Sawallisch: «La donna senz'ombra di Strauss è un'opera difficilissima, metafisica, irreale» di Luigi Rossi

Sowallisch: «la donna senz'ombra di Slrauss è «n'opera difficilissima, metafisica, irreale» Il maestro la dirigerà alla Scala il 6 marzo, regia di Jean-Pierre Ponnelle Sowallisch: «la donna senz'ombra di Slrauss è «n'opera difficilissima, metafisica, irreale» MILANO — L'anno scorso diresse «7/ flauto magico, di Mozart. Stavolta, sempre alla Scala. Wolfgang Sawalllsch realizzerà «La donna senz'ombra, di Richard Strauss che manca dal teatro milanese dal 1940, quando la diresse il grande Gino Marlnuzzl. L'accostamento delle due opere non pare casuale. I punti di contatto tra 11 groviglio di simboli esoterici di Schikaneder per l'estremo capolavoro mozartiano e il complesso libretto di Hofmannsthal sono molti, a cominciare dal demiurgo Keikobad che, come il saggio Sarastro, dirige i destini della vicenda, pur non apparendo mai in palcoscenico. E poi ci sono le prove attraverso le quali gli uomini debbono passare come in una iniziazione massonica, il dua lismo tra giorno e notte, Fantagonismo tra male e bene con il trionfo finale di quest'ultimo. Sawalllsch riconosce queste analogie, ma con il suo spirito di musicista pratico mette in guardia da spingerle troppo oltre. Centoventicinque anni non sono trascorsi invano tra il popolaresco Schikaneder e il raffinato e decadente Hofmannsthal. Il maestro sembra privilegiare il punto di vista di Richard Strauss, artista concreto e positivo, piuttosto che analizzare le sottigliezze del librettista che ha tratto questa sua complessa favola da molteplici fonti letterarie. «Questa Donna senz'ombra rivela uno stile speciale, molto diverso dalle opere precedenti. Io non conosco un'opera di Strauss più ricca di scrittura musicale. La difficoltà è l'interpretazione e l'esecuzione. Per questo si esegue così poco. Siamo di fronte ad una musica, per così dire, sollevata da terra, un po' metafisica e irreale. Basta pensare alle voci dei non-nati. Solo Barach, che è un po' tonto, resta con i piedi in terra. E 1 cantanti? •Partì tremende. L'Imperatrice ha un ruolo diabolico per cantare; la Tintora ancora di più e la Nutrice è addirittura impossìbile.. Richard Strauss è il nume musicale di Monaco, di cui Sawallisch è direttore del Teatro d'Opera. In repertorio, nella capitale bavarese, ci sono dieci sue opere e nel 1988 farannno un festival con la rappresentazione integrale delle sedici opere e del due balletti di Strauss, tranne .Guntram. e «Feuersnot* che verranno date In forma concertistica. «Solitamente si dice che, dopo la Turandot di Puccini, per l'opera c'è il blocco e tutto è finito. Ma non dimentichia- mo che Capriccio di Strauss è addirittura del 1942 e viene ben dopo Mose e Aronne di Schoenberg e Lulii di Alban Berg che abbiamo eseguito recentemente, unitamente a Cardillac di Hindemith. Quest'ultima opera la farò prossimamente anche alla Scala, dove ho in progetto anche I maestri cantori di Wagner.. Le prove della Donna senz'ombra sono cominciate agli Inizi di febbraio. Dice il maestro: 'Speriamo che un mese di lavoro sia sufficiente (l'opera andrà In scena il 6 marzo), poiché si tratta di una delle cose più ardue che si possono immaginare. Occorre persino un suonatore di glassarmonica, strumento mozartiano ormai dimenticato quasi, di cui esiste un solo virtuoso in Europa che vive praticamente eseguendo soltanto la Donna senz'ombra». Alla Scaia l'opera sarà allestita con regia di Jean-Pierre Ponnelle, che curerà anche scene e costumi. Tra gli Interpreti Eva Marton, Brigitte Fassbaender e Alfred Muff. Le recite saranno otto, fino al 28 marzo. Luigi Rossi maS Wolfgang Sawallisch

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