Il rastrellamento è fallito Israele si ritira dal Libano di Giorgio Romano

Il rastrellamento è fallito Israele si ritira dal Libano Le truppe di Tel Aviv sono tornate nella zona di sicurezza Il rastrellamento è fallito Israele si ritira dal Libano Nessuna traccia dei due soldati sequestrati da «Resistenza islamica» - Silumin «Le perlustrazioni continueranno» - Razzi contro i villaggi della Galilea NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Fonti militari israeliane hanno annunciato ieri sera che le truppe impegnate nel rastrellamento nel Libano Sud alla ricerca dei due soldati rapiti In un'imboscata dal movimento «Resistenza islamica» si sono ritirate tornando nella fascia di sicurezza lungo il confine. La decisione è stata presa al termine di una riunione a cui hanno partecipato 11 ministro della Difesa e 11 capo di stato maggiore, tenendo conto che era ormai inutile continuare nel rastrellamento. Durante il ritiro sono stati rilasciati 44 civili libanesi sciiti che erano stati fermati. Secondo alcuni ufficiali della forza di pace dell'Onu gli Israeliani avrebbero però lasciato soldati e carri armati nelle zone sotto il controllo dei caschi blu. La notizia del ritiro era stata anticipata dal capo di stato maggiore Moshe Levy in una intervista alla televi sione, precisando che la zo na delle ricerche sarebbe stata ridimensionata. Il ministro degli Esteri Shamir ha però detto ieri alla radio che le perlustrazioni nel Sud del Libano continueranno fino a quando «c'é la speranza di trovare i due solda ti.. Ha poi aggiunto che nella zona le truppe del contingente dì pace dell'Onu «non svolgono nessuna funzione utile, non per cattiva volontà ma per difficoltà obbiettive-. Si è conclusa cosi dopo sei giorni la più massiccia operazione militare israeliana in Libano dal giugno dello scorso anno. Un periodico del gruppo estremista islamico Hezbollah ha pubblicato venerdì a Beirut una fotografia in cui sarebbero ripresi 1 due soldati rapiti. Resistenza islamica ha annunciato che uno dei due è stato ucciso per rappresaglia contro il rastrellamento Israeliano. Razzi sono stati lanciati nella notte tra venerdì e sabato in alta Galilea e nella Galilea occidentale. I razzi, che hanno una portata di oltre 20 chilometri, sono stati lanciati dalle regioni di Tiro e di Nabathye nel Sud del Libano. Non sì segnalano vittime o danni. Negli ambienti 'militari si ritiene che questi tiri siano una ritorsione all'operazione di rastrellamento. Durante la fase conclusiva dell'operazione soldati di Tel Aviv hanno perquisito nella zona di Tiro 11 villaggio di Denln a nord del settore di sicurezza. Le truppe hanno bloccato tutte le strade di accesso: si sono udite esplosioni, tiri di artiglieria, alcuni edifici sarebbero stati fatti saltare. Nelle vicinanze del villaggio di Humle a nord-est di Nabathye nella zona di sicurezza, quattro soldati dell'esercito del Sud Libano sono stati feriti durante un'incursione di guerriglieri che hanno attaccato una posizione degli Uomini del generale Lahat con granate e tiri di armi automatiche. Dopo l'attacco è stato ritrovato il corpo di uno degli assalitori. La notizia del ritiro israeliano è stata accolta a Beirut Ovest con manifestazioni di giubilo. Poche ore prima il ministro della Giustizia, Nablh Berri, capo degli sciiti di Amai, aveva affermato che tre alti esponenti della resistenza erano morti nella località di Der Ntor. Berri non ha aggiunto particolari. E' tornato Intanto a Beirut il presidente Gemayel che ha concluso 11 viaggio in Europa e in Marocco. Mentre si trovava a Rabat ha avuto un imprevisto incontro con l'ambasciatore siriano. Giorgio Romano

Persone citate: Berri, Gemayel, Lahat, Moshe Levy, Shamir