Gorbaciov, discorso di 5 ore al pcus di Emanuele Novazio

Gorbaciov, discorso di 5 ore al pcus Al 27° Congresso il leader del Cremlino ha seppellito l'era di Breznev e lanciato le direttive per un'Urss più moderna Gorbaciov, discorso di 5 ore al pcus Affrontati tutti i temi del «nuovo avvio» - In politica estera aspra replica alla lettera di Reagan DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCjA. — Una preoccupata, e secca, replica a Reagan; una dura,' articolata, insistente critica all'era Breznev; e un quadro complessivo del «nuovo avvio» dell'Unione Sovietica, del suo balzo verso 11 Duemila, che contiene espliciti riferimenti a una «riforma» dell'economia. Per cinque ore e trentacinque minuti, ieri, Mlchail Gorbaciov ha intrattenuto 11 mondo, In diretta tv: con un discorso, all'apertura del ventisettesimo Congresso del pcus, pieno di balzi verbali, ricco di toni polemici, di analisi e sfide. Nella sostanza, di cauto riformismo all'interno e di moderato allarme all'esterno. Di fronte ai cinquemila delegati (4493 per l'esattezza) venuti dalle quindici repubbliche sovietiche e agli ospiti giunti da 113 Paesi, Gorbaciov ha esposto 11 programma del suo regno. Ha riaffermato le ambizioni dell'Urss. Ha fornito un «riassunto del mondo» visto dall'osservatorio del Cremlino. Senza trionfalismi e sfarzi eccessivi, ma con fermezza. E con qua! che significativa concessione ideologica. La risposta » Reagan — Com'era nelle attese, dopo gli attacchi dell'agenzia Tass, la nedi, la controreplica del Segretario Generale al Presidente Americano è stata tagliente: «£' difficile trovare nella lettera che ho appena ricevuto da Washington una qualsiasi proposta seria dell'Amministrazione Usa per eliminare la minaccia nucleare», ha detto, n prossimo ver¬ tice Usa-Urss potrebbe saltare, dunque? Porse: «Noi crediamo che il summit dovrebbe produrre risultati pratici nella riduzione degli armamenti». Un accordo potrebbe essere raggiunto in almeno due campi: «La fine degli esperimenti nucleari e l'abolizione dei missili a medio raggio americani e sovietici nella zona europea». Sulla data del vertice. Mosca accetterà • ogni suggerimento»: ma secondo Gorbaciov «non ha senso tenere colloqui vuoti». Come dire: incontrerò ancora Reagan soltanto se avrò la certezza di ottenere risultati concreti. Era un tono forse necessario, a Gorbaciov: per coprirsi di fronte agli avversari e me glio garantirsi nel suo progetto di rifondazione interna, Le relazioni al Congresso sono, anche, testi ideologici, nei quali 11 Segretario Gene rale deve contrapporre un modello (quello della •speranza», socialista) a un altro (quello della «compressione dell'uomo», capitalista). Certo, l'Immagine dell'antagonista americano offerta ieri al giudizio del cinquemila delegati è stata, di nuovo, cupa, sinistra: » Abbiamo a che fare con una società i cui circoliguida rifiutano di riconoscere la realtà mondiale e le sue prospettive in termini sobri» Molto, comunque, nei rapporti con gli Usa, dipenderà dai loro alleati europei (dai quali Washington deve smettere di sperare •obbedienza assoluta») e dal •realismo» dei loro governanti La critica del bresnevlsmo I riferimenti sono stati numerosi, e aspri: il nome non è mai stato pronunciato (tranne che in apertura del lavori, insieme con quello di altri illustri scomparsi, in onore dei quali è stato osservato un minuto di silenzio). Ma il riferimento alla •fine degli Anni Settanta, inizio degli Anni Ottanta» non lascia dubbi. L'imputato è lui, o meglio sono gli ultimi suoi anni, quelli del grande immobilismo: «Ncn solo per ragioni obiettive, ma anche soggettive, i problemi dello sviluppo del Paese sono cresciuti più rapidamente di quanto non siano stati risolti. L'inerzia e l'immobilità delle forme e dei metodi dell'amministrazione, il declino del dinamismo e una scalata della burocrazia hanno compiuto non pochi danni». Il costo, per 11 Paese, per lo Stato e il partito, è stato •molto elevato». Soprattutto in campo economico, dove «si è parlato molto ma si è fatto poco». La riforma economica — Gorbaciov ha illustrato 11 senso della sua sfida interna: è necessaria una accelerazione dell'economia, una sua ristrutturazione, bisogna realizzare una rivoluzione tecnico-scientifica. Bisogna superare V•inerzia e il conservatorismo, in tutti l settori», il passato «é amaro, ma bisogna saperne trarre la lezione» : bisogna, soprattutto, agire In fretta, «il popolo deve sentire subito i risultati della rottura». Basta con le promesse, insomma. E via ai cambiamenti. «Ci vuole una riforma radicale»: gli organismi di controllo •devono smettere le interferenze incompetenti negli affari delle aziende»; la pianificazione dal centro deve valere soltanto per le direttive principali; in agricoltura e nell'industria va allargata l'autonomia dei collettivi e delle imprese, va dato più spazio ai manager; non va più tollerata «la pratica viziosa della redistribuzione dei redditi aziendali, per cui le aziende in perdita riescono a vivere grazie a quelle d'avanguardia»; va riesaminato il sistema della formazione dei prezzi e del salari, che devono diventare più flessibili in modo da stimolare la produzione di beni di migliore qualità; soprattutto, le fabbriche devono smettere di •lavorare per i magazzini e non per i negozi», lo stipendio va legato alla qualità della produzione e stimoli e premi vanno dati soltanto a chi 11 ha guadagnati. Tutto questo, ha insistito Gorbaciov in polemica con 1 sacerdoti dell'ortodossia, non significa affatto «deviazione»: la «riforma» avviene all'interno del socialismo, n partito e la teoria — Il pcus resterà la forza dirigente della società soltanto se sarà In continuo sviluppo e si libererà dal complesso del l'infallibilità. I problemi nuovi non si possono risolvere con 1 metodi vecchi. Analoga elasticità, anzi una vera staffilata al dogmatismo, un ri' fiuto dell'Immobilismo ideologico Gorbaciov ha mostrato nei confronti della teoria, che non deve trasformarsi in •schemi ossificati e prescri¬ zioni valide dovunoue e in ogni circostanza.. I Paesi socialisti e la Cina — Il pcus è favorevole a «reIasioni aperte e oneste» con 1 Paesi del sistema socialista, vuole «uno scambio di opinioni da compagni» con loro. Con Pechino restano differenze di opinioni «su un certo numero di problemi» (che Gorbaciov, a differenza dell'abitudine cinese, non ha nominato). Ma le potenzialità di cooperazione tra i due Paesi (non tra i partiti, dunque) sono «enormi». I rapporti con il movimento comunista — Rievocando temi già trattati nella recente visita di Natta, Gorbaciov ha detto che Mosca rispetterà l'indipendenza dei partiti occidentali: «Non consideriamo le differenze fonte di disunione. Nessun partito ha il monopolio di ciò che è giusto». Le conferenze Internazionali — Con un tocco d'immaginazione politica, Gorbaciov ha proposto un vertice del cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza •Per migliorare il clima internazionale». Senza specificare quando o dove. E un congresso economico mondiale, per affrontare 1 problemi del commercio e gettare le basi di un nuovo ordine economico. Afghanistan — Poche novità, qui: Mosca ha pronto un calendario per il ritiro delle truppe. Ma aspetta garanzie che le •interferenze esterne» finiranno. Emanuele Novazio