Acquedotto sabotato, un rebus

Acquedotto sabotato, un rebus Giaveno: scarsi i rifornimenti idrici, di chi la colpa? Acquedotto sabotato, un rebus Scambio di vivaci accuse tra maggioranza e minoranza su quanto è successo dopo l'eccezionale nevicata - Il pei accusa la giunta di incapacità, l'assessore replica che la precedente coalizione di sinistra ha speso un miliardo per i lavori Tre ore di polemiche e accuse reciproche tra maggioranza e minoranza l'altra sera nella sala consiliare di Palazzo Asteggiano a Giaveno sovraffollata di pubblico. n Consiglio era stato convocato d'urgenza dalla giunta, per far conoscere alla popolazione la situazione reale dei danni prodotti all'acquedotto all'inizio dell'eccezionale nevicata, delle probabili cause e dei provvedimenti In apertura il capogruppo del pel ha accusato la maggioranza di diffondere notizie contraddittorie sul fatto di inefficienza nell'intervento per superare l'emergenza e ha quindi chiesto di conoscere cosa effettivamente era accaduto e i provvedimenti adottati. L'assessore ai Lavori pubblici Mellano ha affermato di non poter dire che cosa è accaduto prima che 11 tubo rotto recuperato e attualmente a disposizione dell'autorità giudiziaria venga esaminato da un perito che dovrà stabilire se la rottura è dovuta a cause accidentali o dolose. Ha aggiunto che la situazione di crisi dell'approvvigionamento idrico è soprattutto eredità di dieci anni di amministrazione di sinistra, che per l'acquedotto ha speso oltre un miliardo per captare le acque del Meinardo e del Romarolo che avrebbero dovuto fornire da un minimo di 80 litri al secondo ad un massimo di 60-70, mentre In pratica oggi ne forniscono appena 7-8. L'ex sindaco Cugno ha ribattuto affermando che 11 danno non è avvenuto sull'acquedotto principale ma su un tubo volante di polivinll (plastica dura) Inserito dall'attuale Amministrazione sull'acquedotto nel settembre scorso per captare alcune fontane in località Baciasse, località in un avvallamento del tracciato dell'acquedotto, per cui la rottura del tubo non solo ha fatto venir meno l'Immissione nel circuito dell'acqua delle Fontane Baciasse, ma ha provocato la perdita dell'acqua proveniente dal Meinardo e quindi la mancanza di approvvigionamento al paese. L'incidente, secondo Cugno, avrebbe potuto essere eliminato subito con la chiusura della saracinesca già predisposta per escludere o includere l'Immissione delle acque delle fontane del Baciasse, com'è avvenuto sabato scorso dòpo dieci giorni di disagio per la popolazione. il sindaco Osvaldo Napoli ha fatto notare al suo predecessore che raggiungere la zona è stato possibile solo sabato, grazie all'intervento di un elicottero del carabinieri che ha portato sul posto alcuni fontanieri del Comune, a quota 1300, e la saracinesca da chiudere è stata raggiunta sotto tre metri di neve. E' stato scoperto il tubo rotto e nel frattempo r Amministrazione ha provveduto a captare nove litri al secondo da un pozzo dichiarato potabile a tutti gli effetti e quindi a uscire dall'emergenza. Ha poi annunciato che nel prossimo Consiglio comunale previsto entro 11 mese sarà presentato un progetto

Persone citate: Cugno, Mellano, Osvaldo Napoli

Luoghi citati: Giaveno