La base del pci corregge le tesi della segreteria di Alberto Rapisarda

La base del pei corregge le tesi della segreteria La preparazione del congresso comunista rivela dissensi e critiche La base del pei corregge le tesi della segreteria Molte adesioni agli emendamenti della sinistra - Nella sezione di Natta, a Imperia, vince Cossutta ROMA — Nervosismo e preoccupazione ai vertici del pel per come si stanno svolgendo i congressi di federazione in preparazione del congresso nazionale di aprile. Numerose assemblee stanno approvando emendamenti alle «tesi» di maggioranza, che erano invece stati bocciati drasticamente dal comitato centrale. Si tratta di emendamenti del filosovietico Cossutta, di Luciana Castellina, Ingrao, Bassolino. Mussi. Oli emendamenti contrari alla costruzione di nuove centrali nucleari, firmati da Mussi e Bassolino, hanno raccolto complessivamente un 40 per cento del voti del congressi di federazione. In otto federazioni sono stati addirittura approvati. L'emendamento della Castellina, che inasprisce il giudizio sulla politica degli Stati Uniti, raccoglie mediamente il 32 per cento dei consensi ed ha ottenuto la maggioranza in cinque federazioni. L'emendamento di Pietro Ingrao, che rende più duro il giudizio sulla politica del sindacato e quindi su Lama, raccoglie una media nazionale del 23 per cento del voti, con punte molto alte a Roma. Il filosovietico Cossutta ha avuto la soddisfazione di veder approvare 1 suoi emendamenti contro lo -strappo, con l'Urss e per il .superamento del sistema capitalistico' nella sezione del segretario del partito, Alessandro Natta: è avvenuto ad Imperia, alla sezione «Stenca Blnon». Ce n'è abbastanza per mettere in stato di allarme i dirigenti comunisti, che vedono nascere un'ala di dissenzienti da una parte delle «tesi» ufficiali, che raccoglie circa un terzo del partito. L'alleanza conclusa al comitato centrale, che approvò le «tesi» tra il •centro» di Natta e la «destra» di Napolitano, non sem¬ bra quindi in grado di esprimere pienamente tutti gli umori della base comunista. Per questo Gavino Angius, membro della segreteria, ha attaccato nuovamente Cossutta e ha denunciato a sorpresa pressioni e •intraprendenti ingerenze' esterne di generali' e •ambasciatori: Il momento difficile impone al gruppo dirigente di mobilitare la maggioranza Accennando a «generali», Angius alludeva probabilmente al generale sovietico a riposo David Dragunstcy che il 18 febbraio scorso ha tenuto a Milano una conferenza per dire che sono tutte calunnie le voci su una persecuzione antiebraica In Urss. L'ambasciatore non nominato dovrebbe essere il rappresentante sovietico a Roma, Lunkov, il quale era stato invitato la scorsa settimana a Livorno per presen¬ tare gli scritti di Oorbaciov. Pare che ci siano state forti pressioni da parte del dirigenti del pei per fargli cambiare idea, n fatto è che la conferenza non c'è stata perché Lunkov si è improvvisamente ammalata Sono episodi che a Botteghe Oscure vengono collegati e che creano un clima di forte sospetto. Viene fatto notare, per esempio, che alla conferenza di Dragunsky erano presenti alcuni funzionari del consolato sovietico di Milano. Si rileva con disappunto che alcuni addetti stampa di ambasciate di Paesi dell'Est, ed anche dell'Urss, solleciterebbero inviti a conferenze nei circoli collegati alla sinistra del pel. Incitamenti a contrastare gli oppositori delle «tesi» e ammonimenti contro i cossuttiani si incrociano. «Può risultare paradossale, ma questa società, sempre più omologante e incapace di alternative, tende a premiare il dissenso purché si fissi e si isoli nella propria singolarità — scrive su Rinascita il coordinatore della segreteria Achille Occhetto —. Non è di questo dissenso che sentiamo soprattutto il bisogno: La battaglia è In corso, ma i successi ottenuti in varie fe derazioni dagli emendamenti alle «tesi» pongono problemi tecnici e politici imbarazzanti. Lo ha sottolineato ieri, alla segreteria del pei, Tortorella Come si può conciliare, per esempio, l'emendamento an ti-Usa della Castellina con l'impostazione generale delle «tesi»? «farebbe paradossale che al congresso si dovesse cominciare a ridiscutere del l'appartenenza dell'Italia alla Nato., avrebbe detto Tortorella. Alberto Rapisarda