Grande avventura sul Bianco di Gigi Mattana

Grande avventura sul Bianco E' partito il Raid Blanc, inventato dal padre della Parigi-Dakar Grande avventura sul Bianco Al via venti squadre di sciatori • Prima tappa: da Les Arcs (Savoia) a Chatelard (Svizzera) DAL NOSTRO INVIATO LES ARCS — Chissà come facevano a divertirsi 1 nostri nonni sciatori costretti a partire sempre all'alba. Ieri mattina alle 7 sulla funivia che conduce al 3200 metri dell'Aiguille Rouge (ma ci eravamo mossi dalla località savoiarda prima con uno skilift e poi una seggiovia praticamente al buio) si vedevano musi lunghi in cui l'eccitazione non riusciva a nascondere 11 sonno. In vetta, 20 gradi sotto zero e mentre la Luna si abbassava e 11 Monte Bianco balzava fuori dalla nebbia, controllo veloce del materiale, due parole e cominciava la gara, questo primo «Raid Blanc» nato dalla fervida mente di Thierry Sabine, il compianto inventore della Parigi-Dakar, la competizione a squadre più insolita che si sia mai percorsa con gli sci E' un sapiente cocktail di tecnologia (uso di impianti di risalita, di elicotteri e di autobus); di nostalgia con alcuni tratti a piedi e un pernottamento in igloo; di grandi capacità sciistiche perché il percorso si svolge interamen te fuori pista, in alta montagna e su pendii anche molto impegnativi. Aggiungete lo spirito (o 1 litigi) di squadra e avrete la dimostrazione di come per vivere l'avventura non occorra andare In Borneo. Cerchiamo di spiegare per capitoli questo Raid Blanc, edizione di prova con un numero di partecipanti limitato ma che richiede già un'organizzazione mostruosa. I PARTECIPANTI. Le squadre sono composte da cinque persone l'una e rappresentano una stazione sciistica (costo di iscrizione 5 milioni per gruppo tutto compreso per una settimana); devono farne parte una guida alpina che sarà anche capo dell'equipe, un giornalista (e Cervinia, per non averlo, ha cominciato con un'ora e mezzo di penalità), un commerciante residente nella località, un turista (normale) e un Vip che abitualmente vi trascorrono le vacanze. Fra le dodici località francesi e le sei italiane non mancano i nomi di spicco: l'ex campione di sci Jean Noel Auger (corre per Le Corbier), lo sciatore estremo Stefano De Benedetti (per Courmayeur) e molti velisti di fama. Chiudono il lotto una località tedesca e una scozzese. L'ATTREZZATURA. Tutti i concorrenti devono obbligatoriamente usare il sistema integrato scarpa-attacchi Nava perché è stato ritenuto il piti idoneo ai trasferimenti in salita o a piedi, ma lo possono montare su qualsiasi tipo di sci. Obbligatorio avere nello zaino corda, ramponi, piccozza, bussola, materasslno, telo termico, pelli di foca, sonda, sacco a pelo, razioni di emergenza, praticamente tutto il necessario per una gita sci-alpinistica. IL PERCORSO. Dopo una breve presa di contatto con la zona e con 11 materiale nel pomeriggio di lunedi, ieri è partita la prima delle tre tappe; l'arrivo è previsto quindi per domani sera, poi venerdì ci sarà ancora a Les Arcs una prova di chilometro lanciato (vi sono però giorni di riserva in caso di maltempo). Il regolamento è molto complesso: diciamo che i cardini da rispettare sono i tempi minimi, passare dai controlli orari e attraverso le porte di segnalazione, mantenere unita la squadra perché i cronometri vengono sempre fatti scattare sull'ultimo dei cinque. Ovviamente vince chi avrà impiegato il minor tempo totalizzando meno penalità. Il «libro di bordo» è stato consegnato solo lunedi sera. Ecco il menù di ieri per quei poveracci felici di soffrire. Dall'Aiguille Rouge 2000 metri di dislivello in discesa fino a Villaroger poi tratto a piedi sulla strada fino a Miroir. Pullman fino a Les Moulins; altro tratto a piedi, salita con gli impianti della Rosière e discesa in Italia a La Thuile, quindi in autobus ad Entrèves. Salita a Punta Helbronner con le funivie del Monte Bianco, discesa nella Vallèe Bianche disseminata di porte di controllo (immapri-. ^o{Tir«i,»C,tit* Hi r.«™ f!L nate la quantità di neve ire- cabina poi pezzo in salita fino | ai Colle della Balme, discesa sca in cui bisogna aprire una traccia in questa stagione), arrivo a Chamonix, autobus fino a Le Tour, salita in tele- in Svizzera a Chatelard pernottamento. La seconda tappa vede due discese difficili come i Orands Montets sopra Chamonix e il ghiacciaio del Toula per concludersi a Valgrisenche dove si trascorrerà la notte in bivacco sotto gli igloo. Il terzo giorno trasferimento in elicottero al Col de Rhème Calabre e poi su e giù fino a Les Arcs passando attraverso Val d'Isère e Tignes. Poi ancora il brivido del chilometro lanciato (11 record mondiale è su questa pista con 209 chilometri). Se 1 partecipanti e il pubblico riusciranno a cogliere lo spirito di questo esperimento il successo sarà grande: il Raid Blanc non è una gara di sopravvivenza, non è un'impresa alla Rambo né una folle corsa fra le valli fine a se stessa. Pur strizzando l'occhio alla tecnologia d'oggi, beato chi può vivere uno sci che mantiene il sapore dei grandi silenzi. Gigi Mattana

Persone citate: Blanc, Jean Noel Auger, Nava, Savoia, Stefano De Benedetti, Thierry Sabine