Gorbaciov lancia due sfide Salto nel 2000 e distensione di Claudio Martelli
Gorbaciov lancia due sfide Salto nel 2000e distensione Stamane alle 10 aprirà il congresso del pcus, il rapporto ai delegati durerà 4 ore Gorbaciov lancia due sfide Salto nel 2000e distensione A Mosca delegazioni ili 113 Paesi, assenti cinesi e albanesi - Assistono per la prima volta rappresentanze di ventun partiti socialisti e socialdemocratici DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Mazzi di tulipa-; ni rossi, un lusso raro e costoso per l'inverno moscovita, sono in vendita da qualche giorno nei negozi di Stato della capitale. Nelle confetterie, anche le tavolette di cioccolato hanno lo stemma del ventisettesimo congresso. Per le strade sono comparse altre bandiere, bagnate da una neve battente e gelata. Ma l'atmosfera è di moderata ostentazione, a Mosca: il trionfalismo non abita più qui. da molti mesi. Difficilmente perciò, oggi, la relazione del segretario generale ai cinquemila delegati (Gorbaciov aprirà il congresso alle dieci e parlerà almeno quattro ore, con un intervallo per il pranzo, a mezzogiorno) avrà i toni, ascoltati in passato, in altre relazioni, dello sfarzo e del compiacimento. Sarà, invece, tutta puntata al futuro, ai grandi obiettivi che attendono il Paese. E conterrà, certo, due sfide. Quella Interna, della grande riorganizzazione dell'economia, della ristrutturazione del lavoro, della riconversione industriale. E quella globale, già anticipata da Gorbaciov nel suo discorso del 15 gennaio, per un Duemila disarmato e di pace. E che. dopo l'anticipo Tass di ieri, si annuncia severa, o peggio, nei confronti dell'amministrazione americana. Col congresso, infatti, l'immagine del grande antagonista d'Oltreoceano torna a offuscarsi, nella retorica ufficiale sovietica. Come altri segni, da tempo, facevano intuire: l'atmosfera di fiduciosa attesa, di stallo quasi, seguita allo scambio di messaggi in tv, il primo dell'anno, è finita. Sono tornati 1 segnali di rischio, che oggi la relazione Gorbaciov dovrà confermare. E che esprimono, forse, il desiderio del segretario generale di coprirsi, in caso di insuccesso grave nelle trattative a due, di fronte agli oppositori interni. Sarà però ai temi di casa, a quelli dell'economia e della politica — sui quali è più esposta la segreteria — che Oorbaciov legherà il nodo del suo progetto di «rifondazione»: per la prima volta un congresso del Pcus esaminerà, insieme, tre documenti fondamentali per la vita del partito e del Paese: le nuove redazioni dello statuto e del programma del Pcus, e il piano economico-sociale valido fino alla soglia del Duemila. La discussione si svilupperà soprattutto su di essi. E durerà a lungo: il programma completo dei lavori ancora non è noto, ma Zamyatin ha anticipato ieri che l'Intervento del primo ministro Ryzkov è previsto lunedi prossimo: sulla relazione di Oorbaciov, perciò, i delegati interverranno cinque giorni. Altri quat¬ tro giorni, probabilmente, saranno dedicati all'esame del rapporto Ryzkov. Nove giorni, dunque, forse di più, per un congresso che resterà nella storia del Paese: per le sue ambizioni, per la personalità e le scommesse del suo leader. Anche la data d'avvio, 25 febbraio, è già storica: lo stesso giorno di trent'anni fa Krusciov pronunciava il suo famoso rapporto segreto. Era l'inizio della destalinizzazione, di una fase nuova nella politica, e nella vita. dell'Urss. Solo una coincidenza, è stato chiesto ieri al portavoce del Cremlino, Zamyatin. La risposta, scandita tra le risa divertite dei giornalisti occidentali, parla da sé: «17 fatto è che ogni trentanni, grazie a cicli naturali, martedì cade il 25 febbraio». Nessuno statuto, naturalmente, obbliga il Pcus ad iniziare 1 suol congressi di martedì. Il venti¬ seiesimo, anzi, s'iniziò un lunedi, come di norma. Non tutti, come sempre, potranno parlare nel bianco palazzo dei Congressi, al Cremlino. Non tutti gli ospiti stranieri, almeno: sono troppi. Le delegazioni giunte dall'estero (da 113 Paesi) sono 153: 83 arrivano da Paesi non comunisti (per 11 pel ci sono Pecchio11, Oiglia Tedesco e Boffa: il partito finlandese, diviso, sarà rappresentato dall'ala eurocomunista, di maggioranza), 12 da Paesi comunisti (ma non ci saranno, neanche questa volta, cinesi e albanesi). Una novità importante, voluta forse per creare una più ampia coalizione di forze antinucleari: ai lavori assisteranno (.con dignità pari agli altri delegati», ha confermato Zamyatin) anche delegazioni di ventun partiti socialisti e socialdemocratici: quella del psi è guidata da Claudio Martelli. e. n.
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