Le banche aiutano il Sud Africa I debiti prorogati per un anno

Le banche aiutano il Sud Africa I debiti prorogati per un anno Le banche aiutano il Sud Africa I debiti prorogati per un anno Il premier Botha non ha voluto ricevere il premio Nobel Tutu DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Le banche creditrici del Sud Africa hanno deciso ieri a Londra di accordare una pausa, una tregua al regime di Pretoria concedendo un anno di proroga per l'Inizio del pagamento dei debiti «congelati» la scorsa estate con una mossa clamorosa dal presidente Botha durante quella che appariva come il culmine della crisi razziale. La decisione del finanzieri internazionali, destinata a suscitare polemiche e proteste, contraddice clamorosamente un appello lanciato mercoledì da tre esponenti di punta del movimento antl-apartheid guidati dal premio Nobel, il vescovo Desmond Tutu, mentre I disordini facevano 22 morti ad Alexandre. L'appello subordinava infatti la sospensione dei pagamenti dei debiti alle dimissioni del governo razzista di Pretoria. I rappresentanti delle 29 banche statunitensi, Inglesi, tedesche, svizzere e francesi guidate dalla Cbase Manhattan hanno Invece accolto il plano presentato dal mediatore svizzero Fritz Leutwiler, secondo il quale 114 miliardi di dollari (su un debito globale di 24) che dovevano essere rimborsati dall'agosto scorso ed entro il marzo '87 verranno gradualmente pagati a partire appunto dalla primavera del prossimo anno. Di questa somma, le banche britanniche sono creditrici per 5,5 miliardi di dollari, gli americani per quattro e mezzo e 1 restanti quattro sono suddivisi principalmente fra gli istituti bancari di Germania, Francia e Svizzera. L'unica concessione del Sud Africa è l'impegno a cominciare a rimborsare prima della scadenza prevista una piccola tranche del 5 per cento. Al di là dell'aspetto finanziario, l'annuncio del consorzio bancario internazionale ha un chiaro significato politico, anche se puntigliosamente nella conferenza stampa finale i finanzieri hanno specificato «di non aver discusso di politica». La strategia emersa in diversi Paesi occidentali di usare l'arma finanziarla per costringere a precise riforme il regime razzista di Pretoria si è inceppata ieri a Londra, anche se all'accordo raggiunto ieri manca ancora l'assenso di 230 banche minori, creditrici del 30 per cento dei 14 miliardi di dollari «congelati» dal Sud Africa. p. pat.

Persone citate: Botha, Desmond Tutu, Fritz Leutwiler, Tutu