Dalle catastrofi in diretta rapide immagini, emozioni di Aldo Carotenuto

Dalle catastrofi in diretta rapide immagini, emozioni Dalle catastrofi in diretta rapide immagini, emozioni 8e qualcuno mi chiedesse un criterio di demarcazione fra l'uomo • Il mondo degli animali non •siterei a rispondere che esso è rappresentato soprattutto dalle modalità di Informazioni che «I sono create nel tempo. Possiamo comunque «lablllre ohe attualmente gli uomini posseggono In modo primario due modalità per comunicare, vale a dire la parola scritta • l'Immagine. La maggioranza degli uomini è figlia della cosi detta Galassia Gutenberg, ma molti sono preoccupati di quelli che saranno chiamati Invece I figli della televisione. Come al solito al * portati a esprimere parar! drastici a lavora dell'uno o dell'altro sistema senza rendersi conto della complessità del problema. Non sempre al è consapevoli ohe I primi linguaggi scritti al richiamavano alle Immagini, basti pensare all'antico egiziano a solo gradualmente dalle Immagini al passò a qualcosa di astratto, le lettere dell'alfabeto, una trasformazione che permise un salto qualitativo Immenso par la facilità dal nuovo sistema comunicativo. Il fatto che per secoli Is parola stampata abbia dominato II mondo Le pagine di un libro, come quelle di un giornale, possono essere continuamente consultate a, come noi sappiamo, le stesse letture acquistano significati diversi secondo lo stato d'animo e secondo le nostre esperienze che mutano con II passare degli anni. Quante volte abbiamo avuto la sorpresa di rileggere dopo anni un romanzo o un saggio e di scoprire dimensioni che d erano sfuggite si tempo della prima lettura? Ritengo allora che II problema, televisione e parola scritta, possa essere affrontato soltanto se al capisce che non sono realmente sostituibili l'uno con l'altro ma che adempiono funzioni diverse. 81 pensi allora al bambini che passsno lutto II loro tempo di Ironie alla televisione e non hanno alcun Interesse por la lettura che non ala strettamente limitata agli obblighi scolastici. La televisione non può offrire spettacoli di alta cultura perché essa al rivolge per definizione a un numero troppo alto di persone e quindi cerca di adeguarsi nel limiti del possibile a un linguaggio e a un'esposizione del pensiero estremamente elementari. Ho fatto molte esperienze di tra- dell'Informazione non significa che di per sé sia lo strumento migliore, ma è necessario riflettere Invece su che cosa significhi acquisire cultura a Informazione tramite lo strumento della televisione. Bisogna capire che da sempre esiste la concezione che I grandi strumenti di comunicazione di massa alano portatori di danni piuttosto che di vantaggi. Non sono d'accordo. Ciò che veramente conta non è tanto lo strumento, ma l'uso che se ne può lare. Qual è una differenze fondamentale fra la televisione a la parola scritta? La televisione ci offre delle Immagini molto rapide e che molto rapidamente vengono assimilate ma sulle quali la maggioranza degli spettatori non può più tornare par cercare di capirne ancora meglio II significato. La parola scritta Invece, a suo modo, dialoga con II lettore e non necessariamente lo rende passivo, parche appunto II lettore al può difendere con maggior spirito criticò. Questo non vale per tutti I lettori perché anche la parola scritta può essere avvicinata con astrema passività ma almeno tono concer>so le possibilità di esercitare un'azione critica. emissioni televisive e ne sono uscito sempre con la bocca amara parche ci sono sempre del limi ti alla semplificazione del linguaggio oltre I quali non al può esprimere altro che ridicole banalità Purtroppo I bambini a anche gli adulti aono sottoposti, quando guardano soltanto la televisione, a una forma di livellamento del pensiero ohe punta necessariamente al basso. lo credo allora che ala Imposslbile, coma alcuni credono, che l'Immagino sostituisca la parola nella comunicazione • che sia Invaca necessaria un'Integrazione fra I due momenti per Impedire di creare una generazione di gente non pensante a passiva, Incapace di far sedimentare a lungo, con spirito critico, tutto dò che apprende. Non è un caso che I regi mi totalitari hanno sempre capito Il formidabile potare del mass media proprio per la capacita che assi hanno di trasmettere Informazioni difficilmente sottoponici» a critica. Ma credo che ci ala anche un altro problema che non dovrebbe mal sfuggire. E' focile, attraverso Il messaggio televisivo, sollecitare I livelli piò primitivi dalla psiche, MI riferisco, per asamplo, al procasso di Identificazione attraverso II quale gli Individui al riconoscono negli altri. Questo significa che piò I programmi aono demagogici a semplici, nel senso che c'è une netta divisione nell'Intreccio di qualsiasi vicenda per cui I cattivi a I buoni sono assolutamente Inequivocabili, piò si abbassa II livello critico degli spettatori, che Invoco non aono sollecitati a riflettere aulla complessità del rapporti umani. D'altra parte la televisione, con l'uso dell'Immagine, Implica una partecipazione emotiva molto torta, al pensi al messaggio Inviato In tutte le casa delle grandi disgrazie naturali, della carestie e delle guerra, ma II rischio al annida nel fatto che proprio l'Intensità molto profonda della sensazioni al esaurisca nell'attimo atesso In cui viene sperimentata. Sappiamo che da un punto di vista psicologico la sole emozioni non bastano a rendere varamente umana la nostra vita a ohe comunque è sempre la fiammella tenue della ragione quella che deve governare le nostre azioni. Le ragione passa attraverso un momento di solitudine fra noi stessi a l'oggetto di studio perché la ragione ha bisogno di meditazione a contemplazione. Qualsiasi spettacolo e qualsiasi messaggio che affronta la folle ha come fondamento una Inevitabile superficialità. Se al è consapevoli di questo, si può anche vedere qualsiasi spettacolo televisivo purché non si equivochi sul suo reale valore. Aldo Carotenuto

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