Le cuoche della Farnesina di Mario Pirani

Le cuoche della Farnesina Le cuoche della Farnesina (Segue dalla 1* pagina) ccntcmcntc perché si sia «lasciala demolire la riforma del 1972», che aveva l'ambizione, egli ricorda, di rimodellare l'alta burocrazia statale sull'insuperato e invidiato precedente francese. Una impostazione che presupponeva un numero di 3500 dirigenti qualificatissimi c responsabili, allargato, però, subito a 6000 per immettervi «fino a esaurimento* i vecchi direttori di divisione e di sezione altrimenti esclusi. Tutto si sarebbe risolto per il meglio in un breve arco di tempo se i titolari dei vari dicasteri e i relativi sindacati in complice combutta non avessero però, come scrive Gaspari, volutamente sabotato «il decollo della severa selezione e del particolare tipo di formazione prevista per i futuri dirigenti*, aprendo invece le carriere «senza alcuna selezione, ma solo per anzianità». Tant'è che ormai si persegue una proliferazione egualitaria e demagogica, tale da «giustificare una foresta di 30-40.000 dirigenti» in gran parte «entrati in carrie¬ ra come personale di concetto e ope legis inquadrali nella carriera direttiva». Naturalmente se qualcuno resiste alla promozione permanente c senza titoli è subito sciopero, come alla Banca d'Italia. Benemerita, invece, la Falcucci che con la mano destra bandisce un concorso per direttore di conservatorio per il quale non occorre alcuna idoneità musicale; e con la sinistra favorisce un marchingegno per «prolungare» fino a 9 anni il «distacco» di insegnanti di scuola media presso le università. Gli esempi potrebbero riempire una pagina di giornale. L'ultimo riguarda il ministero degli Esteri: un accordo sottoscritto con i sindacati prevede, infatti, che entrino nei ruoli direttivi 1000 cancellieri ed al tri impiegati i quali potranno essere accreditati all'estero alla pari dei diplomatici, ricoprire l'incarico di console fino al grado di console generale, assumere funzioni di vertice in alcune direzioni generali. L'affossamento della tradizione elitaria della Farnesina si accompagna alla creazione di nuovi maxi-organici da ricoprire con personale che non può vantare alcuna qualifica. Dopo la feluca anche il bistrattato titolo di «dottore» sarà, quindi, riposto assieme ai vecchi ordini cavallereschi, tra i ricordi di famiglia. «Insegneremo ad ogni cuoca a dirigere lo Stalo» cantò Majakovskji agli albori della rivoluzione russa, prima di morir suicida; da noi, per grazia sindacale, gli agguerriti travet hanno saputo trovare una strada meno sanguinosa e tormentata per realizzare analoga ambizione. Mario Pirani

Persone citate: Falcucci, Gaspari