Giorgio Rinaldi ex spia al servizio di Mosca narra com'è riuscito a salvarsi dal naufragio di Vittorio Marchisio

Campione di «libera» con il paracadute ed ora pittore alla deriva con la moglie su un canotto Campione di «libera» con il paracadute ed ora pittore alla deriva con la moglie su un canotto Giorgio Rinaldi ex spia al servizio di Mosca narra com'è riuscito a salvarsi dal naufragio Recuperati da un Corsica - «Perfe Giorgio Rinaldi e la moglie n ha rispettato un p elicottero della Marina Militare mentre la tempesta li stava spingendo dalle coste della Liguria verso la tta l'organizzazione della base di Luni» - L'ennesima avventura di un uomo che ama il pericolo sul battello che è affondato passaggio a livello v A8TI — «i4Dt>en<ura a lieto fine anche se ci è costata parecchio per la perdita dell'imbarcazione: valeva 140 milioni. Ciò che conta è aver salvato la pelle*. Cosi dice Giorgio Rinaldi, 58 anni, pittore affermato, ex paracadutista, dal passato burrascoso per spionaggio a favore dell'Unione Sovietica e condannato a vari anni di carcere. Rinaldi e la moglie, Isabella Carretti, 42 anni, anche lei pittrice, residenti ad Asti, corso Dante 113, da diversi anni, sono stati salvati sabato mattina da un elicottero della Marina militare mentre andavano alla deriva su un icino a Galatone canotto a circa 30 miglia al largo di Albenga, dopo l'affondamento della loro Imbarcazione. I Rinaldi rientrati ad Asti hanno raccontato la loro odissea. Precisano che la salvezza è dovuta alla ricerche insistenti della Marina militare. «Quando ormai avevamo perso le speranze , ecco dal cielo arrivare l'elicottero. Erano le 10,30. Ore prima un aereo non aveva scorto i nostri segnali e neppure due navi. Il mare in burrasca non permetteva l'avvistamento del nostro piccolo canotto. Il ventò era cosi forte che ci trascinava verso la Corsica*. Rinaldi parla con fatica avendo riportato durante 11 naufragio della sua «Isabella» (questo 11 nome dell'imbarcazione) la frattura di tre costole. La consorte invece è rimasta illesa, «/n tutta la mia carriera non ho mal visto un'organizzazione di soccorso cosi perfetta come ho potuto di persona accertare alla base militare di Luni dove siamo atterrati con l'elicottero. Ed è qui che siamo stati visitati da un medico, rifocillati, vestiti con abiti asciutti*. Sulla vicenda del naufragio Rinaldi dice di essere partito venerdì pomeriggio da Santa Margherita Ligure, diretto a Bordighera. «Ho consultato il bollettino meteorologico che annunciava mare poco mosso e vento forza tre. Cosi ho deciso di partire. Quando è arrivata la sera la mia 'Isabella*, è finita contro un corpo galleggiante che ha sfondato la prua. Per il buio non ho potuto vedere di cosa si trattava, forse un grosso tronco d'albero forse altro. Nel medesimo istante dell'urto sono stato proiettato contro il timone, mia moglie è caduta sul pavimento. Quando ho constatato che l'imbarcazione stava per affondare ho lanciato l'Sos e poi starno saliti sul canotto autogonfiabile*. Isabella Carretto è continuamente al telefono per ri- Napoletana fa arrestare Il figlio che la rapina NAPOLI — Una vedova, Concetta Palumbo, 52 anni, ha f itto arrestare 11 figlio Paolo Buglione, 25 anni, che tre giorni fa l'aveva rapinata, a viso scoperto e minacciandola con una pistola, nel suo negozio di abbigliamento di via Scarlatti, nella zona del Vomero a Napoli. Dopo la rapina, che' aveva fruttato poco piti di un milione di lire, la donna ha denunciato 11 figlio al carabinieri 1 quali leti sono riusciti ad arrestare il giovane, Quest'ultimo, che è un tossicodipendente, è anche pregiudicato per reati contro 11 patrimonio. Buglione, che è stato rinchiuso nel carcere di iPoggloreale, al momento dell'arresto aveva addosso una pistola calibro 6,35 con la matricola cancellata. spondere alle chiamate di pa-| renti e amici che vogliono conoscere 1 particolari del naufragio. E' la madre della pittrice, Giovanna Carretto, 70 anni, abitante in viale Partigiani 76 a parlare: «Un giorno o l'altro doveva succedere, loro hanno sempre voluto sfidare il perìcolo. Con quella barca sono andati perfino in Messico*. E cosi Rinaldi ha aggiunto un altro episodio avventuroso al suo già lungo curriculum che ha Inizio dopo l'6 settembre 1944 quando entrò a far parte della formazioni partigiane «Matteotti» che operavano In provincia di A causa deirinqu Asti. Nel 1947 passa al professionismo come paracadutista. Poi fa parte del Gru *Olavnoye Razveddeyvatelnoye Upravleye*, 11 servizio di informazioni militare dell'Urss. Negli Anni Cinquanta assume la direzione del Centro civile di paracadutismo a Torino. Conquista 11 record di caduta Ubera con l'impiego di ossigeno da 9 mila metri. Nel 1965 è arrestato con la prima moglie Zarina per spionaggio e liberato dopo cinque anni Morta la moglie si è risposato con la Carretto dedicandosi principalmente alla pittura. Vittorio Marchisio inamento provocato dalla «Stopparli»