Guerra tra i batteri insediati nel colon di Ezio Minetto

Guerra tra i batteri insediati nel colon Simposio internazionale sulle coliti Guerra tra i batteri insediati nel colon SAINT-VINCENT — Quando si dice colite subito si pensa ad antipatici disturbi, brevi e senza nome, di esaltata funzione intestinale: oppure a quella tal incomoda e cronica condizione di •instabilità motoria» intestinale che ha larga clientela nella popolazione ed ha nome «colon Irritabile». Ma esistono anche casi, più difficili e seri — fortunatamente ben più rari — di colite acuta e cronica: quando batteri e virus giocano il ruolo di .primari, (coliti infettive acute) o di •comprimari, (coliti infiammatorie croniche) o di «opportunisti» (che approfittano della complicità di farmaci, antibiotici, malattie preesistenti, depressione immunitaria, età giovanissima o anziana). '; Batteri «buoni», batteri o virus «cattivi», batteri «incattiviti, e batteri o virus «nuovi» sono stati i protagonisti delle relazioni scientifiche pel Simposio internazionale di Saint Vincent su «Le collii, (presieduto da L. Barbara, G. Cerrato, P. Rossini, O. ;Verme). : Batteri buoni? E' anche della equilibrata convivenza di più di 80 specie di «microbi residenti» che dipende la normale funzione del nostro «grosso Intestino» (colon) Nel gioco di questo «ecosistema batterico» — sotto la sor veglianza del sistema immunitario — i microorganismi, in democratica intesa, collaborano essi stessi alle difese antibatteriche locali, prowe dono ad importanti funzioni metaboliche e concorrono persino — vedi «l'Escherichla Coli» e il «Bacteriodes fragilis. — a sintetizzar vitamina . K. Ma ogni sistema ha i suol punti deboli e ogni convivenza, anche democratica, i suoi difetti. E allora batteri buoni possono incattivirsi Dolori addominali importanti, diarrea spesso sanguinolenta, con o senza febbre, danno l'avviso della colite o rettocolite infettiva e mettono a dura prova l'economia intera dell'organismo. Con cpnlddnsdlsCqhpvDcic-ia ucii urgtuiiDiuy. wh complicità dirette o Indirette, per lo più associate (condizioni organiche debilitate, malattie croniche, ricoveri ospedalieri, antibiotici o farmaci depressori della flora intestinale) le coliti infettive acute sono oggi per lo più causate da germi «emergenti» e la loro storia naturale va riscritta. E' il caso dell'-EColi», tranquillo ed utile inquilino abituale del colon — ha detto P. Martinetto — che può diventar capace (per diversa codificazione del suo Dna) di azione tossica e tossico-Invasiva «similcolerica». Eil non comune ma possibile caso — ha detto O. C. Cook dLondra — delle coliti acute da parassiti, protozoi, vermi e miceli. E' il caso — ha aggiunto P. Oioannlnl — delle coliti da «rotavirus», «adenovlrus». «astrovirus» e «calicivirus», specie nell'età infantile (problema tuttora arduo ddiagnosi): e delle rettocolit da «herpes virus» e «cltomegalovirus. negli omosessuali. Ed è infine il caso della «gay bowell syndrome» o enterocolite da Aids (53 casi di Aids diagnosticati da A. Lazzarin della Clinica delle malattie infettive di Milano). Coliti acute da «Campylcbacter», da «E. coli invasiva», colite «membranosa» da Clostridium difficile» (spes so dòpo impiego di antibiotici), coliti da stafilococchi (spesso dopo cortisonici). V. Ponti e M. Boero hanno comunicato i buoni risultati del nuovo test di «agglutinazione al lattice», pronto ed affidabile rivelatore della tossina del «Clostridium difficile». Quando c'è «avviso» di colite grave, la diagnosi batteriologica ed endoscopica si impongono. F. Rossini ha presentato i risultati della sua esperienza di diagnosi rettocolonscoplca. Ezio Minetto

Persone citate: Boero, Cerrato, O. C. Cook, P. Martinetto, Rossini, Verme

Luoghi citati: A. Lazzarin, Clinica, Milano, Saint-vincent