Sui prezzi agricoli Cee è subito battaglia di Fabio Galvano
Sui prezzi agricoli Cee è subito battaglia Pieno disaccordo tra i ministri, Pandolfi chiede di svalutare la lira verde Sui prezzi agricoli Cee è subito battaglia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — E' partita all'insegna del più completo disaccordo la «maratona» — ma sarebbe forse più opportuno parlare di «battaglia» — per determinare i prezzi agricoli della Comunità. Affrontando le proposte della Commissione Cee, in quelle che lo stesso vicepresidente dell'esecutivo comunitario ha definito «circostanze impossibili*, i dodici ministri non hanno nascosto il loro pessimismo: gh interessi ridonali, <%e ciascuno cu loro deve difèndere,, fa sf che la «medicina» prescritta da Palazzo Berlaymont sembri inaccettabile. Pandolfi è venuto dall'Italia con il mandato di organizzare una «linea di resistenza» a protezione della nostra agricoltura mediterranea, che è parsa particolarmente colpita dalle proposte del «pacchetto Andriessen», e ha denunciato -il peso dei condizionamenti politici* esercitato nella formulazione di quelle proposte; il francese Nallet, paladino degli agricoltori francesi che alle elezioni del mese prossimo potrebbero ricordarsi delle perdite su carne e cereali, parla di • prospettive nere»; il tedesco Kiechle, votato alla difesa dei redditi reali degli agricoltori tedeschi, respinge addirittura il «congelamento» proposto dalla Commissione sulla maggior parte dei prezzi. Eppure nessuno può ignorare che qualcosa dev'essere fatto per frenare un contributo agricolo che l'anno scorso ha già assorbito il 69 per cento del bilancio comunitario; o per ridurla» .montagne» di-eccedenze —.cereali, carne, burro, latte — oggi valutate a 11 miliardi di Ecu (16 mila 500 miliardi di lire). Andriessen, presentando ai ministri le sue proposte, ha parlato di 'problemi di tutti i generi in tutti i campi* ; ha addirittura riconosciuto che il pacchetto della Commissione Cee 'difficilmente sarà accettabile dagli agricoltori*. Il suo è parso un appello ai ministri finanziari, affinché nella loro riunione del 10 marzo allarghino i cordoni della borsa. Perché, essenzialmente, il problema è finanziario. La caduta del dollaro, ha detto il vicepresidente dell'ese¬ cutivo Cee, «é stata una catastrofe per la politica europea*. Se le proposte venissero accettate nella loro forma attuale, infatti, si dovrebbero già reperire 790 milioni supplementari di Ecu (quasi 1200 miliardi di lire); di più se si facessero altre concessioni agli agricoltori. A questo si devono aggiungere 1155 milioni di Ecu per il primo anno del programma triennale di destoccaggio. Colpita dalla penalizzazione delle colture mediterranee, l'Italia ha un Cahier de "dòìéances particolarmente spesso. Ieri Pandolfi ha rilevato l'.interpretazione riduttiva* della strategia già delineata nel libro verde, attribuendone la responsabilità alle pressioni di quei Paesi il cui surplus rappresenta il «nocciolo duro» del problema delle eccedenze. A questo proposito egli ha ricordato che nell'arco degli anni fra il 1984 e il 1986 (quest'ultimo In proiezione, sulla base delle proposte della Commissione), le spese comunitarie per l'agricoltura di tipo continentale hanno assorbito o assorbiranno rispettivamente il 65, il 70,1 e il 74,8 per cento del bilancio agricolo; quelle per la produzione di tipo mediterraneo (olio d'oliva, ortofrutticoli, tabacco) sono invece scese rispettivamente dal 24,8 al 19,3, e toccheranno ora il 17,9 per cento. 'Esiste ancora — ha detto Pandolfi — un asse molto protettivo delle grandi produzioni del Centro-Nord*. 'E' iniquo che si faccia gravare sulla generazione d'oggi il peso delle politiche passate*, ha detto Pandolfi in merito alle ingenti spese previste per il destoccaggio. Ma ancora più iniquo, a suo avviso, è il problema agro-monetario. Nelle proposte della Commissione, egli ha detto, l'Italia ha avuto il riconoscimento di importi compensativi dell'ordine del 2,5 per cento «e non del 4 per cento che ci spetterebbe*. Né l'irritazione italiana è stata smussata, nella prima giornata di scontri sui prezzi, da una decisione presa a latere: quella di riconoscere un contributo di 60 milioni di Ecu (circa 90 miliardi di lire) per gli oliveti distrutti l'anno scorso dal gelo. Fabio Galvano
Persone citate: Andriessen, Nallet, Pandolfi
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