Samp avanti a suon di gol di Giorgio Barberis

Samp avanti a suon di gol [Il Toro ripete Messina Passano ai quarti di finale altre tre squadre di serie A: con le «grandi» in corsa anche FEmpoli COPPA ITALIA Samp avanti a suon di gol [Il Toro ripete Messina A segno Lorenzo (due volte, di cui una su rigore) e Matteoli - Impegno facile, ma resta l'impressione che i guai per i liguri non siano Finiti - All'inizio più pericoloso il Vicenza Stesso risultato dell'andata, reti di Sabato ed Ezio Rossi - Granata con molti giovani: in campo nel finale Torregrossa e Biasi - Buona pròva dei siciliani, due occasioni sciupate Sampdoria 3 Vicenza O SAMPDORIA: Bordon 6, Mannlni 5,5 (67' Pari s.v.), Paganin 6, Aselli 5,5, Vierchowod 5,5 (80' Veronicl s.v.), Pellegrini 6, Salsano 5,5, Scaniianl 5, Francis 6 (62* VialU s.v.), Matteoli 6,5, Lorenzo 6. VICENZA: Maiani 6, Bertozzi 6, Pallavicini 5,5, Montani 6, Cattaneo 5,5, Fortunato 6 (67* Cisco s.v.), Messersi 63 ( 46* Pasciullo 6), Filippi 6, Rondon 6JS (46' Briaschi 5,5), Cerili! fi, Schincaglia 5,5. Arbitro: Pirandola 6. Reti: 41' Lorenzo su rigore, 60' Lorenzo, 75' Matteoli. DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — Vittoria- e qualificazione per la Samp, tutto bene, ma il gioco purtroppo non è stato tale da riscaldare il cuore dei tifosi, i quali per la verità, dato 11 freddo polare e il vento che tagliava In due. avrebbero avuto bisogno di ben -altro spettacolo, malgrado 11 ricco bottino finale, per non rimpiangere i soldi spesi ai bot¬ teghini. La Samp ha vinto per 3-0, doppietta di Lorenzo e gol di Matteoli, e continua cosi 11 suo cammino In Coppa Italia, ultima spiaggia per una stagione finora deludente. Può darsi che la relativa facilità dell'impegno abbia influenzato in negativo il gioco dei blucerchiati, abbastanza vivaci solo a risultato ormai acquisito, ma resta l'impressione che 1 guai in campionato non siano ancora finiti per la squadra di Borsellini. E domenica c'è il Pisa, partita da vincere a tutti 1 costi: altrimenti la lotta per non retrocedere si può considerare ufficialmente aperta. Favorita dal largo pareggio ottenuto a Vicenza (2-2), la Samp ha iniziato con molta cautela, troppa forse per poter giustificare un avvio cosi opaco con la semplice considerazione che era più saggio aspettare gli eventi, anziché andare a cercare pericolose avventure. In verità la Samp, per tutto 11 primo tempo, non ci è parsa in serata felice, errori a catena, incertezze, scarso affiatamento fra i reparti e pure scarsa pericolosità in avanti dove Bersellini ha presentato la coppia Inedita Francis-Lorenzo, con Vialli e Mancini comunque pronti in panchina. E cosi è stato il Vicenza, nella prima mezz'ora, a sfiorare il gol in due occasioni, il Vicenza che schierava una formazione largamente rimaneggiata a teneva tuttavia il campo con buona sicurezza sotto la regia dei «vecchi. Cerini e Filippi, colonne del Vicenza di Paolo Rossi. Al 10' c'è stata una punizione dal limite per fallo di Paganin su Messersi e Rondon, di sinistro, ha scavalcato con un pallonetto la barriera senza che Bordon (scusate l'assonanza) accennasse a fare un passo. Per fortuna della Samp, Pellegrini ha salvato di testa sulla linea, pericolo scampato e mormorii di di' s approvazione sugli spalti per il «numero» del portiere blucerchiato, più che mai nella bufera dopo la papera di domenica scorsa a Bergamo. La Samp ha continuato a con-icchiare e sbagliare, con il solo Matteoli che tentava di cucire il gioco, ed il Vicenza al 30' è andato nuovamente vicinissimo al gol con Messersi che si è presentato in area solo come un passero dopo un triangolo a! limite: stavolta, però, è stato pronto Bordon ad uscire ed a respingere con 1 piedi il diagonale destro del ragazzo del Vicenza. A questo punto la Samp si è un poco scossa dal torpore ed è andata in gol al 41' Francis ha lavorato un buon pallone a destra, ha dato a Matteoli che ha centrato. Flippi ha fermato con il braccio e Lorenzo, dal dischetto, ha messo alle spalle di Maiani il rigore giustamente prontamente fischiato dall'arbitro Pirandola. Samp in vantaggio in maniera abbastanza casuale, dato il gioco, ma comunque qualificazione certa anche perchè lo stesso Lorenzo, al 60' ha segnato il gol del 2-0 con uno splendido sinistro al volo su centro basso di Paganin. Il Vicenza stava logicamente cercando di risalire la china, facile per la Samp sfruttare la situazione tattica favorevole e il naturale calo, soprattutto di concentrazione, degli avversari ormai eliminati. Fatto è che si è vista nel finale una Samp più'vivace, 11 Vicenza non giocava più, Matteoli al 75' ha portato il risultato sul 3-0 battendo Maiani con un diagonale de stro dopo un fortunato rim palio in area. Carlo Coscla • Italia-Olanda di calcio femminile, gara amichevole in preparazione ai campionati europei, si disputerà sabato r marzo ad Ascoli. Le azzurre sosterranno una gara di allenamento oggi a Jesi. • La rappresentativa pie monte se ha battuto ieri Sudo la Lombardia per 3-0 e si è qualificata per le finali del trofeo nazionale «Ottori no Barassi» Torino 1 Messina O TORINO: Copparonl 6 (80' Biasi 6); Corradini 6 (65' E. Rossi 6,5), Ferri 6; Cravero 6,5, Junior 6,5, Pusceddu 6; Beruatto 6, Sabato 7, Mariani 6, Comi 6, Oslo 6 (65* Torregrossa 6). MESSINA: Di Palma 6,5; Napoli 5,5 (46* L. Rossi 6), Cei 6; Papis 5,5 (46' Venduteli! 6), R. Rossi 5,5, Bellopede 6,5; Dominissini 6,5, Orati 6 (63' Tusino 6), SchIliaci 6, Catalano 6,5, Caccia 6. Arbitro: Tuveri 5,5. RETI: 65' Sabato, 68' Ezio Rossi. Spettatori-paganti 3751, Incasso 29 milioni 218 mila lire, TORINO -r Ripetendo il risultato di quindici giorni fa a Messina, il Torino avanza verso i quarti di Coppa Italia. Due a zero, dunque, al Comunale, dove i pochi spettatori hanno patito il freddo, trovando. relativo conforto nell'esibizione delle squadre. Da una parte il Torino, senza Dossena, Zaccarelli, Francini e Schachner, a far girar la palla cercando l'occasione buona per affondare l'azione; dall'altra un Messina timoroso di vedere la propria generosità punita dalla maggiore esperienza degli avversari e dunque fin troppo attento a non rischiare di incappare in pericolosi sbandamenti. I gol che hanno deciso la partita sono venuti nel giro di 3\ tra il 65' e il 68'. Prima Sabato, di testa, ha corretto imparabilmente in rete una punizione di Junior, quindi Ezio Rossi, entrato da pochi istanti, ha battuto a rete da almeno 20 metri infilando proprio nel 'sette' alla destra di Di Palma. Gran bel gol, tanto più che il granata, prima di calciare, ha alzato la testa controllando il piazzamento 'del portiere avversario. Prima di sbloccare il risultato, il Torino pur non dando mai l'impressione di affondare la propria azione, si è reso pericoloso soprattutto con un paio di calci piazzati di Pusceddu e Junior (ben neutralizzati da Di Palma) e con un paio di tentativi dì Mariani e Osio. Però, a sua volta, ha corso anche un paio di pericoli su ben orchestrati contropiedi del Messina.' Specie quando Catalano (39'), Intercettato un disimpegno di Beruatto, dopo 30 metri palla al piede ha tirato su Copparoni in uscita. La palla è schizzata dalla parte opposta dove l'accorrente Schillaci ha manda¬ to clamorosamente sul fondo, fallendo la più facile delle occasioni. Poi, ancora, in apertura di ripresa sempre su iniziativa di Catalano, perfezionata da Schillaci, è stato Caccia ad avere sulla testa la palla del possibile vantaggio, ma ha indirizzato a lato. Un male, quello delle palle-gol mancate, nel quale i siciliani (at- tualmente secondi nel girone B della CI) pare siano recidivi per la disperazione dei propri tifosi e del loro allenatore Scoglio. Il Messina, considerate 1 le due serie di differenza rispetto al Torino, non ha comunque sfigurato: Ferri è riuscito a domare Schillaci solo quando è ricorso ad una marcatura abbastanza stretta, mentre Catalano ha mostrato di essere l'uomo di spicco in un centrocampo nel quale tutti recitano la loro parte con diligenza. Qualche incertezza, invece, è stata palesata dalla difesa, ma nessuna decisiva. Con il passaggio del turno già garantito dalla gara d'andata, Radice ha sfruttato invece la partita per fare qualche esperimento, tanto più ritrovandosi con Dossena (febbre) e Francini (infortunio) indisponibili e con Schachner in fase di ripresa (si è allenato in mattinata). Cosi il tecnico granata ha proposto Ferri sull'uomo insieme a Corradini, con Cravero libero (Zaccarelli era in panchina per un turno di meritato riposo) e Junior a dirigere il centrocampo, dove il solito Sabato,, a parte il gol, si è distinto per abnegazione. Di punta hanno agito Mariani e Osio, con Comi più arretrato, in posizione di rifinitore. Poi, alla distanza, Radice ha provato anche Ezio Rossi, reduce da infortunio, per cercare ulteriori alternative al probabile forfait di Francini a Napoli. Ed il difensore ha festeggiato il rientro con il magnifico gol di cui si è detto, utile anche a dargli morale. Infine c'è stato spazio per due •promesse*: Lirio Torregrossa, diciottenne di origine venezuelana, calzettoni arroto- , lati e ottimo controllo di palla'unito a buono spunto di velocità, e Renato Biasi, ventenne portiere astigiano, da tempo vice-Copparoni, che nei pochi minuti giocati ha mostrato buona freddezza in uscita (su azione vistata però ,. da fuorigioco) e sicurezza nel-' ■• la presa. Giorgio Barberis Torino. La deviazione con cui Sabato ha sbloccato il risultato