In diretto da Mosca, ecco a voi Gorbaciov di Franco Giliberto

In diretto da Mosca, ecco a voi Gorbaciov A Genova collegamento speciale via satellite per vedere in Tv il congresso del Pcus In diretto da Mosca, ecco a voi Gorbaciov Baget Bozzo: «Una iniziativa intelligente e brillante» - Sanguineti: «La trasmissione non merita che elogi» - Un commento davanti al video: «Venisse a dirle in Italia certe cose non vivrebbe a lungo» DAL NOSTRO INVIATO GENOVA — •Dorogie tovarisci: comincia dal teleschermo Oorbaciov. E Ciro Airaghi, giovane studente di russo, s'illumina, dice che fin 11 ci arriva anche lui: •Cari compagni', traduce. Ma le parole di Gorbaciov presto diventano fluenti, a mitraglia. Chi ci si raccapezza più? Nella sede genovese dell'Associazione culturale italla-Urss, ieri mattina erano pochi a capirlo, mentre il televisore acceso trasmetteva le immagini in diretta da Mosca del ventisettesimo con grosso del'Pc'Us?Attèntissimi, senza tradire emozioni, davano mostra di intendere alla perfezione quel che diceva Gorbaciov soltanto una decina di funzionari sovietici delle compagnie di navigazione «Sovitalmare» e «Dolphin», di stanza a Genova. Capivano bene anche i docenti di russo e 1 loro allievi più anziani, con alle spalle qualche anno di soggiorno nell'Unione Sovietica. Ma l'iniziativa della trasmissione in diretta aveva altri motivi di curiosità. Era vero che la Rai aveva posto 1 suoi buoni uffizi perché il collegaménto via satèllite av¬ venisse nella sede di Italia-Urss senza problemi? Era vero che i più nostalgici comunisti liguri, 1 sovietof ili a oltranza, magari gli ultimi stalinisti, sarebbero accorsi numerosi in via Raggio, dove al quarto plano del palazzotto di Italia-Urss era stata organizzata la captazione televisiva? Delusione. La Rai non aveva messo naso nella questione; un semplice ma bravo elettricista, il signor Globatta Gambino, già un anno fa aveva piazzato l'antenna parabolica sul tetto, inclinandola a 30 gradi sull'orizzonte e puntandola verso Sud-Est, in direzione della Spagna, per centrare il satellite. «Cosi sono circa dodici mesi che prendiamo i programmi sovietici — spiega Renato D'Agostino, segretario dell'Associazione — e ci vediamo telegiornali o film (anche italiani doppiati in russo), documentari o spettacoli di dama, con notevole profitto didatticoculturale. Abbiamo duecento giovani iscritti al nostri corsi di russo-. A D'Agostino sono dispiaciute le presentazioni della diretta che maliziosamente insinuavano l'esistenza d'una nostalgia staliniana o giù di 11 nella Base comunista genovese. 'Alcune personalità di spicco del mondo universitario e industriale — aggiunge — mi hanno telefonato disdicendo la loro partecipazione alla trasmissione in diretta' •Perché dovremmo venire a farci catalogare dai cronisti, che magari ci gratificherebbero di cossuttiani, di kabulisti o peggio?: Cosi, per evitare ogni imba razzo pur senza perdere l'occasione di trasmettere in diretta il discorso di Gorbaciov, Italia-Urss ha escogitato una soluzione alternativa: la trasmissione era via via registrata e le bobine rapidamente portate da un fattorino nella sede di «Telecittà», popolare emittente privata che le ha riproposte al pubblico Nella sala deU'Associaziones, dunque, sono rimasti gli specialisti (studenti e docenti), qualche cronista demotivato, alcuni iscritti al partito tutt'altro che ortodossi, almeno all'apparenza. Quando Gorbaciov si è ironicamente lamentato di non aver ricevuto applausi alla frase: «si sognerebbe togliere una parte di stipendio a quei cittadini che lavorano poco o producono malamente: un anziano •compagno» di Sampierdarena ha esclamato ridendo Ma quello è pazzo! Venisse a dirle in Italia certe cose, non vivrebbea lungo Gli altri commenti erano più pertinenti. Eccone alcuni. Linguaggio asciutto, chiaro, diretto, quello di Oorbaciov: ben lontano dal politichese d'Italia: (Raja Grìdasowa, docente di russo). •Interessante trasmissione La frase che piti spesso ha ripetuto Gorbaciov è stata: My obiazany eto sdelati, ossia Siamo obbligati a fare questo'». Infine, due pareri di personaggi noti. Giovanni Baget Bozzo: -Rendere partecipe la gente di un messaggio mediante le immagini è sempre un fatto di ricchezza culturale. Perciò l'iniziativa dell'Associazione Italia-Urss (io faccio parte del suo direttivo in nome del psi, assieme a tutti i rappresentanti del pentapartito e dei comunisti), mi i sembrata intelligente e brillante». Edoardo Sanguineti, scrittore e poeta: «£' uno specchio così preciso la tv, che la trasmissione in diretta del di scorso di Gorbaciov non meritava altro che elogi, per l'opportunità che c'era di cogliere e magari registrare informazioni di prima mano, sfumature, mutamenti del l'apparato simbolico, carico di segnali, che è proprio della cultura sovietica. Quanto alle leggende sui comunisti genovesi che sarebbero fra i più duri e arcigni d'Italia, come in tutte le leggende qualcosetta di vero c'è. Il discorso da fare sarebbe assai lungo. Ma può bastare la mia sintetica opinione su questa città, che è di forti tradizioni di classe, città operaistica per eccellen za? A differenza di Milano o di Torino, qui la commistione degli immigrati non ha inciso, ci sono stati minori rimescolamenti, un po' di severità rimasta...'. Franco Giliberto