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Ostruzionismo dei difensori Pioggia di eccezioni, il presidente Giordano reagisce: «Avete finito?» Ostruzionismo dei difensori PALERMO — Al maxiprocesso anche in una udienza tutto sommato scialba, che ha sottratto parte del weekend a giudici, avvocati, giornalisti e tutori dell'ordine, i difensori non hanno rinunciato ad attaccare da ogni lato la validità dell'istruttoria. Nuove eccezioni di nullità, gli striscianti dubbi alimentati da qualche insinuazione (il «pentito. Vincenzo Sinagra interrogato a lungo dai carabinieri prima di essere ascoltato dal giudice?); l'utilizzazione di microspie per intercettare telefonate tra gli Stati Uniti e la Sicilia; un accusato — Carlo Lauricella — mandato sotto processo a Palermo ma assolto più o meno per le stesse vicende dalla Corte Federale di New York L'avvocato Carmelo Cordaro, che difende una trentina dei 467 imputati ed assiste tra gli altri i componenti della cosca di corso dei Mille capeggiata dal latitante Filippo MsmimvnfgGutcagiata dal latitante Filippo l Marchese, ha dato battaglia sulle bobine di Lauricella. La microspia — ha argomentato con una punta di ironia il legale — è uno strumento grazioso, ma non è previsto dalla legislazione italiana e pertanto chiedo l'inutilizzabilità di queste intercettazioni». •Avete ancora eccezioni da fare? Così non la finiremo mai» è sbottato ad un certo punto il presidente della corte d'assise Alfonso Giordano Uno dei patroni della famiglia Dalla Chiesa. Alfredo Galasso, membro . laico uscente del Csm, ha riassunto in una memoria che ha consegnato al presidente le motivazioni che a suo parere rafforzano le tesi a sostegno della presenza, la più larga possibile, delle parti civili in un dibattimento di cosi vaste dimensioni come questo. Altri legali dello schieramento dell'accusa privata hanno sottoscritto la «memoria Ga lasso llasso». Palermo. Strette di mano in un momento di pausa dell'ottava udienza del processo: nella gabbia I sono riconoscibili Leoluca Bagarella (sulla destra) e accanto a lui Tommaso Spadaro (Tel.)