L'Italia nel «Club dei 5»

L'Italia nel «Club elei 5» Craxi e Kohl lo hanno annunciato ieri al vertice di Bonn L'Italia nel «Club elei 5» Da tempo Roma premeva per essere ammessa al massimo livello di decisione per la politica valutària occidentale - Si opponeva la Germania, che ora ha tolto le sue riserve - Ampie consultazioni itaio-tedesche sui temi di maggiore attualità internazionale, presenti otto ministri oltre ai due premier DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN—La tenace campagna del governo Italiano per partecipare alle Importanti riunioni del «gruppo dei Cinque» sembra aver finalmente conseguito U suo obiettivo. Le resistenze maggiori se non le uniche, a una presenza di Roma provenivano dalla Repubblica Federale: e, ieri, si sono dissolte. Lo hanno annunciato Kohl e Craxi, alla conclusione del vertice Italotedesco, a Bonn, un vertice che ha permesso ai due statisti, e a vari altri ministri, di analizzare, valutare e discutere quasi tutta la scena internazionale. Giunto a Bonn alle dieci di mattina, il presi- dente del Consiglio è partito per Roma alle quattro del pomeriggio. Si è parlato di tutto. Queste •consultazioni' — è U termine ufficiale — sono periodiche, ieri si è arrivati all'undicesimo appuntamento, ma mai vi avevano partecipato cosi tanti ministri: otto in tutto, più 1 due premier. Dona (Tesoro) si è Incontrato con il collega Stoltenberg; Andreottl (Esteri) con Qenscher; Spadolini (Difesa) con Werner; Pandolfl (Agrlcoltu ra) con Kiechle. Accolto alla Cancelleria con gli onori militari, tra turbinose folate di neve, Craxi ha subito affron tato i temi principali in un lungo tete-a-tete con Kohl. I due statisti si sono poi ritrovati a una riunione plenaria e ad una colazione. Dunque, tante consultazioni ma anche una decisione quella sul «gruppo dei Cinque». Era da tempo che l'Ita Ila bussava invano all'uscio di questo importante drappello, che convoca, quando necessario, i ministri delle "Finanze o del Tesoro, più 1 governatori delle Banche centrali, degli Stati Uniti, della Gran Bretagna, della Repubblica Federale, della Francia e del Giappone. Il «gruppo» si era riunito in settembre a New York, quando aveva concertato una strategia per una discesa soffice del dollaro e, di nuovo, in gennaio, a Londra. Per il nostro governo, l'esclusione dell'Italia era assurda. Ingiusta, .malsana, ci relegava a una «serie D» cui più non apparteniamo. Gli altri Quattro avevano accettato, o semiaccettato, la tesi italiana: non però Bonn. Ma, ieri, alla conferenza stampa finale, il Cancelliere ha detto: 'C'erano stati degli equivoci. Li abbiamo superati. Il gruppo deve essere ampliato fino a includere Italia e Canada. Diverrà cosi un gruppo a Sette, con gli stessi Stati che partecipano ai vertici delle nazioni pili industrializzate. Ogni discussione sii tale punto è finita: E Craxi: «La risposta di Bonn corrisponde ai nostri desideri, alle nostre proposte: Secondo altre Informazioni, Kohl avrebbe anzi «garantito» la presenza dell'Italia al «gruppo» e auspicato una rapida intesa con 11 Canada. Su tutu gli altri «giri di orizzonte», Craxi e Kohl hanno detto poco o nulla, si conosce soltanto l'itinerario delle loro esplorazioni. Medio Oriente; partecipazione alla Sdì (lo «scudo stellare») di Reagan; preparativi per il prossimo vertice a Sette, a Tokio; Comunità Europea. Ovviamente, si è discusso anche il negoziato Est-Ovest, e su tale tema la conferenza stampa ha fruttato qualche osservazione. Soddisfazione generale per 11 nuovo «spirito di Ginevra», speranza comune di ulteriori progressi. Kohl ha reiterato il suo appoggio alla «opzione zero» per 1 missili a gittata intermedia, purché abbracci anche gli SS-20 ad Est degli Urali: e ha già scritto a Reagan in tale senso. Craxi ha detto soltanto: 'Stiamo definendo in queste ore la nostra risposta a Washington sul negoziato: ' Nelle consultazioni parallele, Goria ha promesso a Stoltenberg che le recenti misure restrittive sul terreno finanziario sono «provvisorie» Spadolini ha riesaminato con WOrner il problema della •produzione comune dei mezzi di difesa^. Pandolfl e Kle chle hanno parlato di prezzi agricoli. Mario Clriello