L'eroina arrivava a fiumi alle Nuove Condannati due agenti: 8 e 6 anni di Claudio Giacchino

Veroina arrivava a fiumi alte Nuove Condannati due agenti: Beò anni Si è concluso il processo per il traffico di droga nel carcere dal 78 all'81 Veroina arrivava a fiumi alte Nuove Condannati due agenti: Beò anni Le pene per le guardie superate soltanto dai 9 anni e 9 mesi inflitti al boss Di Falco • Colpevoli 51 imputati su 59 Oli imputati erano clnquantanove, i condannati sono stati cinquantuno. Cosi s'è concluso il processo per il traffico di droga dentro le Nuove. Traffico andato avanti impunemente per anni, in un clima infernale di soprusi, violenze, minacce, ricatti. Quanti pestaggi sono stati innescati dal commercio degli stupefacenti, quanti detenuti non considerati sicuri dai capi, oppure restii a fare da corriere delle polverine attraverso i bracci, sono stati accoltellati durante l'ora d'aria, tagliuzzati in cella, seviziati con la paura, giorno dopo giorno: -Se parli o se non vuoi obbedire, muori strangolato-. Questo disumano stillicidio di terrore è stato ripercorso dal pubblico ministero Alberto Bernardi, la sua lunga requisitoria ha reso palpabile l'atmosfera feroce, estranea alle più elementari norme del vivere civile, che aleggia in certe sezioni del vecchio carcere di corso Vittorio Emanuele. Una legione di difensori ha parlato per settimane senza però convincere i giudici del la terza sezione penale. La sentenza letta dal presidente Macca™ l'altra notte nel l'aula delle Vallette, assediata dal freddp e dalla nebbia, ricalca quasi integralmente le richieste dell'accusa. In qualche caso, addirittura, la pena irrogata è risultata essere superiore a quella invocata dal dott. Bernardi. Tra i condannati, due nomi spiccano su tutti: Gaetano Panzera e Francesco Guaragna. Erano agenti di custodia, avrebbero dovuto vigilare sui detenuti. Secondo il tribunale, invece, è stato anche grazie alla loro interessata complicità se, dal '78 al 1981, l'eroina è potuta entrare a fiumi nella prigione. Panzera e Guaragna hanno rimediato pene pesanti: 8 anni di carcere il primo. 6 anni e 3 mesi il secondo. Soltanto Antonio Di Falco s'è sentito inflìggere una condanna superiore: 9 anni e 9 mesi. Non incideranno sul suo avvenire. Di Falco sta espiando l'ergastolo per l'omicidio di Giovanni Bagato, affiliato ad una banda rivale. Inoltre, ha collezionato con¬ danne per quasi mezzo secolo per l'uccisione di un cliente durante l'assalto all'oreficeria Freiria di via Cecchi nell'inverno '76 e per 11 sequestro di un bimbo, Salvatore Priolo, nella primavera del '79. Rapinr assassini man catl soltanto per caso, seque stratori, sfruttatori, contrabbandieri d'alto calibro, mala¬ vitosi legati ai clan della grande criminalità o dediti al piccolo cabotaggio del delitto: tutti gli altri condannati hanno un passato di violenze ed un futuro (ancor prima di questo verdetto) di lunga galera. Nessuno di essi ha ammesso alcunché, le accuse sono venute solo dai racconti dèi pentiti: .L'eroina entrava alle Nuove in vari modi: nascosta dentro una torta, nelle pieghe di una lettera, nel tacco di una scarpa. A volte, se nella sala colloqui c'era la guardia giusta, entrava con la tecnica del bacio. Il recluso scambiava un bacio con la moglie, questa gli passava la bustina nascosta sotto la lingua». In galera da tempo, 1 pentiti non figuravano tra gli imputati, sono stati sentiti come testi. Tra essi, Euplio Vigorita. Claudio Rossi e Franco Brunero, il rapinatore che anni fa godette attimi di celebrità come -la Primula rossa- per essere sfuggito più volte in maniera rocambolesca alla cattura. Personaggio pittoresco non meno di Di Falco (l'ergastolano donò una rosa al pm Stella Caminiti che lo fece condannare al carcere perpetuo), il Brunero giorni fa in un altro processo In appello ha gridato: -Io sono il presidente dei pentiti d'Italia- e spiegato che dell'associazione fanno parte •personaggi famosi come Gianni il bello- (uno degli accusatori di Tortora, ndr). Claudio Giacchino

Luoghi citati: Italia