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Serrata dei farmacisti reggini Emergenza per Sa 'ndrangheta Trovata l'auto usata dai rapitori di Antonio Curia Serrata dei farmacisti reggini Emergenza per Sa 'ndrangheta DAL NOSTRO CORRISPONDENTE REGGIO CALABRIA — Il disagio in città e in tutta la provincia, per la totale chiusura, ieri, delle farmacie, è stato notevole, ma non vi sono state proteste o denunce. La popolazione ha capito e giustificato, in parte, la decisione dei farmacisti che hanno voluto, in questo modo richiamare l'attenzione sul diciassettesimo rapimento che ha colpito la loro categoria, con il sequestro del presidente della loro associazione, Antonio Curia. La protesta dei farmacisti continuerà nella prossima settimana e, pare, a tempo indeterminato, fino a quando una loro delegazione sarà ricevuta a Palazzo Chigi. La serrata sarà però meno rìgida. Pare che questa volta ac¬ canto ai farmacisti si stiano mobilitando anche le istituzioni e le forze politiche. I capigruppo consiliari del Comune di Reggio, senza distinzione partitica, hanno ieri sottoscritto un documento con il quale si invitano i cittadini ad un impegno straordinario nella lotta alla mafia e si ricorda al governo che non va più sottovalutato lo stato di emergenza a Reggio e nella sua provincia (due omicidi e un tentato omicidio di marca mafiosa nelle ulti me 24 ore). Lo stesso Alto commissario per la lotta alla mafia, prefetto Boccia, che ieri a Reggio ha presieduto un vertice con le forze dell'ordine ed i magistrati, ha riconosciuto che ormai la delinquenza organizzata sta dilagando In tutta la provincia reggina. Ha co munque rivolto un Invito a rispondere in modo democra tico e si è augurato che a giù gno (quando termineranno i corsi) possano essere Inviati rinforzi alla polizia. Al figli del dottor Curia, il dottor Boccia ha assicurato il massimo impegno degli inquirenti che ieri nel corso delle massicce indagini hanno rinvenuto una Fiat 132 abbandonata che si sospetta jsla stata usata per rapire il 1 farmacista. e. 1.