Polititi e magistrati a confronto sulla riforma elettorale del Csm

Polititi e magistrati a tonhonto svila riforma elettorale dei Csm Il liberale Bozzi accusa: «Liste dei giudici parapolitiche» Polititi e magistrati a tonhonto svila riforma elettorale dei Csm ROMA — Ma quali sono i compiti del Consiglio superiore della magistratura? E quali i limiti della sua attività? Quale il ruolo che la Costituzione assegna all'organo di autogoverno dei giudici? A ventisette anni dalla sua istituzione, il Csm fa discutere ancora specie dopo i recenti casi che, opponendo il presidente Cossiga ai componenti togati del Consiglio, hanno reso palese una situazione di conflitto tra poteri dello Stato. Studiosi, giuristi, uomini politici e magistrati ne hanno discusso ancora ieri in un dibattito organizzato dalTTsle (l'Istituto per la documentazione e gli studi legislativi sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica), al quale hanno preso parte anche il ministro della' Giustizia Mino Martinazzoli, l'ex presidente della Corte Costituzionale, Bonifacio, il senatore Martorelli (pei), l'onorevole Battaglia (pri) ed il presidente della commissione bicamerale per le riforme istituzionali, Aldo Bozzi Un messaggio di adesione e stato inviato dal Capo dello Stato, in Belgio per la sua prima visita ufficiale all'estero. TJ tema era di grande at¬ tualità: vi sono errori di interpretazione del dettato costituzionale sul ruolo e i limiti del Csm, oppure la nostra legge fondamentale è chiara e per evitare altri possibili conflitti nel campo Istituzionale sono indispensabili urgenti riforme? Aldo Bozzi liberale ed ex magistrato, è di quest'ultimo avviso. «Ciò che si deve riformare — ha detto — è soprattutto la legge elettorale del Consiglio, eliminando il sistema proporzionale che fa delle associazioni dei magistrati dei parapartiti.. Bozzi si è detto anche preoccupato per la politicizzazione dei giudici. •La magistratura — ha spiegato — non esprime una volontà collettiva. La figura che campeggia è quella del giudice nella sua indivi dualità. Garantire lindlpen dema dei giudice significa garantirlo anche dagli abusi del Csm, oggi politicizzato: Altro aspetto dibattuto: 1 presunti abusi e l'ipotetico travalicamento delle sue funzioni da parte del Consiglio. Specie 11 Consiglio uscente (che proprio ieri è stato nuovamente, e a sorpresa prorogato fino al 6 marzo, giorno fissato per 11 passaggio delle consegne al nuovi eletti) ha dato per la sua intensa atti¬ vità un'immagine di protagonismo che non è stata gradita e apprezzata da molti Contro questa «impressione» è intervenuto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Alessandro discuoio. •L'indipendenza della magistratura — ha sostenuto il magistrato — ha un duplice significato: esterna, cioè verso ogni altro potere; interna, intesa come garanzia assicurata al giudice da eventuali condizionamenti che possono venirgli anche da strutture interne all'Ordine. Per assicurare tale duplice indipendenza è necessario che lo "status" complessivo del magistrato sia affidato ad un organo che, per la sua composizione, da un lato 'eviti 'qualsiasi forma di separatezza rispetto agli altri poteri dello Stato (di qui la presenza della componente laica e la presidenza attribuita al Capo dello Stato), dall'altra però preveda la presenza maggioritaria di magistrati togati, per realizzare l'autonomia prevista dalla Costituzione'. Preoccupato per la mancanza di chiarezza emersa negli ultimi tempi discuoio ha denunciato l'Imbarazzo che ha colpito l'ordinamento giudiziario e che è destinato a perdurare, almeno finché non si conoscerà con precisione quale è «il ruolo del Presidente della Repubblica all'interno del Csm: Dna proposta singolare è venuta dal senatore socialista Giuliano Vassalli secondo il quale dovrebbe essere lo stesso Presidente della Repubblica a nominare il suo vice all'Interno del Consiglio. Si eviterebbero cosi quelle accese discussioni e quegli interminabili patteggiamenti che proprio in questi giorni stanno caratterizzando l'attività delle segreterie dei partiti attorno al nomi per esemplo, del professor Tosi candidato ala vicepresidenza dei laici e di Pennacchlni o Lapenta, candidati della de, un partito che in 27 anni ha sempre conservato quella car rica. r. con. GENOVA — Il -giudice istruttore di Roma Rosario Priore, che conduce le Inchieste per gli attentati terroristici compiuti 'da palestinesi nella capitale, interrogherà nel carcere di Marassi 1 terroristi impensabili del dirottamento della «Achille Lauro» e dell'omicidio del cittadino statunitense Leon Klinghoffer.

Luoghi citati: Belgio, Genova, Roma