Inutile 0-0 all'Olimpico

Inutile O-O all'Olimpico Inutile O-O all'Olimpico Cesena, doppietta di Gibellini batte Catanzaro in piena crisi ROMA — La Lazio perde il terno punto in casa, il Bologna conquista il quinto in trasferta. Il pari senza gol dell'Olimpico fa gioco alle altre squadre impegnate nella lotta per il secondo e terzo posto (l'Ascoli vola) e immalinconisce le tifoserie di queste due ex blasonate del calcio nazionale, relegate nel ruolo di comprimarie nella cadetteria. Ma il verdetto del campo è onesto. La partita è triste come le condizioni atmosferiche. Simoni e Mozzone, fior di tecnici alle prese con organici mediocri, cercano la vittoria, i ventidue in campo si battono caparbiamente ma senza lampi di genio. Ne viene fuori una partita spigolosa, nervosa, cattiva. Troppi gli scontri, il gioco sempre spezzettato. L'arbitro Luci di Firenze si uniforma scontentando un po' tutti. La Lazio spinge, preme, ma le migliori occasioni sono per il Bologna che reclama un ri- Vicenza 1-0 -Vicenz bardo. ntenl autogol dolie. oni, 38' G-Arezzo el. ndres9i. Il pareggio tra Ginelli. zo Lazio e 1-0 Bologna fa il gioco delle al Garlini all'asciutto gore per un atterramento di Maroccht ad opera di Podavlni al 15'. Le punte laziali sono mal servite da un centrocampo di quantità, le fasce vengono ignorate. L'unico che potrebbe indirizzare la partita è Dell'Anno, ma il giovane blancazzurro non spicca il volo, ha qualche dribblino efficace, ma manca di continuità e personalità. Somiglia tre squadre che mirano al sempre di più a Dolso e D'Amico, due rifinitori atipici e discontinui, croce e delizia della tifoseria degli ultimi vent'anni. Il Bologna ruota attorno a Nlcolini, cursore e combattente di razza, che cerca di legare i reparti caparbiamente. Pradella è l'attaccante più insidioso, ma riceve un trattamento spartano dai difensori laziali che, a parte Qalblatl, non amano il fioretto. I sogni di promozione della Lazio subiscono un altro duro colpo: per quest'anno pare che non et sta niente da fare a meno che la squadra non cambi marcia, soprattutto in trasferta. II Bologna potrebbe passare al 2' su un'incursione di Ottoni (uno dei pochi oiocatori interessanti visti in campo), poi Spinozzi salva a porta vuota. A parte l'episodio del rigore reclamato dal Bologna, non accade nulla fino al 40' quando Oarlini «spara» fuori dalla lunetta. Al 45' un gran tiro di secondo e terzo posto Ferri sfiora il palo. Luci ammonisce all'impazzata, poi espelle Marronaro al 75' per fallo di gioco su Oalbiati. All'84' Pradella di testa costringe in angolo Jelpo, che sostituisce dignitosamente Malgtoglio. L'ultima occasione è della Lazio all'88': Poli traversa dalla destra e Dell'anno dt testa spedisce oltre la traversa. tilt spettatori, quasi ventimila persone per un incasso di 250 milioni, si aspettavano un po'di più. A partita conclusa, Simoni ha commentato: «Abbiamo fatto un passo indietro, la promozione diventa più difficile. Dobbiamo fare punti a Campobasso. La partita si è trasformata in una rissa, non ne slamo stati avvantaggiati. Ho sostituito Fiorini perché non è In condizione». Mozzone ha aggiunto: «Sono soddisfatto per 11 punto, non abbiamo fatto barricate. Il rigore su Marocchl era netto». CESENA — Dopo quattro giornate 11 Cesena 6 tornato alla vittoria, sfruttando al meglio 11 fattore campo e la non eccelsa forza del Catanzaro. Allo stesso tempo, approfittando dello scivolone del Vicenza, caduto a Genova, e del mezzo passo falso casalingo della Triestina, la formazione romagnola si è riportata al terzo posto In classifica, rinfocolando le sue aspirazioni di promozione. Per quanto sia stata meritata la vittoria dei bianconeri, bisogna dire che essi non si sono espressi, al meglio di quelle possibilità che di solito evidenziano nelle partite casalinghe. Colpa della frenesia che ha attanagliato 1 padroni di casa, vogliosi come mal di cogliere la vittoria piena. Colpa anche della sete di protagonismo che ha preso Agostini (per vederlo si sono presentati a Cesena Erlksson, Bagnoli e 11 d.s. della Sampdorla, Borea, anche se questi tecnici non hanno confer¬ mato le supposizioni generali). Il Catanzaro, con la sconfitta odierna, ha accentuato un po' la sua crisi, né era pensabile che Vesellnovlc (oggi In tribuna a dare consigli alla panchina, grazie a una staffetta) potesse fare il miracolo di risanare una formazione che è in serie negativa da sette domeniche. Il Cesena ha costruito la sua vittoria esclusivamente sulla forza inesauribile di Patrizio Sala, cui ha fatto da partner egregio Sanguln a centrocampo; in avanti su Gibellini, che non ha smentito la fama di opportunista, a dispetto dell'età. Seppure in maniera scomposta, 11 Cesena ha attaccato sin dal primo minuto e già al 2' di gioco, proprio Gibellini, risultato poi determinante per la vittoria del padroni di casa, raccogliendo un lungo cross di Angelini, dal dischetto del rigore mandava 11 pallone alle stelle. Tre minuti dopo era r. a. Soda che non sapeva sfruttare un rimpallo di Bogonl su tiro di Cozze li a e, a pochi metri da Borln, spediva fuori. AU'8', Blanclardi annullava un gol di Oozzella che nella circostanza si era aggiustato 11 pallone con una mano. Al 15', 11 vantaggio del Cesena: 1 catanzaresi non sapevano liberare la loro area dal pallone battuto dalla bandierina del corner, alla fine' Brandi appoggiava indietro a' DI Fusco, ma più lesto del portiere ospite era Gibellini che, rimesso In gioco dal retropassagglo, insaccava imparabilmente. Al 31', a mani aperte, Logozzo respingeva un tiro in porta di Barozzt, ma l'abltro Blanclardi (non nuovo a certe sviste) non rilevava l'intervento falloso. Nella ripresa, il secondo gol bianconero: al 62', Sala apriva per B arozzi che, entrato In area, era atterrato vistosamente dal portiere ospite. Il penalty era trasformato ancora da Gibellini. e, d. t, '