A Londra l'«industria» degli scoop impossibili

A Londra ì'«industria» degli scoop impossibili A Londra ì'«industria» degli scoop impossibili Piccole agenzie alla ricerca di notizie sensazionali - Il direttore della London News Services: «Non è stata un'invenzione» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — n .giallo, del presunto memoriale segreto di Sclaranski è nato In una stradina rionale di Londra, ai margini di Fleet Street, la celebre strada dei giornali Inglesi. Al numero 68 di Exmouth Market, un budello ingombro di bancarelle di ambulanti dove quasi non passano le auto, tra una macelleria e un magazzino fotografico, sorge una vecchia palazzina, dove ha sede la Fleet Street News Agency, una agenzia che fornisce articoli e fotografie al giornali. E qui, al primo piano, in uno stanzone ingombro di telefoni con una vecchia macchina per scrivere in un angolo, c'è anche la London News and Photographics Services, la sezione specializzata nella vendita all'estero di foto e, quando capita, di qualche articolo. Informazioni locali, di solito, temi inglesi in prevalenza, salvo eccezioni. E l'eccezione, clamorosa, è stato l'asserito •memoriale» del dissidente sovietico, appena giunto • a Gerusalemme dopo la liberazione a Berlino Est. •Ce lo ha proposto un giornalista inglese dt cui voglio e debbo tacere il nome. Era in Israele quando è arrivato Sciaranski, le sue fonti d'informazione gli hanno rivelato il contenuto delle dichiarazioni del dissidente ai responsabili governativi. Questo giornalista ha già lavorato per noi in passato, è conosciuto a Fleet Street. Perché non avremmo dovuto credergli?'. Sulla quarantina, elegante, l'aspetto più da uomo d'affari che 11 cliché del giornalista frequentatore dei «pubs» di Fleet Street, Neil McCarthy fa fronte, distaccato e un po' Ironico, al clamore sollevato In Italia dalla pubblicazione sul Corriere della Sera del presunto memoriale del dissidente, smentito successiva¬ mI mente dallo stesso Sclaranski In un'intervista televisiva alla Rai e descritto come un falso» orchestrato dal Kgb. •il nostra conoscenza, l'unica cosa falsa in questa storia lo pseudonimo usato dal giornalista per firmare il suo pezzo, Nicholas Bene die t. Dopo la smentita di Sciaranskì, abbiamo interpellato l'autore, che adesso si trova a Londra. E lui ce lo ha confermato integralmente' prosegue Neil McCarthy. -D'altronde, nella sua conferenza stampa, il dissidente ha ripetuto sostanzialmente le stesse cose, salvo qualche dettaglio». Ma sono appunto questi .dettagli, le parti più importanti del memoriale: il vitto buono e abbondante, le molte coperte, la fitta corrispondenza e addirittura le telefonate ai familiari, tutti tocchi che hanno dato dei «gulag» una descrizione imprevedibilmente Inedita, dal «volto umano» e in contrasto con tutte le dichiarazioni degli altri esuli, a cominciare da Solzenieyn. à •Disinformazione* del Kgb, come sostiene Sharanskl? O semplicemente la ricerca senza scrupoli di uno scoop, da parte dell'agenzia inglese? McCarthy si stringe nelle spalle, difende la piccola agenzia di cui è a capo da sei anni e che impiega altri tre giornalisti. •Siamo conosciuti a Fleet Street come una syndication che vende articoli e fotografie, con numerosi contatti anche all'estero. Quando abbiamo avuto questa story abbiamo contattato i nostri clienti abituali, qui a Londra l'agente della Rizzoli e in Francia il Journal de dimanche. Ripeto: a noi la veridicità della storia è stata confermata dall'autore-. Squillano i telefoni e si minacciano azioni legali, ma 11 lavoro continua alla London News Services come ogni giorno. Accanto, assistiamo alla stessa attività frenetica, lo stesso andirivieni perché la palazzina è un pullulare di agenzie giornalistiche: la Thames Valley News Services, la Sport and General Press e un'altra mezza dozzina di sigle. Perché Londra è il centro non soltanto del giornalismo •nobile» di Fleet Street, ma anche un piccolo universo sommerso di agenzie semisconosciute, alla perenne ricerca dello «scoop». Specializzate in argomenti scandalistici o nei segreti della City, in retroscena della politica o in notizie di cronaca spicciola, in affari inglesi o in relazioni internazionali. A tutti noi corrispondenti stranieri capita normalmente di essere sottoposti a con tinue offerte di presunte rivelazioni esclusive. Un sottobosco che si agita per sbarca re il lunario e che rifornisce di materiale specialmente I giornali «popolari» inglesi ghiotti di sensazionalismo. Paolo Fatruno qPMrv

Persone citate: London, Neil Mccarthy, Paolo Fatruno