I vesiovi di fronte a due svolte detta Chiesa ora di religione e finanziamento del clero

I vesiovi di fronte a due svolte detta Chiesa ora ione e Assemblea straordinaria della Cei per risolvere i maggiori problemi posti dal Concordato I vesiovi di fronte a due svolte detta Chiesa ora ione e CITTA' DEL VATICANO - La Chiesa italiana si prepara a una svolta storica. Duecentosessanta vescovi, riuniti in assemblea straordinaria da ieri alla «Domus Mariae», devono decidere quale forma dare all'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, e come costruire il nuovo sistema di retribuzioni per il clero italiano, nel momento in cui la «congrua» (nel 1990) verrà definitivamente abolita. Sono due ordini di problemi che hanno mobilitato, con varia intensità e grado polemico, il mondo cattolico e laico del Paese. E' ancora vivo il ricorso della battaglia parlamentare di dicembre e gennaio sull'intesa firmata per la religione nelle scuole dal ministro Franca Falcucci e dal presidente della Cei, card. Ugo Poletti. Ieri pomeriggio i vescovi hanno ascoltato la prolusione del vicario del Papa per la città di Roma, che ha toccato, oltre ai due temi già accennati, un terzo argomento, e cioè l'impegno per la pace. 'L'episcopato italiano, responsabilmente — ha detto Poletti — non ha ritenuto di dover incoraggiare talune manifestazioni esteriori a so¬ stegno della pace, e che talvolta si sono rivelate solo rumore e non sostanza... Tuttavia forse maturano i tempi per considerare più da vicino questo tema con le relative implicarne dottrinali, pastorali e operative». Un primo contributo potrebbe essere costituito da un documento della Conferenza episcopale, in preparazione all'incontro di preghiera ad Assisi, Ma i quattro giorni di lavori saranno utilizzati dai vescovi alla «Domus Mariae» per discutere di insegnamento religioso e retribuzione del clero. Sono temi non lievi, e Poletti ha accennato a «una certa fatica» richiesta nell'affrontarli e risolverli. L'insegnamento della religione nelle scuole pubbliche è da riorganizzare: i vescovi dovrano ridefinire i programmi per i vari gradi di scuola, dalle elementari alle secondarie superiori, e inventare degli orientamenti per la scuola materna, in cui fino ad ora l'insegnamento della religione (ma il presidente della Cei preferisce parlare di attività religiose, visto il tipo di scuola) non esisteva. Questo per quanto riguarda i programmi. I vescovi do¬ vranno stabilire poi la procedura da seguire per chiedere alla Cei il nulla osta necessario a far pubblicare e adottare un testo di religione, e affrontare il problema degli insegnanti. Anche questo non è un campo facile, in cui addentrarsi. La nuova intesa con lo Stato italiano — ci aveva detto qualche giorno fa il card. Poletti — impone una diversa qualità dell'insegnamento religioso. I vescovi dovranno stabilire i criteri per rilasciare, o revocare, il permesso di insegnare religione cattolica nelle scuole, e i criteri necessari agli istituti di scienze religiose per abilitare i docenti. Poletti ha espresso la speranza che la risposta dei genitori sia «positiva e confortante». Le preiscrizioni all'ora di religione — ma sono dati ancora soggetti a verifica — appaiono su una linea di tendenza dell'85-90 per cento sul territorio nazionale Nella diocesi di Modena si sarebbe toccata la punta del 92 per cento. Sia nel caso dell'insegnamento religioso, che per il sostentamento del clero, Poletti ieri ha esortato i vescovi (e naturalmente le altre categorie interessate) a non considerare questi cambiamenti come un puro fatto amministrativo, ma a farne lo strumento per una Chiesa diversa. 'Sarebbe lamentevole se il clero — ha detto — si limitasse a considerare la nuova disciplina semplicemente come un fatto amministrativo rivolto alla propria sicurezza temporale». Con la scomparsa della congrua, l'assegno pagato dallo Stato, 1 mezzi di sussi- stenza del clero dipenderai! no in largo parte della generosità dei fedeli. Ci sono delle incognite: «Non so, attualmente — ha detto il presidente della Cei — fino a che punto i nostri presbiteri siano convinti della bontà del sistema che, faticosamente progettato, stiamo cercando di mettere in atto, pur con tutta la prudenza e la gradualità che richiede. Non so neppure fino a c)ie punto il laicato cattolico sia pronto ad accettare la sue responsabilità circa un dovere antico e dimenticato». La strada imboccata però è senza ritorno, perché non si tratta solo di un fatto amministrativo: «Si impone a ciascun membro della Chiesa una vera e propria revisione di vita, non solo personale ma anche comunitaria». Marco Tosatti li cardinale Ugo Poletti

Persone citate: Franca Falcucci, Marco Tosatti, Poletti, Ugo Poletti

Luoghi citati: Assisi, Citta' Del Vaticano, Modena, Roma