Il giudice ordina di sospendere l'asta dei presenti pezzi falsi

Il giudice ordina di sospendere Posta dei presenti peni falsi Colpo di scena alla Promotrice dopo la denuncia degli antiquari Il giudice ordina di sospendere Posta dei presenti peni falsi Alle 20,40 di ieri, con il pubblico elegante, sono arrivati anche due carabinieri: «Tutti a casa, questa sera la vendita all'incanto non si farà» - La protesta degli organizzatori Colpo di scena all'asta della discordia, organizzata alla Promotrice dalla casa triestina .Elite*. Alle 20,40 di ieri, quando già un pubblico elegante cominciava ad affluire nel salone, davanti all'ingresso è arrivata una Gazzella dei carabinieri della compagnia San Carlo, con a bordo i capitani Muggeo e Delli Santi. I militari hanno chiamato in disparte Marisa Falchetta, amministratrict della «fitte», comunicandole che l'asta era bloccata per ordine del sosti tuto procuratore Ugo De Crescienzo. Quindi il capita' no Delli Santi, la Falchetta e il marito Sabino Coppola si sono chiusi in un ufficio, mentre un carabiniere invi tava il pubblico a tornare a casa: «Per questa sera l'asta non si terrà*. La decisione del magistrato segue la denuncia del presidente degli antiquari pie montesi, l'architetto Franco Casartelli: .Molti vessi messi all'incanto sono falsi*. Una denuncia che ha avuto riflessi negativi già sulla prima tornata di vendita. Nel luminoso salone della Promotrice, l'altra sera, di folla ce n'era molta, ma gli acquirenti delle ' 111 in il m 111 ■ in ■ 111111111 ■ 111111:11 < 11 > 111 i 11111 > tcl > ■ 11 ■ 111111 i ■ ■ 11 > 111111 ■ 11111 il 111 i > 111111 m 1tele moderne sono stati pochi. All'esposto presentato dai legali di Casartelli, Lageard e Aliprandl, Marisa Falchetta ha subito risposto rivolgendosi all'avvocato Geo Dal Fiume. «Tutto il materiale dell'asta — sostiene l'ammlnistratrice della casa triestina — non é di pertinenza dell'Elite, ma ci è stato affidato in conto vendita. Siamo di¬ 111111 m 11111 1111111 ti ■ 11111 ti 111 ■ 111 il i ■ 11 sponibili ad ogni confronto, abbiamo tutti i documenti che comprovano le indicazioni fornite dal catalogo della vendita all'incanto. I pezzi contestati sono tutti corredati da 'expertises'. Invoco anch'io l'intervento della magistratura, per l'inquietante danno morale, e non solo quello, subito*. Amareggiati pure i dirigenti della Promotrice, «respon¬ 111 li 11111111 : 11111 im 11111 ti i li 11sabili» di aver ospitato nella loro splendida palazzina del Valentino l'asta «della discordia». Dicono il consigliere dell'associazione, l'avvocato e pittore Giovanni Cena e 11 segretario, 11 critico Andrea Fusco: «La Promotrice ha quasi 150 anni di vita, qui è passata tutta l'arte italiana, le calunnie non ci sorprendono, spesso qualche critico dà giudizi per partito preso. Non si scordi che questa non è la prima asta che ospitiamo: altre, sempre per scopi benefici, sono state organizsate gratis nei nostri saloni. Il fatto è che qualcuno ci vorrebbe asserviti al potere politico. Le passate amministrazioni pretendevano addirittura di trasformare questo tempio dell'arte in un asilo nido o che in esso si svolgessero gare di pattinaggio*. Proprio l'altro giorno il Comune ha approvato la convenzione (era scaduta da 12 anni) con la Promotrice, .Presto sarà siglata — spiega l'assessore alla cultura Marzano —. Per sei mesi l'anno utilizzeremo la palazzina per nostre esposizioni. Personalmente, ritengo che al Valentino ncn si debbano fare aste*.