnellato, uno dei pilastri della difesa, per infortunio (scontro con Policano). Un Cagliari che, avendo scelto il vento a favore (una gelida tramontana, che ha intirizzito tutti, in campo e fuori) all'inizio, ha tentato qualche timida azione offensiva, peraltro non suffragata da adeguata pericolosità. Cosicché il- Genoa, nel suo primo e vero affondo, zia ha attaccato di più, è riuscita a crearsi un maggior numero di palle-gol, perù quasi mal è riuscita a portare seri pericoli alla porta difesa da Jelpo. Dopo che, al 13', Lupo aveva spedito a lato un pallone colpito in corsa, la Lazio si portava in vantaggio. Dell'Anno veniva atterrato da Argentesl. Il calcio di punizione veniva battuto dallo stesso giocatore blancoceleste verso l'area avversarla. Con perfetta scelta di tempo colpiva di testa Garllnl, rubando 11 tempo al diretto avversario Della Pietra e spedendo la palla in diagonale nella rete del Campobasso. Anche se 11 gol era giunto quasi in apertura di gara, considerando le condizioni del terreno, la Lazio cominciava ad accarezzare 11 sogno di una vittoria esterna che lnsegue vanamente da ben dal nostro Inviato MARIO BIANCHINI CAMPOBASSO — La Lazio è riuscita a cogliere un prezioso punto sul terreno del Campobasso, evitando una crisi drammatica che rischiava di ripercuotersi pesantemente sulla formazione blancoceleste In caso di sconfitta. I molisani, che nonostante 11 pareggio hanno mantenuto un'ottima media, acciuffando l'ottavo risultato utile consecutivo, hanno avuto ragione a recriminare su un fallo da rigore non concesso verso la fine della gara, quando le squadre erano già suU'1-1. Nel complesso, la divisione del punti è sembrata giusta ma per un motivo ben preciso: le squadre sono state costrette ad affrontarsi su un terreno pesante che ha reso Impossibile qualsiasi tentativo di far gioco. Sarebbe quindi del tutto fuori luogo parlare In termini tecnici della partita. I giocatori si sono contesi aspramente la palla cercando triangolazioni che venivano vanificate dal fango. I meglio predisposti come Dell'Anno, Totl, Garllnl sul fronte laziale e 1 molisani Baldini, Perrone, Russo e Lupo, hanno avuto qualche spunto felice. Ma non è servito a sollevare il tono della gara che ha offerto Inevitabilmente uno spettacolo Insignificante. Simoni ha schierato la : squadra con la sola punta Garllnl, affiancato dall'ottimo Dell'Anno. La mossa ha consentito al blancocelestl di risultare più compatti a cen trocampo e in difesa. II Campobasso ha sfoderato la sua grinta cercando di portare tanti palloni in avanti ma con idee non sempre lucide. La formazione di Maz¬ un punto prezioso tre anni. Il Campobasso, dopo qualche attimo di sbandamento, si produceva In una vigorosa reazione. Al 30' riusciva a portarsi in parità: calcio di punizione battuto da Baldini, palla deviata da Russo verso Lupo, che indovinava 11 colpo di testa vincente a fll di traversa. La difesa non ha avuto praticamente storia con 1 giocatori stanchi, che non avevano più energie e voglia di correre dietro 1 pesanti palloni, Ma al 70', dopo un dubbio fallo In area ai danni di Russo, l'arbitro Pezzella (la sua direzione è stata assai scarsa), sorvolava sul plateale atterramento di Perrone da parte di Totl. Il direttore di gara applicava la regola del vantaggio suscitando le vibranti proteste del padroni di casa che sono sembrate legittime.