Un recluso uccide compagno di pena

Un recluso uccide compugno di pena Grave tensione nel carcere di Aversa Un recluso uccide compugno di pena NAPOLI — Un pregiudicato di 45 anni, Pierino Marenzi. romano, è morto ieri mattina dopo l'atroce aggressione subita nel manicomio criminale di Aversa: durante una lite un altro detenuto, Massimo Venezlan, 24 anni, gli ha strappato gli occhi con le dita. Per il momento non si conoscono altri dettagli né 1 motivi della rissa: da alcuni giorni, però, nell'istituto psichiatrico sembra che la tensione si fosse fatta particolarmente acuta per una serie di altri strani episodi. Prima di Marenzi, in pochi giorni, erano morti altri due detenuti. La vittima, in carcere per gioco d'azzardo ed altri reati minori, avrebbe dovuto tornare in libertà nel febbraio del prossimo anno: una perizia l'aveva riconosciuto seminfermo di mente. Dell'aggressore, originario di Caserta, si conosce solo un precedente: anche un palo d'anni fa, in un Istituto psichiatrico h del Nord, Venezlan aveva litigato con un compagno di pena, e gli aveva cavato un occhio. Teatro dell'aggressione, un corridoio del carcere psichiatrico giudiziario «Filippo Saporito». Dal direttore dell'istituto, nessun dettaglio sull'accaduto, né spiegazioni su come i due abbiano r-oi.uto evitare la sorveglianza, i: carcere sembra aver interrotto ogni rapporto con l'esterno, soprattutto dopo le polemiche seguite negli ultimi giorni ad altri due misteriosi decessi. Il 17 febbraio scorso un detenuto, Giuseppe Orsini, 47 anni, di Caste 11 azzo Bormida, in provincia di Alessandria, era stato ricoverato all'ospedale di Caserta in stato di coma. Dopo tre giorni era morto. Il 19 febbraio, altro misterioso decesso: quello di Francesco Tommasone. cinquantenne di Caserta. Anche lui era detenuto nel manicomio criminale: all'ospedale era giunto in stato di choc. «sa

Persone citate: Filippo Saporito, Giuseppe Orsini, Marenzi, Pierino Marenzi, Tommasone

Luoghi citati: Alessandria, Aversa, Caserta, Napoli