Alboreto: «Quest'anno non ho traguardi fissi» di Cristiano Chiavegato

Alboreto: «Quest'anno non ho traguardi fissi» Alboreto: «Quest'anno non ho traguardi fissi» Il pilota milanese è a Rio con la Ferrari - «Voglia e impegno, però, sono gli stessi» - H suo favorito per il mondiale è Piquet DAL NOSTRO INVIATO RIO DE JANEIRO — Chi ha paura della Ferrari? Parafrasando la famosa commedia americana di Virpfna Woolf, può nascere una specie di inchiesta premondiale sulla scuderia italiana. li più famoso team di Formula 1, per la prima volta, si è presentato a queste tradizionali prove di inizio stagione senza alcuna novità. 1 piloti sono gli stessi. Michele Alboreto e Stephan Johansson, Idem l tecnici in pista, capitanati da Antonio Tomaini, uomo di poche parole (ma è arrivato anche un ingegnere, Carniglia, che era alla Minardi). A Maranello, In officina, accanto all'Inglese Postlethwaite, lavorano l francesi Midgeot e Hls. La vettura è la medesima della passata stagione, quella 156/85' che ha vinto in Canada ed al Nùrburgring ma ha fallito l'assalto al tanto atteso (dal 1979) titolo iridato. Una veste dimessa che non si addice alla Ferrari. E molti pensano che a Maranello si sia deciso per una specie di pretattica. Non dire nulla adesso, aspettare i risultati. L'interrogativo è questo: si tratta di una politica adottata da Enzo Ferrari o proprio di una situazione concreta che porterebbe ad una stagione di transizione. In attesa di preparare qualcosa di veramente competitivo? «Mai fidarsi della Ferrari — sostiene il campione del mondo Alain Prost — : quando scende molto in basso, tanto più velocemente torna al vertice». Ayrton Senna da una spiegazione più tecnica: •La Ferrari lavora per il futuro. Potrebbe vincere qui a Rio la prima gara del campionato. Tutti hanno voluto cambiare, presentare novità anche rivoluzionarle, come la Brabham, magari a scapito dell'affidabilità. Loro, puntando sull'affinamento delle armi di cui dispongono, potrebbero sorprendere 1 rivali». / programmi di Maranello comunque non sono chiari Per l'inizio del mondiale, il 23 marzo, dovrebbe comparire una monoposto di tipo 'intermedio', sostituita nel corso della stagione da un'altra con modifiche più radicali. In questi giorni a Rio la Ferrari effettua prove di gomme, test su.freni di tipo diverso e sull'iniezione elettronica WeberMagneti Marcili sviluppata per il consumo di carburante, ridotto a 195 litri In gara. Alboreto appare sereno, pronto a riprendere la guida dopo un lungo periodo di ifscsnqdtfddgsMsm inattività. «La sosta mi ha fatto bene — spiega —, mi sono preparato fisicamente con cura. Palestra, jogging, sci di fondo, vela. Da tempo non riuscivo a farlo. Anche questo serve». — Cosa si aspetta Alboreto dal campionato 1986? •Nulla. O meglio, non ho traguardi fissi, non voglio fare pronostici che mi riguardino direttamente. Cercherò di ottenere il massimo. La voglia di vincere è sempre la stessa. Per me e la squadra. Ma adesso gli avversari forti sembrano più numerosi». — Un favorito per il titolo mondiale... •Nelson Piquet e la Williams. Dovrebbe essere il binomio vincente. Anche Mansell ha delle possibilità. E' maturato molto. Quando un pilota conquista un successo — il primo — si sblocca. E non bisogna dimenticare la McLaren, anche se avendo dominato le due ultime stagioni difficilmente potrà ripetersi. Almeno non è mai capitato. Prost e Rosberg, co- munqué, sono due corridori fantastici». — L'impressione esterna è che la Ferrari non abbia più il mordente dei tempi migliori. •Le impressioni non contano. Bisogna vedere i risultati. E vi assicuro che a Maranello non si trascura nulla per preparare delle vetture competitive.. Alboreto, un pilota italiano con una vettura italiana, E' dagli Anni 50, dai tempi di Ascari e Farina che un 'azzurro' non conquista il titolo. . Quando verrà II momento di ripetere l'impresa? «Non so, non sono in grado di indovinare 11 futuro. Ci sono comunque anche altri, siamo in molti. Patrese e De Angelis ad esempio. Sono andati in un'ottima squadra, la Brabham. Si sono sistemati bene: speriamo che abbiano anche fortuna. Per me la stagione si presenta difficile. Non ho avuto ultimamente buoni rapporti con la stampa. E se dovesse andare male, molti mi accuseranno. Ma non è questo che temo: io tenterò sempre di vincere delle corse. E mi comporterò sempre nella stessa maniera, correttamente». Molto dipende dalla Ferrari. Se Prost e Senna sono ottimisti per la squadra modenese; c'è anche chi non ha molta fiducia. Niìci Lauda, qui come consulente della Bmxo, ha detto nei giorni scorsi: «A Rio vincono McLaren o Williams. La Ferrari è indietro». Chi avrà ragione? Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Canada, Maranello, Rio