Lucchini pronto a trattare col sindacato di Gian Carlo Fossi

Lucchini pronto a trattare col sindacato La Confindustria favorevole alla proposta De Michelis su decimali e orario Lucchini pronto a trattare col sindacato Ribadisce che bisogna rispettare le compatibilità - La Cgil risente del clima congressuale - Cisl e Uil più morbide ROMA — La Confindustria conferma U suo interesse per 11 tentativo di conciliazione avviato dal ministro De Michelis sulle questioni scottanti dei decimali, dello slittamento delle scadenze economiche dei contratti e dell'orario. Contemporaneamente, qualche disponibilità viene manifestata da Cisl e U|jj;un;po,;menoi dalla CgU influenzata», dall'atmosfera precongressuale. ' '"»» bibom si ; I due. segnali si sono incrociati oggi, incoraggiando U ministro a proseguire i contatti per riportare le parti sociali a un tavolo di trattativa entro U più breve tempo possibile: U primo è partito dal direttivo della Confindustria riunito ieri sotto la presidenza di Lucchini, il secondo da un incontro riservato tra De Michelis, Pizzinato per la Cgil, Colombo per la Cisl, Veronese per la UU. Difficile, comunque, che un'ipotesi di soluzione possa essere definita prima del congresso della Cgil. che si svolge dal 28 febbraio al 3 marzo. La congiuntura internazionale, rileva un documento approvato dal direttivo degli industriali privati, offre un'occasione unica per ricondurre U livello dell'inflazione in linea con queUo degli altri Paesi occidentali, aumentando nel contempo U tosso di crescita cosi da poter dare risposte positive al problema della disoccupazione. «Ciò sarà però possibile — aggiunge il documento — se le forse politiche, il governo e i sindacati assumeranno atteggiamenti coerenti con gli obiettivi che occorre perseguire-. In stretta connessione, il direttivo • ha ribadito la necessità di rispettare la compatibilità per gli incrementi del costo del lavoro che, se verrà spinto il di sopra dei tetti prefissati, rischia di portare la domanda interna oltre i limiti compatibili con l'equilibrio della bilancia dei pagamenti. Si riaccenderebbe così l'inflazione, perdendo in definitiva la favorevole occasione offerta dalla congiuntura internazionale-. Il documento sottolinea poi la necessità che i benefici derivanti dalla riduzione del prezzo dell'energia siano prontamente trasferiti alle imprese, richiama nuovamente l'urgenza di varare nuove norme per rendere più flessibile il mercato del lavoro e agevolare l'ingresso del giovani nel mondo della produzione, critica l'introduzione di un bilancio parallelo deU'Inps destinato a creare ulteriori elementi di confusione e di ambiguità, ritiene inaccettabili tesi che mirino a configurare alcuni interventi sociali come conseguenze di misure di politica industriale. Nell'incontro con i sindacati De Mi¬ chelis ha illustrato uno schema di •protocollo' (trovando parziali consensi) basato su quattro punti: 1) rispetto dei tetti programmati di inflazione con l'impegno del governo a garantire, mediante Irpef e fiscalizzazione, l'invarianza del potere reale del salario e del costo del lavoro; 2) una dichiarazione di intenti sulla riduzione dell'orario di lavoro; 3) U pagamento dei decimali (13.600 lire) in busta paga e la sanatoria degli arretrati in due «tronches» pari complessivamente a 205.000 lire; 4) lo slittamento di sei mesi degU effetti economici derivanti dai rinnovi contrattuali. Cisl e UU hanno insistito perché si giunga ad uno sbocco rapido; la CgU, pur favorevole a ricercare un compromesso, ha assunto posizioni più caute, rigide solo sullo slittamento dei contratti. Gian Carlo Fossi

Persone citate: De Michelis, Lucchini, Pizzinato, Veronese

Luoghi citati: Roma