Lavoro sonno e video

Lavoro sonno e video Lavoro sonno e video La televisione, Il più quotidiano e familiare degli oggetti simbolici della modernità, continua a Inquietare le coscienze, a sollevare interrogativi e perplessità. Nessun altro mezzo di comunicazione era mai riuscito prima a suscitare tanti contrastanti pareri e a dividere l'opinione in forme altrettanto visibili e generalizzate. Per alcuni la televisione è un Innocuo elettrodomestico che otlre a tutti un'occasione di distrazione. Per altri, invece, è l'incarnazione stessa della malignità, fonte di una estesa gamma di possibili mali. Tra questi due estremi si collocano molteplici pareri e opinioni che ricoprono tutto l'arco degli efletti, negativi o positivi, attribuibili alla televisione. Il fatto stesso che al riguardo di un ivedosimo oggetto si possano dare reazioni tanto discordanti ci fa capire che sarebbe riduttivo assùmere un punto di vista che non sapesse tener conto delle ambiguità e delle ambivalenze che oggettivamente caratterizzano la televisione, nelle sue ormai moltepli ci versioni storiche. L'evoluzione tecnologica e I complicarsi dei linguaggi e delle professionalità — collegati con la varietà del regimi politici e delle tradizioni culturali — hanno, infatti, dato origine a diversi tipi di televisione, ciascuno del quali ha svolto e svolge funzioni politiche e socio-culturali diverse. Finora abbiamo avuto la televisione pubblica e quella commerciale, la televisione locale e quella nazionale; in ciascuna di esse si diversifica sia il peso dei vari macro-generi televisivi — Informazione, spettacolo, cultura — sia II tipo di rapporto col pubblico. In un futuro non troppo lontano — grazie al satellite, al cavo, agli accordi di co-produzione — avremo una televisione transnazionale, declinata socondo II modello americano o secondo un possibile modello europeo, la televisione casalinga, nonché la trasformazione dell'apparecchio televisivo In un video, potenziale terminale di una pluralità di collegamenti. Ogni stanza delle nostre case sarà dotata di un video e ogni membro della famiglia potrà utilizzarlo, nelle diverse ore del giorno e della notte, per gli usi che più gli garberanno. E' proprio questa vasta gamma di usi possibili e potenziali che intimorisce quelli che paventano il fatto che el diffonda una specie di nuovo morbo sociale Indotto dairiper-consumo di televisione. La televisione, cioè, potrebbe diventare una specie di droga alla cui presa sarebbe difficile sfuggire. Già oggi lo stare davanti al video è diventata una delle attività umane più diffuse per un numero crescente di persone; In base a numerose Inchieste si calcola che l'attività di guardare la televisione viene al terzo posto nella gradua torla del bilancio-tempo giornaliero, dopo II lavorare e II dormire. E' importante sapere, tuttavia, che da qualche anno negli Stati Uniti e In altri Paesi è iniziata una lese calante nel consumo giornaliero medio di televisione, sia a livello col lenivo sia a livello di singoli Indivi dui. _ _ In altri termini vi è una soglia di saturazione che fa si che dopo una fase di consumo crescente si determini prima una stabilizzazione e poi una riduzione del tempo di esposizione al messaggi. Inol tre, col passar del tempo e con diversificarsi delle abitudini di vita, si produce nello spettatore una forma di competenza che attiva capacità sempre più sofisticate di selezione del programmi e del messaggi. La presenza della televisione nelle nostre società è ancora un tatto troppo recente per poter prevedere le conseguenze di lungo periodo. E tuttavia le più recenti tendenze dell'offerta e del consumo di televisione e I risultati delle più sofisticate ricerche sociologiche che si vanno conducendo lasciano ritenere che si possano smentire le apocalittiche Ipotesi di imbarbarimento collettivo che al riguardo degli effetti della televisione vengono Incessantemente riproposte da Intellettuali elitari ricólmi di nostalgia per «I bel tempi andati». Giovanni Bechellonl -M t A

Persone citate: Giovanni Bechellonl

Luoghi citati: Stati Uniti