Eisenstein a rapporto da Stalin

Eisenstein a rapporto da Stalin IL REGISTA E IL DITTATORE: LA VERITÀ' SULLO STORICO INCONTRO Eisenstein a rapporto da Stalin Alla già ampia letteratura sul regista sovietico Sergej Michajlovic Eisenstein si ag #™«<- on. La lesione di Si f ns'ein; "n s°:f10 di, ?em" Jon Certok, critico residente Jda qua,cne anno ft Gerusa. lemme e autore dl numerosi scritti sui problemi del cine ma (Urok Eisensteina, Kon tinent n. 46. pagg. 283-326). Certok in queste pagine sot tolinea a più riprese, senza indulgenza, l'arrendevolezza di .cul » regista diede prova neTl confronti del potere. H In Prin\° u°8°- f «** tica 11 regista per la crudeltà de| suol fUm dove „ e vero 0 fint0 abbon. dante, le morti violente dl uo nuni e animali si susseguono, dove si vedono fucilazioni di folle intere e bambini varia mente massacrati. A Stalin tutto questo piaceva, poiché le immagini corrispondevano alla sua politica di tecnologo del potere: la ripugnante crudeltà caratterizza II "i nemici del potere sovietico" oppure 1 nemici della Russia" e a sua volta giustifica la crudeltà nei loro confronti: Nel 1923 Eisenstein iniziò la sua collaborazione con il cinema, nazionalizzato sin dal 1919, falsificando i film stranieri,'quali per esempio il Dottor Mabuse di Fritz Lang, apportandovi spostamenti e tagli per adeguarli allo spettatore di massa. Dopo il successo del suo primo film. Sciopero, gli fu proposto di celebrare 11 ventennale della rivoluzione del 1905. Le massime autorità appoggiarono la sua nuova opera. L'incrociatore Potemkin, e fu un trionfo. .17 giorno dopo» scrive il testimone oculare Viktor Sklovskj (In Sua maestà Eisenstein, De Donato 1974) •quando Sergej Michajlovic si svegliò, era celebre: In quegli anni, gli esponenti del partito usavano proteggere e guidare artisti o collettivi: Bucharin si occupava del teatro dl Mejerchold, Molotov e altri del teatro di Vachtangov, Vorosilov del Bolsoj, Stalin, che oltre al coro di Aleksandrova s'interessava al cinema, fece affidare a Eisenstein il film Ottobre per il decennale della rivoluzione. Malgrado alcune inesattezze — TrockiJ non vi figura, in realtà, i cancelli del Palazzo d'inverno non erano chiusi e lo sparo dell' Aurora non fu il segnale dell'insurrezione — Ottobre fa testo ed è continuamente citato da altri film Vi furono anche delle sconfitte, come 11 film sulle collet- tivizzazioni: benché vi si usassero trattori americani e maiali inglesi, il lavoro non piacque né a Stalin, né a Molotov, né a Vorosilov. E quando Eisenstein si trattiene nel Messico (1931) a causa del film Que viva Mexico!, viene sospettato di voler disertare e costretto a rimpatriare abbandonando le riprese. Accusato di «grossolani errori» dl •americanismo e formalismo», Eisenstein continua a fare il regista, anche se il suo tempo, secondo Certok, è ormai passato: lo scenario di Mosca è respinto, come quello sul tema di Pavlik Morozov (il ragazzo celeore per aver denunciato il padre) cui ha collaborato Babel. I tempi erano maturi per l'autocritica, ed Eisenstein fece la sua con tanto zelo che il testo non venne incluso nelle Opere scelte uscite a Mosca in 6 volumi (1964-1971). Nemmeno le proposte dl trasferire sullo schermo 17 capitate di Marx, e temi quali il Materialismo dialettico» e Tattiche del bolscevismo, piacquero, poiché il regista invece di risolvere dei problemi politici attuali, cercava l'urto e i contrasti tra le epoche». Con Aleksandr Nevskij Eisenstein riconquista il favore di Stalin e inizia la lavorazione di Ivan il Terribile, personaggio che al dittatore piaceva •perché, a differenza di Pietro il Grande, non soffriva di predilezione per l'Occidente e aveva un carattere ancora più brutale. Ejzenstejn giustifica Stalin ricorrendo a Iban il Terribile che "con la sua grandiosa attività statale precorre nei minimi particolari quanto riuscì a realizzare trionfalmente Pietro il Grande"». Non più sfruttatori creati dalla loro classe, questi personaggi sono definiti dal regista •storicamente progressivi e positivi» per il loro tempo. La prima parte del film venne festeggiata con un banchetto e una medaglia, ma la seconda parte, vietata da Stalin, forse perché lo zar appare in preda ai dubbi, all'.amletismo., si potè vedere solo nel 1958. Eisenstein, in una lettera al dittatore, riconobbe le sue colpe e fu quindi invitato a recarsi il 24 febbraio 1947 al Cremlino insieme con l'attore N. Cerkasov, che Impersonava Ivan il Terribile. Il testo integrale dello storico incontro, già noto in versioni incomplete, viene ora pubblicato da Cerkov in conformità con lo scritto originale dl Cerkasov. in circolazione nel samizdat. Sono presenti anche Molotov e Zdanov. Stalin rimprovera Eisenstein per aver dato «un'idea sbagliata degli opricniki. Gli opricniki costituiscono l'esercito del re. A differenza dell'esercito feudale, che poteva in qualsiasi momento allontanarsi dalla guerra, si era formato un esercito regolare, progressivo. Da voi, gli opricniki sembrano il Ku-Klux-Klan... La saggezza di Ivan il Terribile consiste nel fatto che difendeva il suo Paese dalla penetrazione dell'influenza straniera... Egli per primo introdusse il monopolio del commercio estero... Lenin fu il secondo». Fioccano le critiche: troppo lungo il bacio di Ivan il Terribile alla moglie (Stalin), eccessivo psicologismo (Molotov), Eisenstein è affascinato dalla barba dello zar e Cerkasov alza troppo spesso la testa per mostrare questa barba (Zdanov). il regista promette di accorciarla La sua docilità gli procurò il permesso di continuare il lavoro, ma dopo aver sentito che Prokofiev era accusato di formalismo, si ammalò e, trascorso un anno, mori Tanta piaggeria, conclude amaramente Cerkov. era giustificata solo dal fatto che cosi Eisenstein ebbe salva la vita, pur inaridendo via via il suo talento: nei suoi film •regnavano il freddo lusso dei particolari e la miseria del pensiero, la sua compiacenza non fece perdonare la sua raffinatezza. Rimase un estraneo» Una volta però, pur non avendo il coraggio dl succedere al suo maestro Mejerchold, ne salvò, all'inizio della guerra l'archivio, nascondendolo in un pozzo asciutto vicino alla sua casa di campagna. Un gesto che in quel tempi poteva costargli la vita Lia Wainstein Sergej Eisenstein

Luoghi citati: Messico, Mosca, Russia