Nessuno recupera una nave romana

Nessuno recupera una nave romana In un canale a Comacchio Nessuno recupera una nave romana Scoperta cinque anni fa è ancora sul fondo - Occorrono 300 milioni per salvarla DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FERRARA — Nel lugUo del 1981 venne scoperta sul fondo del canale Scion, nei pressi di Comacchio, il relitto di una piccola nave romana, lunga una ventina di metri affondata circa duemila anni or sono con tutto il carico. Gli esperti, accorsi sul posto, affermarono che la nave doveva essere' recuperata entro pochi mesi e trasportata in un luogo adatto. In caso contrario sarebbe andata irreparabilmente distrutta. A distanza di cinque anni la nave, o meglio quello che ancora resta della nave, è ancora là sotto, tanto che gli abitanti di Comacchio la definiscono «il sottomarino» e pensano che difficilmente sarà portata in superi ice. B relitto, collocato su un banco di sabbia a quattro metri di profondità, secondo gli esperti risale alla fine del periodo repubblicano-inizio dell'età imperiale. Fu scoperto durante la pulizia del canale da una escavatrice che oltre al fango e alla sabbia riportò alla luce anche pezzi di legno e cocci. La notizia fu segnalata Immediatamente alla direttrice del Civici musei di Ferrara, dottoressa Fede Berti, e gli amministratori di Comacchio dopo un sopralluogo affermarono che la nave sarebbe stata estratta subito dall'acqua e che sarebbe andata a far parte dell'istituendo museo archeologico. Per evitare che il prezioso relitto fosse visitato dal tombaroli locali che di notte battono ancora le valli bonificate alla ricerca degli ultimi tesori di Spina, venne istituito un servizio di vigilanza e alcune settimane dopo cominciò l'opera di recupero del carico. Furono prelevati e trasportati nei laboratori della Sovrlntendenza di Bologna e Ferrara l'ancora, un centinaio di lingotti di piombo, anfore, vasellame, sei tempietti di stagno e oggetti personali dell'equipaggio, materiale di fondamentale Importanza per la datazione del relitto e per ricostruire aspetti di vita nella zona del delta del Po. Ma la nave continuò a rimanere al suo posto perché la Sovrintendenza non aveva soldi per il recupero e il successivo restauro. Occorrerebbero infatti circa tre-quattrocento milioni, una spesa che non possono certo sobbarcarsi gli amministratori di Comacchio."" • . m. d.

Persone citate: Spina

Luoghi citati: Bologna, Comacchio, Ferrara